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L'umidità nei muri , specialmente l'umidità di risalita, rappresenta da sempre uno dei problemi che l'uomo ha cercato di sconfiggere all'interno di ambienti abitativi e contro la quale ha adottato dei rimedi che non sempre hanno avuto successo nel medio-lungo termine.
L'umidità di risalita provenitente dal terreno, penetra nei muri, risale al loro interno, evapora negli ambienti, forma aloni, macchie, disgregazioni degli strati superficiali, fa affiorare dei sali minerali, muffe, e soprattutto rende i locali insalubri.
Spesso, per ovviare al problema si interviene ricoprendo la parte ammalorata o rovinata con dei materiali non traspirabili, giusto per tamponare e migliorare l'estetica, ma ciò che accade è che dopo poco tempo il fenomeno si ripresenta mostrandosi a una quota superiore.
L'umidità non evaporando, risale lungo il muro sempre più in alto e manifesta i suoi effetti negativi nelle zone murarie più elevate.
Queste cosiddette manovre di tamponamento, comunque, non eliminando l'acqua contenuta nei muri, non risolvono affatto il problema dell'isolamento dei muri.
Pertanto si continua ad assistere in inverno a delle notevoli dispersioni termiche attraverso i muri umidi che accrescono le bollette dell'elettricità od in generale i costi per il riscaldamento della casa.
Per risolvere definitivamente il problema dell'umidità ed eliminare le relative spiacevoli e fastidiose conseguenze occorre prima individuare e poi eliminare la vera causa, adottando metodi d'intervento che si basano su principi di tipo fisico, chimico o di altro genere; dei sistemi professionali in genere consigliati da esperti del settore ma in particolare dei sistemi che abbiano dato prova della loro efficacia in un arco temporale abbastanza ampio, di numerosi anni.
Per anni si è cercato di sconfiggere il problema dell'umidità di risalita con metodi tradizionali mediante i quali non sempre si è avuto successo e poco dopo l'intervento si è visto difatti nuovamente la comparsa e l'insorgere dell'umidità capillare ascendente dal terreno nelle murature.
Uno dei primi metodi adottati è stato quello della barriera chimica costituita da resine chimiche, un sistema che si applica realizzando dei fori di circa 10-12 mm per quasi tutto lo spessore del muro.
Attraverso questi fori, si inietta del silicone mescolato a solvente, una sostanza che dovrebbe teoricamente impregnare tutto il muro e creare una barriera resistente contro la risalita dell'acqua dal terreno.
Il prodotto iniettato dovrebbe dunque riempire le cavità presenti nel muro ma ciò non avviene al 100%; pertanto, alcune cavità potrebbero rimanere del tutto vuote o parzialmente vuote. Si viene quindi a creare una rete capillare secondaria molto più insidiosa con delle micro fessure attraverso le quali penetra l'umidità.
Un altro metodo ancora più tradizionale è quello del taglio meccanico del muro fatto con enormi seghe circolari diamantate, sistema che taglia il muro a 10-12 cm circa dal pavimento, per inserite in seguito una lamina di resina così da creare una barriera all'umidità che risale.
È un intervento molto invasivo che può intaccare la staticità della costruzione: difatti è assolutamente vietato in zone a rischio sismico, non si può applicare ai muri contro terra e la stabilità oltre che la solidità delle murature rischia di essere compromessa. Ad oggi rappresenta una tecnologia obsoleta.
Diffuso è anche l'utilizzo dell'intonaco macroporoso. Quest'ultimo non elimina la causa del problema, ovvero l'insorgere dell'umidità da risalita capillare: esso costituisce solamente una nuova veste per il muro, in quanto all'interno del setto murario non cambia nulla poiché l'umidità continuerà ad essere presente, a risalire ed evaporare all'interno dei locali. Il microclima interno ai locali non muta e neanche l'isolamento termico.
La muratura che viene trattata con questo genere di materiale appare più asciutta inizialmente ma, poiché la parte interna del muro resta umida e comunque sempre soggetta alla risalita capillare, poco dopo, comincia a degradarsi nuovamente.
Inoltre, anche con il nuovo intonaco, l'umidità che risale nei muri continua a evaporare all'interno della casa e i dati microclimatici interni non subiscono variazioni migliorative, quindi, il tasso di umidità dell'aria all'interno dei locali non si riduce.
Un'altra conseguenza della presenza di umidità all'interno dei muri è anche la dispersione termica: i muri umidi costituiscono dei ponti termici poiché l'acqua è un buon conduttore del calore, diversamente dall'aria che è un buon isolante. Muri asciutti = aria nei muri ; Muri umidi = presenza di acqua nei muri e quindi dispersione del calore che in inverno si cerca di produrre in casa.
