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Osservando i tetti delle abitazioni, attualmente sono immediatamente riconoscibili quelle che sfruttano l'energia solare per l'ormai diffusa installazione di pannelli fotovoltaici e termici, sovrapposti o integrati nella copertura.
Pannelli fotovoltaici o tegole a celle solari si distinguono sulle coperture delle case. I coppi fotovoltaici hanno un elevato valore estetico e impatto visivo quasi nullo, non intaccando il valore storico-artistico dell'edificio e del paesaggio.
La tipologia di tegola in cui il pannello fotovoltaico è inserito all'interno, rientra tra gli impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative, godendo di sgravi fiscali fino al 55%.
Per garantire una resa ottimale, la tegola fotovoltaica deve essere installata a Sud, mentre un posizionamento a sud-ovest o sud-est comporta una riduzione dell'efficienza dell'impianto.
Attualmente è in voga l'iniziativa di affittare il tetto della propria casa o azienda ad un gestore elettrico (ad es. Sorgenia, SoleMio, Enfinity, Roof it) che installerà l'impianto fotovoltaico, garantendo energia elettrica gratuita per il proprietario, stipulando un contratto di almeno 20 anni, come valida alternativa alla richiesta di incentivi statali per l'installazione del sistema solare individuale.
Con le recenti normative l'utilizzo di energie alternative non è più solo una scelta consapevole volta alla salvaguardia ambientale e all'autoefficienza energetica, ma è diventato un obbligo di legge per ogni edificio ex novo e per edifici sottoposti a rilevanti ristrutturazioni, in base all'art. 11 del Dlgs. n.28 /2011, il Decreto Rinnovabili, Attuazione della Direttiva 2009/28/CE.
Il Modello Unico, allegato al DM 19 Maggio 2015 e firmato dal strong>Ministero dello Sviluppo Economico(Mise), operativo dal 24 Novembre 2015, costituisce il documento che semplifica l'iter procedurale necessario per la realizzazione, connessione e messa in esercizio di un impianto fotovoltaico inferiore a 20 KW in bassa tensione, integrato sul tetto dell'edificio.
La semplificazione consiste nella riduzione delle informazioni da trasmettere alle pubbliche amministrazioni e agli altri soggetti interessati, oltre che all'affidamento della maggior parte della procedura al Gestore di rete.
Il Modello Unico per il fotovoltaico deve essere compilato e inviato esclusivamente per via telematica, attraverso la piattaforma informatica.
Il proponente, prima dell'inizio dei lavori di installazione, invia al gestore di rete il Modello con modalità informatica.
Entro 20 giorni lavorativi, il gestore di rete verifica che siano sufficienti semplici lavori per realizzare la connessione elettrica dell'impianto.
In caso affermativo il gestore di rete invia, tramite PEC, copia del Modello Unico al Comune, il quale valuta se procedere al controllo sulla veridicità delle dichiarazioni rese dal proponente.
Se sono necessari lavori complessi per realizzare la connessione elettrica, il gestore di rete invia al proponente il preventivo delle spese.
Completata l'installazione dell'impianto il proprietario/proponente compila e trasmette al gestore di rete il Modello Unico- Parte II, che il gestore provvede a trasmettere al Comune.
Il Modello Unico per il fotovoltaico si compone di due parti da compilare e inviare esclusivamente per via telematica.
La prima parte deve essere compilata prima dell'inizio dei lavori, con l'inserimento dei dati anagrafici del richiedente e titolarità del diritto; data di inizio lavori; caratteristiche tecniche dell'impianto; dati catastali dell'immmobile soggetto d'intervento; dati per procedere all'addebito dei costi di connessione (IBAN, carta di credito, addebito in bolletta).
Occorre inoltre allegare al Modello i seguenti documenti:
- schema elettrico unifilare dell'impianto;
- scansione documento d'identità;
- eventuale delega alla presentazione della domanda.
La seconda parte il richiedente dovrà comunicare la data di ultimazione dei lavori oltre a sottoscrivere una serie di dichiarazioni concernenti la conformità dell'impianto, di aver preso visione del contratto di erogazione del servizio e di accettare il regolamento di esercizio.
