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Seminare e preparare il prato in primavera

Le temperature miti, le piogge primaverili e l’aumento delle ore di luce della primavera creano l’ambiente perfetto per la semina del prato.
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Perché seminare il prato in primavera


In primavera esistono le condizioni climatiche perfette per la semina del prato.

Le temperature miti, le piogge primaverili e l’aumento delle ore di luce creano l’ambiente perfetto per una germinazione uniforme e veloce.

Seminare in questo periodo consente di raggiungere due obiettivi: rinfoltire le zone diradate e danneggiate dall'inverno o da un’estate particolarmente siccitosa, e la creazione di un nuovo tappeto erboso.

Partire da zero in primavera permette all’erba di sviluppare radici forti prima dell’arrivo del caldo estivo, garantendo così una crescita più sana e resistente.


Quando seminare il prato in Primavera


L’inizio della primavera è il periodo migliore per la semina del prato in quanto l’umidità è ancora buona grazie alle piogge invernali, e le temperature iniziano a stabilizzarsi.

Seminare troppo presto, però, può esporre i semi a gelate tardive.

Per una buona riuscita della semina, la temperatura del suolo deve essere almeno di 10-12°C, mentre quella dell’aria dovrebbe oscillare tra i 15 e i 25°C.

La fine della primavera è invece l' alternativa migliore nelle regioni più fredde.

Tuttavia, bisogna prestare maggiore attenzione all’irrigazione, poiché con l’avvicinarsi dell’estate il rischio di siccità aumenta.


La scelta del prato


Se l’obiettivo è ottenere un manto erboso puramente decorativo, sarà necessario scegliere varietà di semi adatte a un prato ornamentale, caratterizzato da un’erba sottile e delicata, con una crescita lenta ma di grande valore estetico.

Rizzollare il pratoRizzollare il prato - Canva



Se, invece, il prato sarà utilizzato per attività ricreative o sportive, come aree gioco per bambini o spazi destinati al passaggio frequente di persone e animali, occorrerà optare per sementi resistenti al calpestio.

Tra le alternative più diffuse, si troveranno prati ricreativi adatti a giardini domestici, parchi e aree gioco; prati sportivi progettati per campi da calcio, golf o altre attività che richiedono un tappeto erboso denso e robusto.

Ed infine prati rustici ideali per aree poco curate, resistenti alle avversità climatiche e con manutenzione ridotta.


Quali semi comprare per il prato


Sul mercato esistono diverse miscele di sementi, ognuna con caratteristiche specifiche in termini di resistenza, crescita e manutenzione:

  1. Prati ornamentali: Se l’obiettivo è avere un tappeto erboso dall’aspetto elegante e uniforme, è consigliato scegliere miscele a crescita lenta con foglie fini e compatte, come:
    Loietto perenne (Lolium perenne): germina rapidamente (5-7 giorni), ha un bel colore verde brillante, ma richiede tagli frequenti.
    Poa pratensis: erba fine e resistente, adatta ai prati decorativi, ma con una germinazione più lenta (14-20 giorni).
    Costo indicativo: dai 10 ai 20 euro per 1 kg di miscela, sufficiente per circa 30-40 m².

  2. Prati resistenti al calpestio. Per chi desidera un prato resistente, adatto a famiglie con bambini o animali, si possono scegliere miscele con:
    Festuca arundinacea: erba robusta, tollerante alla siccità e al calpestio.
    Loietto perenne e Poa pratensis in combinazione per maggiore resistenza.
    Costo indicativo: tra 15 e 25 euro per 1 kg, adatto per 30-50 m².

  3. Prati per zone ombreggiate. Se il prato cresce in aree con poca luce, è fondamentale scegliere sementi capaci di svilupparsi con meno sole:
    Poa supina: varietà specifica per zone in ombra, molto resistente.
    Festuca rubra: tollera bene l’ombra e cresce con un aspetto morbido e compatto.
    Costo indicativo: dai 20 ai 30 euro per 1 kg, sufficiente per 30-50 m².

