|
Il riciclo dei materiali è quell'insieme di metodologie atte al recupero di materiale utile dal rifiuto, così da poter essere riutilizzato, diminuendo di conseguenza il carico di rifiuti posti in discarica.
I prodotti riciclabili diventano materiali sostenibili, portando ad una riduzione nell'uso dell'energia e nel consumo di materie prime.
Il riciclo e riuso dei materiali interessa tutto il processo produttivo, infatti, un prodotto per essere materiale riciclabile deve contenere parti biodegradabili che favoriscono lo smaltimento naturale. Punto saliente è la raccolta differenziata che consente un abbassamento dei costi dei processi di trattamento.
Quali sono i materiali di riciclo?
Un insieme che comprende tutti i rifiuti riutilizzati per la produzione di oggetti uguali a quelli di scarto oppure per la produzione di materiali del tutto nuovi.
Nel campo edile è fondamentale l'utilizzo di materiali riciclati, poiché circa un terzo di rifiuti sono rappresentati dai rifiuti edili.
Un edificio può essere sostenibile selezionando accuratamente materiali ecologici, al fine di diminuire l'impatto ambientale dovuto alla lavorazione, trasporto e smaltimento.
Il recupero degli scarti diviene quindi un processo indispensabile per avere un bilancio ambientale positivo.
In Italia, i materiali edili riciclati sono stati spinti dalla direttiva 2008/98/CE, recepita dal Decreto Legislativo n. 205/2010, e sono un punto fondamentale per la green economy.
Investire nella green economy ha numerosi vantaggi tra cui il più rilevante è la diminuzione di emissioni di gas serra. Possono essere considerati materiale da riciclo: laterizi, plastica, gomma, inerti, carta etc.
Negli ultimi anni sono aumentati i casi di edifici costituiti da materiali che da rifiuto sono diventati materiale ecologico da costruzione.
Grazie all'entrata in vigore dei Criteri Minimi Ambientali, presenti nel Decreto Ministeriale 11/10/2007, si garantiscono prestazioni ambientali molto elevate, tali da rendere gli edifici sempre più efficienti e sostenibili.
Si desume che l'utilizzo di componenti in materie plastiche per le opere pubbliche, deve contenere una percentuale di materiale riciclato comprovata da una certificazione ambientale di Prodotto di Tipo III (cioè EPD).
Il materiale di risulta edile è quello derivante da scavi o demolizioni di materie prime. Per risulta si intendono gli scarti di lavorazioni murarie edili.
È molto importante porre attenzione a come smaltire tale materiale perché essendo molto eterogeneo ci sarà necessità di affidarsi a ditte specializzate.
La normativa è molto severa a tal proposito, infatti prevede che in precedenza si debba presentare a Provincia e Comune una denuncia di prelievo e trasporto, in cui vengono inserite informazioni su volume complessivo, collocazione finale e luogo del prelievo.
Anche per il trasporto vale lo stesso discorso: è necessaria la certificazione e la tracciabilità e, in precedenza, i mezzi dovranno essere autorizzati.
Il trasportatore compilerà il FIR (cioè il formulario dei rifiuti) in cui saranno contenute informazioni essenziali quali codice CER, peso e tipologia del materiale.
Lo scopo dello smaltimento è quello di recuperare tutto ciò che può essere considerato materiale da riciclo ed eliminare ciò che non può essere riutilizzato, diminuendo di molto i volumi. I materiali recuperati, per essere riutilizzati, dovranno essere sottoposti a trattamenti specifici.
L'utilizzo del geopolimero è molto interessante nell'ambito dell'edilizia sostenibile, in quanto garantisce una diminuzione delle emissioni di CO2.
Per geopolimero si intende un gruppo ampio di composti inorganici a struttura polimerica, naturali e sintetici.
Ottenuti da una reazione chimica tra polvere reattiva e soluzione attivante, si consolidano a temperature basse, rendendo il materiale finale altamente performante.
