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Scegliere materiali di qualità nell'edilizia e nell'arredamento è indispensabile per garantire ai manufatti non solo le performance richieste ma anche la sicurezza che queste siano durature e costanti nel tempo.
Sicuramente anche l'estetica ha la sua importanza, per cui quanto più un materiale è bello e performante, tanto più è destinato ad un uso polivalente e, di conseguenza, l'industria e i laboratori aziendali dedicati investono in sviluppi ulteriori di quello stesso materiale. Un circolo virtuoso, insomma.
Ci sono inoltre alcuni criteri di valutazione che contribuiscono, se la risposta è positiva, al successo di un materiale rispetto ad altri: sostenibilità, facile manutenzione, duttilità nella lavorazione in fabbrica e facile riparabilità anche sul posto.
I ritmi contemporanei di vita portano a scegliere materiali esteticamente accattivanti, è vero, ma che non creino problemi nella pulizia quotidiana, che si possano riparare in poco tempo e senza sostituzioni invasive e che, soprattutto, non danneggino l'ambiente.
In attesa del prossimo appuntamento del Salone del Mobile e soprattutto di Eurocucina, qualche novità è già segnalata direttamente dalle aziende o si è vista durante lo svolgimento di alcune fiere di settore, come Marmomac e Sicam, dedicate per lo più ai materiali e ai semilavorati e componenti per mobili.
Non si tratta solo di aspetti puramente tecnici. I nuovi materiali attualmente in uso sono molto spesso essi stessi elementi estetici caratterizzanti il design di un arredamento.
Propendere quindi per l'uno o per l'altro dipende dalla capacità di rispondere allo stesso modo sia alle richieste di funzioni specifiche in contesti particolari, sia ai dettami estetici dei trend del momento.
Prendiamo il caso dei top per cucine. Quello che è indubbio è che debbano essere sicuramente realizzati con materiali ignifughi, idrofughi, resistenti ad urti e abrasioni, facilmente pulibili, atossici e amici dell'ambiente.
I migliori sono anche facili da lavorare e da restaurare in loco, assecondano ogni tipo di design, da quello che privilegia le linee curve a quello più spigoloso. Alcuni di questi materiali permettono di realizzare in un unico stampo il top e le vasche del lavello, altri si adattano a rivestire anche le altre superfici della cucina, come le ante di basi e pensili.
Le continue ricerche si svolgono allora su più fronti, da quello tecnico a quello estetico, passando per quello della sostenibilità ambientale.
Marmoarredo, azienda leader nel campo dei materiali per l'arredamento, è stata presente in entrambe le rassegne autunnali di settore: Marmomac a Verona e Sicam a Pordenone. Nelle due occasioni erano presenti anche gli altri due brand aziendali Quartzforms e Eulithe.
Il materiale prodotto da Marmoarredo è un agglomerato di quarzo ottenuto mediante un processo di vibro compattazione sottovuoto, con tecnologia brevettata Bretonstone®system.
La miscela è composta da sabbia silicea o quarzo puro (95%), resina strutturale poliestere (5%) e l'aggiunta di pigmenti colorati.
Tutte le caratteristiche tipiche di ognuna di queste componenti viene mantenuta nella lastra finale di Marmoarredo, che risulterà quindi compatta e resistente ad urti, abrasioni ed agenti chimici.
Soprattutto, questo è un materiale ad assorbimentopraticamente nullo di liquidi, resistente alla flessione e alla compressione, uniforme nelle colorazioni e di facile manutenzione, tutte caratteristiche che ne fanno l'ideale per la realizzazione di top per cucine e bagni.
Inoltre, grazie all'esclusiva lavorazione invisible line®, è possibile realizzare piani continui senza fughe visibili, anche se di dimensioni importanti, per top cucine e anche tavoli o banconi da abbinare. Questa qualità riduce i rischi di infiltrazione e crea superfici esteticamente più accattivanti.
Perché scegliere un materiale a base di quarzo per realizzare il top della cucina? Tra i tanti motivi è da considerare che è privo di porosità e compatto, non è necessario pretrattarlo con oleoidrorepellenti perché comunque non assorbe liquidi né odori. Di conseguenza i batteri non proliferano e l'igiene è garantita.
Un minimo di attenzione deve essere assicurata in caso di pentole appena tolte dal fuoco. Con l'uso di sottopentole adeguate si evita il rischio di provocare shock termici con conseguenti rotture oppure la comparsa di macchie indelebili causate dal surriscaldamento della resina componente.
Pur resistendo ai graffi è consigliabile, come per tutti gli altri materiali, utilizzare taglieri per evitare il contatto diretto con lame ed elementi appuntiti. Nessun problema per le spugnette abrasive, quelle che normalmente si usano per i piatti, anche usate dal lato ruvido.
Per la pulizia quotidiana bastano soltanto acqua e detergente neutro. Per un'azione più approfondita, in presenza di macchie persistenti, si possono utilizzare prodotti a base acida, di quelli tipo anticalcare come Viakal, Cif e simili. Si sconsiglia invece l'uso di alcool denaturato che potrebbe lasciare aloni antiestetici e soprattutto difficili da eliminare.
Sono assolutamente da evitare detergenti basici o con componenti a base di candeggina che creano aloni biancastri.