  4. Prati rustici e a bassa manutenzione. Per chi desidera un prato con poca manutenzione e buona resistenza alle condizioni climatiche variabili, si possono scegliere sementi miste con:
    Festuca rubra, per una crescita lenta e una buona tolleranza alla siccità.
    Miscugli con Trifoglio nano, che riduce la necessità di concimazione grazie alla sua capacità di fissare l’azoto.
    Costo indicativo: 10-20 euro per 1 kg, sufficiente per 40-50 m².

  5. Prati rigenerativi. Se l’obiettivo è infoltire un prato esistente e riparare aree spelacchiate, è possibile acquistare sementi rigeneranti a crescita rapida, spesso composte da Loietto perenne e Poa pratensis.
    Costo indicativo: 15-25 euro per 1 kg, per 40-50 m².

  6. Sementi innovative. Per un prato più sano e sostenibile, sono disponibili miscele arricchite con batteri azotofissatori, che migliorano la fertilità del suolo riducendo la necessità di concimi chimici.
    Costo indicativo: 30-40 euro per 1 kg, adatto per 40-60 m².

I semi per prato si trovano facilmente nei garden center, nei negozi di bricolage come Leroy Merlin, OBI e BRICOFER, e su e-commerce specializzati come Agrieuro, Amazon e Verdegarden.


Preparazione del terreno prima della semina


La fase della preparazione del terreno si articola in più passaggi: diserbo, lavorazione e ammendatura del terreno, creazione del letto di semina e distribuzione dei semi.

Come diserbare il terreno_ CanvaCome diserbare il terreno - Canva



  1. Diserbo totale.
    Prima della semina, è essenziale eliminare le erbe infestanti, in particolare la gramigna, che potrebbe compromettere lo sviluppo del nuovo tappeto erboso.
    Per questa operazione è possibile scegliere tra diserbanti chimici o soluzioni naturali. E' preferibile optare per diserbanti ecologici, come il Finalsan. Dopo l’applicazione del diserbante, bisogna attendere che la vegetazione si secchi completamente prima di procedere alla rimozione dei residui e alla lavorazione del terreno.

  2. Lavorazione e ammendatura del terreno.
    Questo processo prevede aratura o vangatura fino a 20-30 cm per smuovere la terra e fresatura per frantumare le zolle, rendendo omogeneo e livellato lo strato superficiale. In questa fase è utile aggiungere ammendanti organici, che migliorano la fertilità del suolo.
    Tra le soluzioni più efficaci, si consigliano stallatici pellettati ad alta percentuale di carbonio organico e con pH bilanciato, da distribuire in quantità di 2-4 kg per metro quadro.
    Se il terreno è particolarmente argilloso e compatto, si può intervenire con sabbia silicea, preferibilmente di origine riciclata, per migliorarne la struttura e il drenaggio.

  3. Creazione del letto di semina.
    Per ottimizzare la germinazione dei semi, è consigliato stendere sul terreno un sottile strato (3-4 mm) di terriccio specifico per prato, composto da sabbia riciclata e fibra di cocco o legno.

Un’ulteriore accortezza per favorire la crescita dell’erba è l’aggiunta di spore di micorrize (circa 50 g per ogni sacco da 50 litri di terriccio).

Questi microrganismi migliorano l’assorbimento dei nutrienti e aumentano la germinazione del seme fino al 30% in più.


Distribuizione del seme, tecniche e accorgimenti


La semina con lo spandiseme è il metodo consigliato per un risultato uniforme e professionale.

Gli spandiseme possono essere manuali o a spinta e permettono di regolare la quantità di semi da distribuire, evitando accumuli eccessivi in alcune aree.

Distribuizione del seme a manoDistribuizione del seme a mano - Canva



In assenza di attrezzatura si può procedere a mano.

Per facilitare questa operazione, si consiglia di suddividere la quantità totale di semi in due parti e distribuirle incrociando i passaggi, una metà in senso orizzontale e l’altra in senso verticale.