Il geopolimero è in grado di migliorare il cemento e altri aggregati che si ricavano da rifiuti edilizi riciclati.
Un progetto, che è stato finalizzato alla produzione di componenti composti da materiali riciclati provenienti dai rifiuti di demolizione e costruzione (CDW), è il Green Instruct. Esso propone una tipologia di parete multistrato realizzata con materiali riciclabili.
Tale parete è costituita da:
Sistema interessante per riciclare mattoni usati è il danese Rebrick.
Il riciclo (per mattoni di argilla) si verifica mediante lo smistamento in maniera automatizzata dei rifiuti, per poi passare alla fase della pulizia automatica tramite la raspatura vibrazionale. Riutilizzare i mattoni permette una grande diminuzione di emissioni di anidride carbonica.
Esistono poi diversi mattoni formati da materiali riciclati.
Si pensi ad esempio ai mattoni in vetro o in plastica.
Riciclando televisori o computer è possibile realizzare piastrelle o mattoni: infatti, il vetro recuperato può essere riutilizzato per la formazione di gres porcellanato.
Anche le buste di plastica possono essere riciclate e utilizzate per la realizzazione di mattoni. Chiamati Recy-Blocks, possiedono alte proprietà di resistenza, in quanto la plastica impiega anche 100 anni per decomporsi. Sfruttando tale principio è possibile creare mattoni altamente performanti.
Oltre ai mattoni, in ambito edilizio si utilizzano anche isolanti realizzati mediante materiali riciclati. Vediamone qualche esempio.
Molto adoperati in edilizia essendo altamente sostenibili, gli isolanti in fibra di legno riciclato sono ottenuti dal riciclo di scarti di legno provenienti da segherie o fabbriche.
Isolante naturale, la fibra di legno ha buona inerzia termica e bassa conducibilità ed è idonea per l'isolamento termico e acustico di pareti o solai.
A fine vita utile, i pannelli possono essere anch'essi riciclati.
Per produrre isolanti termici, la carta di giornale è un materiale molto in voga. Macinata e spezzettata mediante appositi macchinari, la carta diventa ignifuga e resistente ai roditori e agli insetti.
Altro esempio interessante è il riciclo di plastica per la creazione di pannelli.
Il polietilene macinato, riscaldato ed estruso è un materiale molto resistente e leggero, dall'ottimo isolamento termico.
Ultimo esempio è il pannello in tessuto riciclato proveniente dagli scarti tessili.
In rotoli o pannelli, è un prodotto dalle ottime performance pur essendo poco adatto in ambienti umidi.
Manifattura Maiano Spa realizza isolanti termoacustici in fibre di tessuto riciclato.
RecycleTherm Km0 ha un basso impatto ambientale, presenta ottime prestazioni di isolamento termico e acustico, assicurando benessere termoigrometrico costante nel tempo.
Anche la produzione è altamente sostenibile, infatti la materia prima sterilizzata, viene lavorata senza prodotti chimici o acqua, con il risultato di un prodotto completamente riciclabile.
RecycleTherm Km0 costituisce un prodotto molto interessante dall'elevata sostenibilità, avente il pregio di recuperare materiali che altrimenti sarebbero destinati allo smaltimento.
BetonWood srl produce FiberTherm Flex 60, un pannello isolante in fibra di legno, utile per pareti, coperture e solai. Traspirante e sostenibile, migliora il comfort e la qualità dell'ambiente.
La produzione non produce sostanze dannose, in quanto l'unica materia prima è il legno derivante da segherie. Il pannello è certificato e riciclabile, in perfetta linea con i Criteri Ambientali Minimi, tale da poter essere utilizzato per l'ottenimento del Superbonus.
Dalla grande flessibilità, FiberTherm Flex 60 ha elevate prestazioni di isolamento acustico, la realizzazione avviene mediante metodo a secco e grazie alla sua comprimibilità si adatta perfettamente alle forme dei profili.
|
||