Gli oneri a carico dell'utente risultano quindi ridotti, perché dopo l'invio del modello spetterà unicamente al Gestore di rete interagire con tutti i soggetti coinvolti.
Il richiedente è tenuto comunque a conservare tutta la documentazione necessaria, da esibire in caso di controlli.
Il Modello Unico per il fotovoltaico è indicato per coloro che sono intenzionati ad installare un impianto fotovoltaico di piccola taglia, con potenza non superiore a 20 KW, sulla copertura della propria abitazione o integrato al tetto.
Gli impianti interessati in particolare dovranno rispondere alle seguenti caratteristiche:
- essere realizzati presso utenti finali giò dotati di punti di prelievo attivi in bassa tensione;
- avere potenza non superiore a quella già disponibile in prelievo;
- avere potenza nominale non superiore a 20 KW;
- essere tra coloro i quali sia contestualmente richiesto l'accesso al regime di scambio sul posto;
- essere installati sui tetti degli edifici con le modalità previste dall'articolo 7-bis comma 5 del Dlgs. 28/2011;
- non essere in presenza di ulteriori impianti di produzione sullo stesso punto di prelievo.
Gli impianti fotovoltaici aderenti o integrati nei tetti degli edifici, devono avere la stessa inclinazione e orientamento della falda e i componenti dell'impianto non devono modificare la sagoma dell'edificio stesso.
Per attuare una strategia di risparmio di energia in bolletta è consigliabile abbinare l'installazione di un impianto fotovoltaico alla scelta di una tariffa energetica conveniente e in linea con le proprie esigenze di consumo.
IL GSE (Gestore Servizi Energetici) recentemente ha intensificato la sua attività di verifica sugli impianti fotovoltaici realizzati e ha individuato nella mancata riferibilità dei moduli fotovoltaici alle certificazioni presentate ai fini del riconoscimento degli incentivi, una delle cause di perdita dell'incentivo, molto spesso all'insaputa del proprietario dell'impianto.
L'utilizzo di moduli fotovoltaici contraffatti rientra infatti tra le violazioni rilevanti individuate nell'allegato 1 del Decreto Controlli. Il problema principale riguarda gli impianti che usufruiscono degli incentivi utilizzando il Quarto e il Quinto Conto Energia.
Infatti il GSE per entrambi i casi ha predisposto un premio del 10% sull'incentivo previsto per gli impianti fotovoltaici il cui costo di investimento sia per almeno il 60% riconducibile ad una produzione realizzata nell'Unione Europea.
Ciò significa che i costi d'investimento per i vari componenti elettrici, moduli, inverter e opere civili devono essere realizzati per il 60% nell'Unione Europea.
In particolare i moduli in silicio cristallino, comprensivi di:
- stringatura celle;
- assemblaggio;
- laminazione;
- test elettrici;
i moduli in film sottile, comprensivi di:
- processo di deposizione;
- assemblaggio;
- laminazione;
- test elettrici,
devono avere lavorazione europea attestata attraverso una factory inspection, cioè un certificato di ispezione di fabbrica, rilasciato da un ente terzo autorizzato a livello europeo in ambito fotovoltaico.
Durante i sopralluoghi il GSE ha evidenziato anomalie riguardo l'etichettatura dei moduli fotovoltaici, con numeri di matricola differenti dalla struttura conforme, o caratteristiche costruttive e tecniche dei componenti diverse da quelle dei prodotti certificati.
Realizzare un impianto fotovoltaico è un investimento, e stimando i costi dell'energia in bolletta per i prossimi 25 anni, produce un risparmio sul lungo periodo in relazione all'energia elettrica auto-prodotta.
Attualmente siamo prossimi alla grid parity, cioè a quella situazione di mercato in cui il fotovoltaico diventa vantaggioso e competitivo rispetto alle fonti convenzionali, senza incentivi e senza detrazioni fiscali. Per cui si ritiene comunque positivo l'investimento a favore di questa nuova tecnologia anche in futuro.
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