Questo metodo riduce il rischio di zone scoperte o troppo fitte.

La quantità di seme da utilizzare varia in base alla tipologia scelta, ma in generale si consiglia:

  1. Prati ornamentali e ricreazionali: 30-40 g/m²

  2. Prati sportivi e ad alta resistenza: 40-50 g/m²

  3. Rigenerazione di tappeti erbosi esistenti: 20-30 g/m²

    Se il terreno è soggetto alla presenza di formiche, è utile mescolare ai semi una polvere antiformiche naturale, come ad esempio PBK Copyr, per evitare che gli insetti spostino i semi.


Una volta distribuito il seme, è fondamentale passare un rullo da prato per pressarlo leggermente nel terreno.

Questa operazione favorisce il contatto tra seme e suolo, migliora la germinazione e previene lo spostamento dei semi a causa di vento o pioggia.


Irrigazione e cura post semina


Dopo la semina, l'irrigazione gioca un ruolo cruciale per garantire una corretta germinazione e favorire lo sviluppo delle giovani piantine.

Nei primi giorni successivi alla semina, il terreno deve essere mantenuto umido, indicativamente, si consiglia di annaffiare 2-3 volte al giorno con un getto fine, evitando di smuovere i semi con un flusso d'acqua troppo forte.

Irrigazione e cura post seminaIrrigazione e cura post semina - Canva



Una volta che il prato inizia a germogliare, l’irrigazione può essere ridotta a una volta al giorno, e successivamente, dopo qualche settimana, sarà sufficiente irrigare 2-3 volte a settimana.

Il tempo necessario alla germinazione ovviamente varia in base alla miscela di semi utilizzata e alle condizioni climatiche, ma generalmente:

  1. Prati a crescita rapida (es. Loietto perenne): germinano in 5-7 giorni

  2. Miscugli più resistenti (es. Festuca, Poa pratensis): richiedono 10-20 giorni

  3. Prati con sementi miste: germinano in modo graduale, con le prime piantine che spuntano entro 7-10 giorni.

Durante questo periodo è importante evitare il calpestio per non compromettere la crescita delle giovani piantine.


Il primo taglio


Il primo taglio deve essere effettuato quando l’erba raggiunge 8-10 cm di altezza, solitamente dopo 3-4 settimane dalla semina.

Sarà importante utilizzare lame ben affilate per evitare di strappare le piantine, non tagliare mai più di un terzo dell’altezza dell’erba per non stressare il prato e raccogliere i residui di sfalcio per non soffocare le piantine giovani.

Dopo il primo taglio, si può iniziare a impostare una regolare manutenzione del prato, con tagli frequenti per favorire l’infoltimento e lo sviluppo omogeneo del tappeto erboso.


Problemi durante la preparazione del prato


Se i semi non germinano entro i tempi previsti, le cause possono essere le temperature non idonee, l' irrigazione insufficiente o eccessiva e/o un seme di bassa qualità o scaduto.

Quando invece compaiono muschi ed erbe infestanti, il motivo potrebbe essere un terreno troppo acido e compatto.

In questo caso basterà arieggiare il suolo e distribuire un correttore di pH, come la calce agricola.

Se la colpa è la scarsa esposizione al sole, basterà scegliere una miscela di semi adatta alle zone ombreggiate.

Il ristagno idrico invece può provocare marciumi radicali e la proliferazione di malattie fungine.

Per evitarlo o si migliora il drenaggio incorporando sabbia silicea nel terreno argilloso o si riduce la frequenza delle irrigazioni se il suolo resta troppo bagnato.

Prima di presentare l'ultimo problema, ci si può rifare a quest'articolo per approfondire il tema degli insetti dannosi: Insetti dannosi

L'ultimo grande problema potrebbe riguardare, nei primi giorni dopo la semina, la perdita di semi a causa di uccelli o eventi atmosferici avversi.

Per proteggerli si utilizzi un telo protettivo in tessuto non tessuto, da rimuovere una volta iniziata la germinazione o si mischi alle sementi polveri repellenti naturali.



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