Assodato il fatto che le lastre, e quindi i top, in materiali compositi al quarzo non assorbono liquidi, dedichiamo qualche considerazione alla differenza nella manutenzione nei casi di finitura lucida o opaca. Tale finitura è dovuta al trattamento superficiale diverso, facilmente intuibile dai disegni schematici sotto, dove si vede in che modo la luce si riflette determinando la percezione ottica di una superficie come opaca o lucida, oltre all'effetto diverso al tatto.
Le varie tecniche utilizzate per ottenere la finitura opaca, eliminano una parte superficiale del materiale, creando uno strato zigrinato irregolare, più o meno impercettibile.
È proprio questo strato che tende ad intrappolare le particelle di liquido e di sporco, cosa che non accade nelle superfici lucide, dove queste particelle non trovano agganci e sono più facilmente asportabili.
Nel caso di superfici opache basta quindi eliminare subito le tracce di sporco, grasso o liquidi, soprattutto se colorati, per evitare che, seccandosi, rendano più difficoltosa la loro asportazione, fermo restando il fatto che comunque queste sostanze non sarebbero assorbite. Più facile invece la pulizia delle superfici lucide per il motivo contrario.
Se le macchie di sporco sono di natura oleosa o grassa, si possono utilizzare i normali sgrassatori in commercio, avendo l'accortezza di sciacquare subito bene in quanto questi prodotti sono basici e, lo ricordiamo, potrebbero creare aloni se lasciati troppo tempo ad agire sulla componente di resina.
L'Eulite, nel campo specifico dei top per cucine e bagni, viene utilizzato come base da accoppiare ad altri materiali, tipo materiali lapidei, pietre e compositi, gres porcellanato, acciaio e laminati. Serve a dare leggerezza al pannello sandwich pur mantenendo intatte le caratteristiche di rigidità strutturale.
In particolare, questo è un materiale espanso prodotto in blocchi di varie densità, costituito da un polimero poliuretanico termoindurente rigido, fornito in forma di pannelli di spessore diverso. Non si tratta di un materiale nuovo di per sé ma le continue evoluzioni produttive ne hanno reso l'uso sempre più frequente ed estremamente vario in tantissimi settori.
Nasce così l'azienda Eulithe® che ne ha brevettato per prima una nuova versione rigida che facesse, oltre che da supporto leggero ai materiali lapidei, anche da elemento strutturale interno a pannelli sandwich cosiddetti core material.
Sono state proprio queste evoluzioni a far emergere le qualità del materiale anche nel settore dell'arredamento, dove viene utilizzato come espanso strutturale. Una caratteristica dell'Eulithe è anche quella di poter essere facilmente lavorata con normale utensileria per poterne ottenere oggetti vari e componenti, da poter essere incollate con varie tipologie di adesivi a seconda dell'altro materiale componente.
Tornando al suo impiego nei top, c'è da accennare anche alla impermeabilità all'acqua e alla stabilità dimensionale, caratteristiche che lo hanno reso materiale molto più duraturo nel tempo, rispetto ad altri normalmente impiegati come supporto in situazioni analoghe.
Nell'arredamento in generale il materiale Eulithe viene accoppiato a pannelli di MDF oppure HPL, con il risultato di avere un pannello da poter lavorare come normalmente si fa con quelli in truciolare, con la differenza che il peso finale dei mobili è di molto inferiore.
Si possono realizzare con Eulithe anche dei pannelli da rivestire con cemento, materiali acrilici o PVC, utilizzabili per costruire mensole e altri complementi d'arredo. L'Eulithe ha diverse densità, a seconda delle necessità strutturali dell'elemento da progettare.
Allo scorso Sicam di Pordenone l'azienda brianzola Cleaf ha presentato la superficie opaca Piombo, che prende il nome proprio dall'elemento chimico che ne definisce l'estetica.
Si tratta di un materiale per rivestire superfici per arredi e fa parte della collezione Hyper Materials. La finitura è opaca grazie alla bassa riflessione della luce ottenuta sfruttando il processo Electron Beam Curing di applicazione delle resine acriliche.
Piombo è disponibile in pannelli nobilitati, laminati e bordi, con la caratteristica di essere antimpronta, resistente ai graffi e con effetto soft-touch, per cui si può utilizzare per rivestire tutte le soluzioni di arredi, sia verticali che orizzontali. Esiste in varie tonalità cromatiche.
Anche amplia la gamma delle sue proposte di lastre ceramiche Laminam di grandi dimensioni per l'arredamento. Si tratta di versioni sottili di gres porcellanato per rivestire, tra gli altri, top per bagni e cucine.
Molto utilizzato negli ultimi anni, il materiale Laminam nelle varie finiture e colori offre soluzioni coordinate anche per i tavoli o i piani snack che completano l'ambiente cucina, andando a completare l'offerta del gres per le superfici dell'intera abitazione, con tutta la sicurezza di avere un materiale resistente come il gres porcellanato.
Esteticamente impattanti nella loro eleganza le nuove proposte presentate sia al Marmomac che al Sicam e tra le quali vi segnalo Emperador Extra e Arabescato Lucidato.
Le qualità del Laminam?
Citiamone solo alcune: igienicità, idoneità al contatto con alimenti, compattezza superficiale, stabilità dimensionale, resistenza al calore e all'attacco di muffe e batteri, resistenza alle macchie ma anche ai principali detergenti in commercio, resistenza agli shock termici e ad umidità e gelo, assenza di alterazione cromatica nel tempo, resistenza alla flessione e antigraffio. Soprattutto: facilità di manutenzione.
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