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Le tecniche giuste per sverniciare un mobile

La sverniciatura è il procedimento fondamentale che permette di rimuovere dalla superficie di un mobile gli strati di vernice o di pittura applicati su di esso.
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La sverniciatura è il procedimento, assolutamente fondamentale, che permette di rimuovere dalla superficie di un mobile gli strati di vernice o di pittura che, nel corso del tempo, sono stati applicati.
In alcuni casi (piuttosto rari) il mobile è coperto unicamente dalla vernice originale.

Sverniciatura faidate

Più spesso sono state applicate mani successive e, a volte, si sono aggiunte pitture colorate allo scopo di mascherare un legno di scarsa qualità o per imporre al mobile un aspetto più originale.
Procedere alla sverniciatura è necessario ogni qualvolta la finitura superficiale del mobile sia deteriorata o quando siano stati usati smalti colorati che nulla hanno a che vedere con l'arredamento di casa.


Sverniciatori chimici
GLI SVERNICIATORI CHIMICI

Vari sverniciatori disponibili sul mercato sono muniti di un doppio sistema di chiusura: un tappo a vite posto esternamente e più all'interno un tappo a pressione.

Occorre fare molta attenzione quando si apre quest'ultimo, in quanto la pressione interna al barattolo potrebbe farlo saltare mentre lo aprite e provocare schizzi di sverniciatore.

Per evitare che ciò accada seguite alcune precauzioni: non agitate il barattolo; non conservatelo in ambienti troppo caldi; indossate sempre i guanti prima di aprire il barattolo.
Se durante il lavoro venite a contatto con lo sverniciatore, lavate la pelle con abbondante acqua corrente.



Sverniciatura chimica di un mobile


La sverniciatura più classica, efficace e contemporaneamente meno rischiosa, è quella che prevede l'impiego di uno sverniciatore chimico da distribuire sulla superficie del mobile in modo da provocare il distacco della vernice per poterla asportare, facendo uso di spatole di acciaio o di legno e di altri strumenti.

Sverniciatura con soda caustica
LA SODA CAUSTICA

In passato era molto diffuso l'impiego della soda caustica per la sverniciatura dei mobili.
Si tratta di un metodo poco consigliabile, in quanto può procurare gravi danni al legno.

Bisogna anche tenere presente che la soda caustica è un preparato estremamente pericoloso da maneggiare, richiede di essere usata in un luogo adatto, vista la grande quantità d'acqua necessaria, inoltre impone di bagnare molto i mobili, azione spesso dannosa.
Ricordate che la soda caustica sbianca considerevolmente il legno, che va sempre mordenzato.

Nella foto: una sedia trattata con soda caustica.


L'azione dello sverniciatore chimico è in grado di arrivare sino al legno, cioè di rimuovere tutti gli strati di vernice, di cera e di pittura presenti sulla superficie del mobile.
Per questo motivo su mobili di particolare pregio, la cui patina originale va salvaguardata a ogni costo, tale procedimento non deve assolutamente essere eseguito.
In tali casi occorre limitarsi alla semplice pulizia superficiale della vernice, in modo che sia pronta per ricevere la nuova lucidatura.


Giusta dotazione per sverniciare


Sono necessari alcuni elementi di protezione: guanti di gomma e occhiali.
Per affrontare la sverniciatura occorre prima di tutto un buon prodotto sverniciante, reperibile in commercio.
Quando si ha poca esperienza con questo tipo di prodotti conviene acquistare il tipo in gel, che risulta molto più facile da usare.
Per applicare lo sverniciatore sulla superficie del mobile vi servirà un pennello piatto, di media grandezza.
Può anche essere di tipo economico in quanto la sua qualità non ha alcuna importanza per il tipo di lavoro in questione.

Spatole e raschietti
SPATOLE E RASCHIETTI

L'azione di asportazione della pittura, ammorbidita con lo sverniciatore, si esegue con una spatola d'acciaio a lama rigida.
Vi sono spatole con lama di diversa larghezza per agire su superfici di varie dimensioni.
Particolarmente pratico risulta il raschietto a lama triangolare verticale che permette di lavorare entro intagli e modanature.


Se li trovate, acquistate i praticissimi pennelli usa e getta che costano pochissimo e non esigono di essere puliti a fine lavoro.
In ogni caso il pennello andrà lavato con un normale solvente sintetico.
Per rimuovere la vernice e la pittura dopo aver applicato lo sverniciatore sono necessarie alcune spatole metalliche.
Le spatole vanno utilizzate con particolare cautela (specialmente quelle con lama di acciaio) in quanto, se vengono maneggiate in modo maldestro o se la lama presenta delle irregolarità, si corre il rischio di graffiare il legno del mobile.
È utile avere a disposizione spatole di diverse dimensioni, per poter arrivare anche nelle fessure e nei punti meno accessibili.
Dopo l'uso le spatole vanno pulite sfregandole con la spazzola d'acciaio.
Sono anche reperibili spatole di legno duro con cui non si rischia di segnare il legno.
Inoltre, per asportare anche le ultime tracce di vernice dal mobile, dopo un primo intervento con la spatola, occorre avere a disposizione la lana (o paglietta) d'acciaio.