Il fenomeno appena descritto produce anche un maggiore dispendio energetico, bollette più elevate oltre che un'estetica dei muri compromessa da aloni, macchie, scrostamenti.
Una soluzione innovativa, ma utilizzata da decenni, dal 1985 per l'appunto, è la tecnologia Aquapol che si dimostra efficace nella prassi edilizia.
Tale tecnologia non prevede interventi murari, non è per nulla invasiva, non utilizza sostanze chimiche, non prevede il taglio dei muri, non ha insomma alcuna controindicazione.
Il metodo Aquapol agisce a distanza: non vengono per nulla intaccate le murature attraverso interventi fisici o chimici, come invece accade con altre tecniche tradizionali di prosciugamento dei muri.
Installando il dispositivo le molecole dell'umidità vengono reindirizzate verso il suolo. Non utilizza corrente elettrica, e pertanto non sviluppa campi elettromagnetici.
Una volta applicato il dispositivo, le molecole di umidità presenti all'interno dei muri cominciano a dirigersi verso il basso e quindi l'umidità si riduce in modo progressivo, i muri si deumidificano e si mantengono asciutti per decenni.
I muri si deumidificano in maniera certa con questo metodo risolutivo; difatti, misurando i tassi di umidità interni al muro prima, durante e dopo il processo di deumidificazionie, si ottengono dei valori d'umidità che si riducono gradualmente fino a raggiungere dei tassi naturali d'umidità residua.
Aquapol a dimostrazione del raggiungimento dei risultati garantiti, ha adottato sin dagli anni '80 il metodo di misurazione ponderale (da pondus=peso), un metodo oggettivo che consiste nell'estrarre dei campioni di muratura per determinarne il tasso di umidità prima e dopo l'installazione attraverso l'utilizzo di una termobilancia.
Diciamoci la verità, ciò che conta alla fine sono i risultati! Avere dei muri deumidificati, delle pareti asciutte oltre che belle a vedersi, ambienti salubri da vivere, risparmio energetico, bollette inferiori.
AQUAPOL è tutto questo, è anche il non dover ristuccare, ridipingere o rintonacare i muri di continuo, è non vedere macchie d'umidità o muffa in giro, è poter invitare tranquillamente a casa della gente senza essere imbarazzati per la puzza della muffa, è poter apprezzare di più la propria casa.
Un rimedio definitivo e sicuro utile per il risanamento muri umidi è quindi AQUAPOL, tecnologia 100% ecologica, che non produce difatti elettrosmog, ottimizza il clima abitativo, funziona senza aver bisogno di alcuna energia esterna a pagamento. Inoltre non emette rumori fastidiosi, non richiede interventi di manutenzione o eventuali riparazioni dovute all'usura. Una vera e propria soluzione intelligente.
L'umidità si diffonde secondo le caratteristiche e la porosità del muro, si sposta dunque per capillarità e il livello di risalita è inversamente proporzionale al diametro dei capillari, dunque più sottili sono, più in alto risalirà l'umidità.
Il problema umidità di risalita si riconosce attraverso la presenza di aloni, di efflorescenze saline a varie altezze che possono variare da pochi centimetri ad alcuni metri, ciò sia sulle facciate esterne sia sui muri interni all'abitazione, con conseguente degrado e ammaloramento degli intonaci e delle pareti stesse.
I danni alla salute sono ingenti:
I danni estetici sono anch'essi difficili da accettare giacché la pittura si scrosta, l'intonaco si sfalda e si distacca parzialmente, i mobili tendono a rovinarsi.
A tutto ciò si aggiungono inevitabilmente anche i danni economici poiché c'è un maggiore dispendio di energia elettrica per riscaldare l'ambiente in modo adeguato, si utilizzano anche deumidificatori 24 ore su 24 ore, si cerca di rimediare rifacendo l'intonaco di frequente, pitturando, rinnovando le tappezzerie.
Da non sottovalutare per niente i danni statici che possono essere causati dall'umidità di risalita nel corso degli anni: i sali che cristallizzano dopo l'evaporazione dell'acqua possono aumentare di volume circa 12 volte, causando una pressione notevole all'interno del muro che può arrivare fino a 2 tonnellate per cm2.
Ciò genera il distacco dell'intonaco e con il tempo l'erosione del muro stesso con un indebolimento complessivo della struttura da un punto di vista statico.
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