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Un mobile libreria, piccolo o grande che sia, è quasi sempre presente in casa.
Dove? Nello studio, in camera dei ragazzi, nel living o addirittura nel corridoio, una libreria bassa, alta, a tutta parete poggiata a terra o a mensole sospese in un angolo.
Per chi ama la lettura, per gli accumulatori seriali di libri e riviste o più semplicemente e con altrettanto rispetto, per chi conserva con affetto tutti i volumi di Tex Willer, un mobile libreria è necessario nell'arredo di casa alla pari del divano o del frigo.
In quanto allo stile e alle finiture allora non c'è che l'imbarazzo della scelta: dal mobile libreria economico in laminato alla libreria sospesa di design, dalla semplice scaffalatura di serie alla libreria a giorno classica in legno realizzata su misura.
Parto proprio da questo ultimo esempio per parlarvi di una soluzione su misura per un mobile libreria a parete, commissionato per una villa nel sud della Francia.
Si tratta di una ristrutturazione, con la sostituzione del vecchio mobile classico, ormai datato nello stile e, soprattutto, in cattive condizioni per quanto riguarda materiali e ferramenta.
I clienti hanno espresso il desiderio di avere una soluzione su misura in stile classico/provenzale, come gli altri arredi presenti nel resto della casa, senza però stravolgere l'assetto esistente del mobile da sostituire. Il colore della laccatura del legno sarà un bianco caldo con la finitura che lasci trasparire le venature dell'essenza, per cui tra le varie proposte c'era il legno di rovere da verniciare con colore da decidere.
E fin qui tutto abbastanza semplice.
I problemi sono iniziati quando abbiamo rilevato alcuni vincoli strutturali con i quali fare i conti per trovare la soluzione giusta di mobile libreria a parete venendo incontro alle esigenze dei clienti tenendo presenti i loro gusti.
Innanzitutto, ci siamo trovati in presenza di una parete con altezza al solaio piuttosto bassa rispetto agli standard italiani, 253 cm, cosa che si ripercuote sulle misure finali del mobile.
Per ottenere il più contenimento possibile, bisogna sfruttare tutta l'altezza, compatibilmente però al desiderio della cliente di avere delle cornici decorative a completamento del mobile.
Le cornici, però, hanno spessori consistenti e quindi tolgono spazio utile, seppur minimo. Nel progettare il nuovo scaffale libreria in legno ho deciso di spostare l'attenzione verso il decoro spostando il decoro stesso, in modo da avere un'estetica accettabile senza rinunciare allo spazio.
Un altro vincolo è rappresentato dalla finestra che si apre al centro della parete e dal termosifone collocato nello spessore del muro sotto la finestra. Facile dedurne che lo spazio è davvero ridotto, tanto più che il mobile in questione diventerà libreria a giorno a servizio di una piccola zona office con scrivania.
Dalle foto dello stato di fatto si intravede il vecchio mobile libreria attualmente collocato sulla parete e che, in un primo approccio con i clienti, doveva essere oggetto di restyling.
L'idea è stata subito abbandonata perché il risultato sarebbe risultato scadente dal punto di vista estetico e soprattutto poco funzionale, viste le richieste dei nuovi proprietari.
Tenuto conto di vincoli oggettivi e gusti estetici, rapportato il tutto alle esigenze della clientela, l'idea progettuale del nuovo mobile ha preso forma.
Il concept di base è cambiato rispetto al vecchio perché il nuovo mobile libreria si suddivide fisicamente con scansione orizzontale, laddove prima la scansione era verticale.
Infatti, i due corpi principali della libreria a giorno e delle basi con ante erano sistemati simmetricamente ai lati della finestra mentre il pannello copritermosifone era ovviamente al centro.
Ora i due elementi libreria a giorno sono sospesi ai lati della finestra e raccordati da una doppia cornice estetica: quella centrale, più importante, per inquadrare scenograficamente la finestra con la tenda mentre l'altra, superiore, che corre lungo tutta la lunghezza della parete.
Questa cornice ha la duplice funzione di rifinire il mobile a misura nella parte che si chiude verso il soffitto e riprendere il decoro che copre la parte superiore del copritermosifone che viene inglobato nella stessa struttura lungo tutto il top scrivania.
Proprio la scrivania, elemento nuovo richiesto dalla cliente, prende tutta la parte inferiore del nuovo mobile libreria e rappresenta il nuovo centro dell'attenzione visiva, con il top che prende tutta la lunghezza della parete.
Invece di creare un classico copritermosifone, è stata creata una copertura per la nicchia nella quale è inserito l'apparecchio radiante. Di conseguenza, essendo questa nicchia più alta del piano scrivania, restava da risolvere il problema della parte superiore che fuoriesce al di sopra del top.
Non potendo nascondere questo cambio di livello ho deciso, al contrario, di evidenziarlo.
Con un piccolo escamotage ho creato, per tutta la lunghezza del top, una sorta di struttura in legno un po' funzionale e un po' decorativa, a servizio della scrivania.
Il pannello copritermosifone vero e proprio diventa, in realtà, lo schienale della scrivania, ovviamente smontabile facilmente in caso di bisogno. Per quanto riguarda i due corpi laterali della libreria a giorno, questi sono costituiti ognuno da un mobile sospeso, a ripiani, di profondità circa 35 cm, con frontali arrotondati per addolcire le forme.
I due corpi laterali della libreria bassa sono dei contenitori di 62 cm di profondità, con un ripiano interno e chiusi ciascuno da due ante lavorate con telaio e bugna centrale.
Il top di chiusura diventa il ripiano della scrivania per lavorare al computer, una sorta di piccolo angolo office nel living.
A completare l'ambiente è stata proposta una sedia in legno senza ruote, con braccioli, realizzata su misura e con la seduta imbottita e rivestita dello stesso tessuto dei divani, anche questi realizzati artigianalmente.
Nelle immagini vi segnalo le 2 proposte iniziali di materiali e finiture, con i 2 tipi di ante tra cui scegliere. Essendo un arredamento su misura è possibile mantenere le proporzioni dello stile delle ante stesse senza dovere necessariamente inserire terminali e raccordi.
Come già accennato, la finitura superficiale del legno è quella laccata a poro aperto, nella tonalità di bianco opaco 9001, e lo stesso sarà per la struttura base del tavolo e delle sedie.
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