Procedimenti di sverniciatura


Per questa operazione conviene aerare il più possibile l'ambiente, ma è una buona idea lavorare all'aperto in una giornata calma e non al sole.

Applicate lo sverniciatore con il pennello, stendendone uno strato piuttosto abbondante su una porzione limitata di superficie (es. 20x20 cm).
Se in alcuni punti lo strato risultasse troppo sottile effettuate un secondo passaggio con il pennello.
Se applicate poco sverniciatore la vernice potrebbe avere delle difficoltà a distaccarsi e questo potrebbe indurvi a forzare eccessivamente l'azione abrasiva con la spatola, col rischio concreto di danneggiarlo.

Dove la vernice oppone maggiore resistenza ed appare fortemente ancorata applicate una quantità maggiore di prodotto.

Mille modi per sverniciare
PER LAVORARE BENE

Fate sempre in modo che le superfici su cui lavorate siano disposte orizzontalmente, ad esempio ponendo le parti del mobile su due solidi cavalletti.
In questo modo lo sverniciatore non cola ed è più agevole agire con spatola e raschietto.


Alcuni tipi di vernice richiedono parecchio tempo prima di distaccarsi: sono particolarmente tenaci le vernici a due componenti, per eliminare le quali vanno impiegati sverniciatori appositi.
Un buon sistema per raggiungere le parti più sagomate consiste nel tamponare col pennello, piuttosto che farlo scorrere.


Asportazione della pittura


Se lo strato di vernice risulta piuttosto spesso dovete agire con la spatola, per asportarne la maggior parte.
Ponete grande attenzione in questa fase del lavoro in quanto la spatola, se è troppo pressata o tenuta con un angolo troppo grande rispetto alla superficie, può causare dei segni anche profondi.
La spatola non può asportare tutta la vernice: lascia sempre delle striature o delle sbavature.
Potete, allora, applicare una seconda mano di sverniciatore e, quando questo ha fatto effetto, passate sulla superficie un batuffolo di paglietta d'acciaio del tipo più grossolano.
Se, invece, la vernice da asportare non ha una grande massa, potete rimuoverla direttamente con la paglietta.

Asportazione della pittura

A sinistra: Lo sverniciatore si applica con un pennello sulla zona da trattare.
Se la superficie è ricca di sagomature e rientranze è meglio usare un pennello rotondo e applicare lo sverniciatore tamponando ripetutamente.

A destra: Quando la pittura (o la vernice) si arriccia e forma delle bollicine, agite con la spatola d'acciaio per asportare lo strato più esterno.
Tenete la spatola con un angolo basso per non farla impuntare nel legno, incidendolo.


Conviene agire lavorando sempre nello stesso senso, con passate successive in modo da asportare a poco a poco tutta la vernice.
Va ricordato che si tratta di un lavoro estremamente paziente: dalla sua corretta esecuzione dipende in gran parte il buon risultato del restauro.
Fate sempre attenzione allo stato della paglietta: quando è completamente impregnata di vernice e ha perduto il suo potere abrasivo provvedete a sostituirla.
Una volta ultimata la sverniciatura passate su tutte le superfici la paglietta sottile: questo modo di procedere permette di eliminare le ultime impurità e di rendere liscia la superficie del mobile.
Le parti molto sagomate o variamente elaborate vanno sempre lavorate con la paglietta: prima quella più grossolana poi quella più fine.

Raschietto elettricoIL RASCHIETTO ELETTRICO

Se la superficie da sverniciare è abbastanza ampia può essere conveniente utilizzare, al posto della spatola manuale, un raschietto elettrico.

Si tratta di un apparecchio su cui si monta una punta a forma di spatola.

Quando lo si aziona esso muove rapidamente la spatola avanti e indietro facilitando moltissimo il lavoro di distacco della vecchia pittura.


Se sono presenti modanature o sagomature che si ripetono frequentemente potete anche intagliare su una lamina di metallo un profilo adeguato in modo da farla correre su di esse ed asportare facilmente la vernice, in ogni caso terminate con la paglietta.

Mille modi per sverniciare

A sinistra: In genere è necessario applicare lo sverniciatore più volte per poter eliminare tutti gli strati di pittura.
In particolare sono molto difficili da eliminare alcune vernici epossidiche, come la “cementite”: ci vuole pazienza.

A destra: I residui di pittura vengono eliminati mediante alcuni passaggi con la paglietta di acciaio passata nel senso delle fibre.
Se la pittura è in un solo strato potete agire fin dall'inizio con la paglietta, evitando l'uso della spatola.



