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Qualche tempo fa mi è stato proposto di ristrutturare un miniappartamento in una località di villeggiatura. Si trattava di un tipico impianto risalente agli anni '20-'30, a piano terra, facente parte di una palazzina di 2 piani, suddivisa già in più unità abitative.
Questo appartamento, in particolare, era stato scelto come residenza estiva dai proprietari che vivono per la maggior parte dell'anno nella cittadina in collina, a soli 2 km.
La posizione è privilegiata, a due passi dalla spiaggia, da cui è separato solo da una strada. Il progetto mirava a trasformarne la tipologia originaria in una struttura più moderna e funzionale.
L'intervento si era reso necessario soprattutto a causa della precaria situazione igienico sanitaria che aveva interessato tutta la zona dove erano stati collocati i servizi igienici.
Tale area è stata quindi oggetto di una operazione di risanamento intesa a risolvere un problema di infiltrazioni di acqua che ha creato, tra l'altro, estremo disagio all'interno, con macchie di umidità e distacco d'intonaco.
Per quanto riguarda questi interventi, si è agito soprattutto all'esterno, poiché tutti i fenomeni di umidità derivavano essenzialmente da infiltrazioni dovute al contatto delle vecchie murature col sottosuolo e perché in vicinanza ad impianti idro sanitari, scarichi e pluviali.
Si riscontravano, inoltre, umidità ascendente e meteorica, oltre a quella di condensazione, quest'ultima provocata dalla ridotta coibenza termica del muro a causa della concentrazione di sali igroscopici attivati, che attingono acqua dal vapore dell'aria.
La vecchia struttura muraria, infatti, invasa dall'umidità, aveva perso gran parte della sua resistenza termica, divenendo essa stessa fonte di nuova umidità.
Tra terreno e costruzione sono stati interposti drenaggi, vespai e intercapedini areate. Contemporaneamente è stata migliorata l'efficienza dei sistemi di allontanamento delle acque meteoriche e di fogna. Il drenaggio perimetrale, infatti, ha la funzione di evitare la stagnazione dell'acqua intorno alle fondazioni.
La pavimentazione interna è stata innalzata per creare un vespaio senza per questo creare problemi, visto che si disponeva di un'altezza interna pavimento-soffitto di 3,50 m.
Una volta risolti questi problemi e ripristinata l'integrità dei muri sia all'esterno che all'interno, trattando gli stessi con materiali ad hoc, si è passati alla fase della progettazione dei nuovi spazi.
I proprietari, avendo la residenza ufficiale a pochi chilometri e, soprattutto, disponendo di un budget limitato, hanno espresso il desiderio di avere spazi confortevoli e quanto più ampi possibile, con pochi ma funzionali elementi d'arredo.
Nella sua conformazione originaria l'appartamento presentava 3 ambienti, tutti posti in sequenza: la cucina di mq 8.32. L'ingresso/sogg./pranzo di mq. 15.13 e la camera da letto, anch'essa di mq. 15.13. Attiguo alla cucina un bagno di mq. 2.72.
Lasciando praticamente intatta questa distribuzione, creando poche pareti ex novo con semplici pannelli in cartongesso e pareti vetrate scorrevoli, si è cercato di ottimizzare gli spazi con piccoli interventi. L'apertura di accesso alla cucina, ad esempio, è stata spostata leggermente per lasciare una zona più ampia all'angolo pranzo ed è stata eliminata la porta.
Il bagno è stato allargato, creando contemporaneamente un piccolo e funzionale antibagno con lavabo che facesse anche da filtro tra i due ambienti bagno-cucina. Si è preferito privilegiare l'aspetto funzionale per quanto riguarda la gestione di questi spazi, seppure esigui, grazie a due porte a soffietto.
La cucina, ad angolo, presenta pochi pezzi ma essenziali. Per quanto riguarda i materiali scelti per i mobili, anche in questo caso la praticità d'uso e la durabilità sono state le discriminanti durante la progettazione degli interni: le ante sono in melaminico idrorepellente antigraffio di colore chiaro, mentre il top e gli altri elementi lineari, come il piano del tavolo allungabile, sono in laminato.
La presenza di finestroni su tutto il lato assicurava una discreta illuminazione naturale degli ambienti, sebbene la posizione a piano terra non fosse a questo proposito favorevole e gli alberi di alto fusto del giardino facessero da schermo.
In particolare l'apertura finestrata in cucina ha determinato delle scelte ben precise quanto al posizionamento dei vari pezzi, ragione per cui nella composizione ci sono pochi elementi pensili.
Il piano cottura è posto ad angolo ed il lavello in linea, per evitare che i mobili della zona lavaggio e soprattutto il top potessero avere problemi futuri di rigonfiamento dovuto ad infiltrazioni di liquidi.
Il taglio nel top per l'innesto delle due lastre di laminato per l'inserimento del lavello ad angolo, infatti, avrebbe implicato la presenza di una zona a rischio infiltrazioni.
La zona giorno, direttamente collegata con la cucina, ha pochi mobili-contenitori, un tavolo allungabile a libro e un salotto composto da un divano tre posti, con l'eventuale inserimento di un letto.
La camera da letto è stata suddivisa da un pannello, in modo da ricavarne due spazi diversi, ed è arredata con elementi parete multifunzionali.
Una vetrata scorrevole laccata permette, la sera, la chiusura momentanea di uno dei due spazi, creando un corridoio.
Nella cameretta ricavata, l'alternativa ai due letti singoli potrebbe essere un doppio letto ribaltabile, da aprire solo la sera per diventare un letto a castello (lo spessore, da chiuso, è di soli 32,50 cm), una parete giorno che diventa un letto, oppure un doppio letto di cui il secondo a scomparsa c/ruote, in modo da avere maggiore spazio calpestabile di giorno.
Trattandosi di un appartamento da utilizzare essenzialmente durante la bella stagione, che, tra l'altro, in questa zona dura da maggio a settembre inoltrato, approfittando della vicinanza al mare, si è privilegiato, come abbiamo visto, l'aspetto funzionale dell'arredamento con un'estetica, però, che fosse il più solare possibile.
Tinte chiare, materiali pratici e che non risentissero troppo l'azione della salsedine e, soprattutto, mobili multifunzione, trasformabili all'occorrenza. Tra le aziende consultate per l'acquisto degli arredi: Clei Srl per quanto riguarda camere e living, Vismap srl per la cucina e i mobili contenitore per il bagno.
Clei è un'azienda leader nel settore degli arredi multifunzione, per cui è stato semplice convenire con i clienti che fosse tra le più idonee, grazie alla vasta gamma disponibile di veri e propri sistemi di pareti living che diventano letti.
Vismap ha fornito i mobili per la cucina e il bagno, nello specifico è stato scelto il modello Mia nella finitura delle ante Melaminico Tranchè Larice Crudo.
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