Con la striscia sverniciante


Per lavori su mobili pitturati con pitture molto spesse e in più mani può essere utile impiegare, al posto dello sverniciatore in gel, quello in polvere.

Angolo giusto per sverniciareANGOLO GIUSTO

Per evitare di “impuntare” la spatola nel legno, incidendolo in modo visibile, non alzate la lama più di 30 gradi rispetto alla superficie da sverniciare.


Si tratta di un particolare composto chimico che si scioglie nell'acqua e si applica a pennello, in abbondante strato, sulla pittura da eliminare.
Questa operazione si compie dopo avere smontato e tolto dal mobile ogni elemento metallico, in modo che esso non sia danneggiato dall'azione dello sverniciante.
Con il pennello si insiste particolarmente nei punti in cui sono presenti modanature, perché in tali zone la pittura è più spessa.

La paglietta d'acciaio
LA PAGLIETTA D'ACCIAIO

Si acquista nei colorifici in grossi rotoli.
La grossolanità della paglietta d'acciaio viene definita da un numero composto di più zeri.
Più alto è il numero di zeri e più fine è la lana d'acciaio.
Dotatevi di pagliette di almeno due diverse finezze: una più grossolana per le asportazioni maggiori ed una più fine per i ritocchi.


Dopo qualche ora la sostanza depositata è indurita (assume una consistenza collosa molto tenace) e ha incorporato con grande forza la pittura.
A questo punto la si strappa, a strisce, in modo da asportare anche la pittura sottostante anche se applicata in più mani.
Si può anche agire con la spatola o con le mani protette da guanti, specialmente su zone ampie e piane, mentre in quelle lavorate si può agire con sgorbie e scalpelli, senza, però, incidere il legno.
Ad operazione terminata, eliminate le piccole tracce di vernice con un'energica spazzolata con acqua e aceto.

La striscia sverniciante

A) La cosiddetta “striscia sverniciante” si applica con il pennello sulla parte da trattare.
Bisogna fare attenzione a coprire con uno strato spesso e continuo tutta la zona da sverniciare.

B) Quando la sostanza è indurita ed ha incorporato la pittura, la si distacca molto lentamente con una spatola.
Conviene trattare una parte di mobile per volta (una fiancata, un piano, ecc.) per eseguire un buon lavoro.

C) Se si nota che la copertura ha fortemente inglobato la pittura e che questa viene via facilmente, è possibile afferrare un lembo della sostanza e tirarla via lentamente con le mani.
Il lavoro risulta rapidissimo.


Se sono rimaste delle tracce di pittura, dopo la spazzolatura potete procedere a una sverniciatura con sverniciatore in gel e paglietta, come descritto in precedenza.
Le sverniciature chimiche si concludono con una accurata spazzolatura finale e con l'uso di un buon aspiratore che elimina gli ultimi residui.


Sverniciare con la pistola ad aria calda


Una rapidissima sverniciatura, con ottimi risultati, si ottiene con la pistola ad aria calda.
Conviene procedere con questo sistema su superfici molto ampie (ad esempio: porte e serramenti pitturati con smalti ostinati).

Pistola ad aria calda

La pistola ad aria calda è in grado di riscaldare e soffiare aria alla temperatura di 600°.
A tale temperatura la pittura rammollisce e si distacca facilmente.


Essendo un sistema molto energico non conviene adottarlo per sverniciare mobili di qualità, con impiallacciature o lastronature delicate.
Si tratta di utilizzare un potente soffiatore dotato di resistenze interne, che produce un getto d'aria calda (a diverse centinaia di gradi).

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Quest'aria, diretta contro una zona ricoperta da pittura, ne provoca l'ammorbidimento ed il parziale distacco.
Con una spatola è facile, a questo punto, asportare la pittura.

Pistola ad aria calda

A sinistra: Si accende la pistola tenendone la bocca vicino alla superficie da sverniciare.
Man mano che la pittura si ammorbidisce si agisce con la spatola inserita sulla bocca della pistola.

A destra: Lungo incavi e modanature si agisce con il raschietto triangolare.
La pistola non va diretta su uno stesso punto troppo a lungo per non bruciare il legno.


Non dovete insistere sullo stesso punto per non bruciare il legno, ma muovere in continuazione la bocca della pistola avanti e indietro fino a riscaldare uniformemente tutta la parte, prima di intervenire con la spatola.
Fate attenzione a non dirigere il getto sui vetri, nel caso di serramenti, perché potrebbero “esplodere”...
Per salvaguardare le mani indossate un paio di guanti protettivi.
Lavorate in un ambiente aerato o all'aperto perché durante il lavoro si formano fumi poco salubri.
Concludete il lavoro con ritocchi di sverniciatore chimico in gel ed una spazzolatura accurata con una spazzola di saggina appena inumidita in acqua tiepida e aceto.


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Sverniciare un mobile
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