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Agli occhi del profano la mascheratura sembrerà un'operazione di poco conto, necessaria alla preparazione di ambienti da decorare o semplicemente da tinteggiare.
Per il decoratore, invece, tale operazione assume un valore fondamentale: essa serve a tracciare decori per realizzare i quali occorre davvero molta abilità, soprattutto nella definizione del contorno e della precisione delle linee, dritte o curve che siano.
Per l'imbianchino, infine, mascherare significa innanzitutto proteggere gli angoli di incontro tra muri e solai affinchè l'uno e l'altro possano essere colorati diversamente evitando così di dover poi ritoccare le eventuali sbavature; inoltre la mascheratura serve a preservare da schizzi di pittura quegli elementi che risulterebbero poi difficili da pulire, per esempio zoccolature in marmo o legno o gli stipiti delle porte.
Vediamo quali sono i passaggi essenziali per eseguire al meglio questa operazione.
Prima di procedere alla decorazione occorre che le superfici siano prive di impurità: pertanto è necessario pulirle bene per far sì che il nastro aderisca perfettamente al piano di lavoro.
Inoltre, prima del fissaggio, bisogna verificare la stabilità di tali superfici poiché potrebbero danneggiarsi durante la fase di rimozione del nastro adesivo.
Per superfici particolarmente delicate, ad esempio profili in stucco o carta da parati, sarebbe opportuno utilizzare un nastro a bassa adesività che non sottoponga le superfici a troppe tensioni.
Un esempio di nastro adatto a superfici delicate è dato da Precision Mask Sensitive di Tesa, realizzato in fibra vegetale giapponese che lo rende adatto a tutti i tipi di pittura, senza gocciolamento di vernice e facile da rimuovere.
La stessa azienda, Tesa SpA, produce Flexible, il nastro ideale per bordi curvi studiato appositamente per i lavori decorativi in interni: esso si applica senza problemi sulle superfici lisce o ruvide, si adatta a tutti i tipi di vernice per interni ed è facilmente removibile senza lasciare tracce.
Una volta organizzata la mascheratura, occorre tagliare il nastro con un taglierino: anche in questo caso si tratta di uno strumento il cui acquisto, spesso sottovalutato, va fatto con attenzione.
Il cutter multiuso a ritorno elastico QuickBlade prodotto dalla PHC, azienda americana specializzata nella produzione di lame, coltelli e taglierini, garantisce un alto livello di sicurezza grazie ad un meccanismo che fa sì che la lama si ritragga automaticamente dopo l'uso.
Anche questa, come accennato prima, è un'operazione da eseguire con attenzione e delicatezza per evitare che con lo strappo possano venire via anche parti di colore: pertanto il consiglio è quello di rimuovere il nastro uniformemente, accertandosi prima che la pittura si sia asciugata.
Occorre rimuovere il nastro partendo dal bordo della pittura e cercando di creare un angolo acuto, così da evitare che rimangano residui.
Tale angolatura può variare qualora ci fossero problemi di rimozione causati da un'applicazione prolungata: un piccolo trucco è quello di scaldare il nastro con un'asciugacapelli prima di rimuoverlo.
Può capitare che, in fase di rimozione del nastro, possano rimanere residui sulla superficie, dovuti forse ad un non corretto uso dello stesso: il consiglio è quello di tamponare più volte con lo stesso nastro, o eventualmente con un altro tipo a presa maggiore, facendo in modo da rimuoverli.
Un altro frequente problema è dato dal progressivo distacco dei bordi del nastro durante le lavorazioni che favorisce la penetrazione del colore anche sulle parti schermate: ciò è dovuto alla scelta di un nastro per mascheratura non adeguato all'applicazione.
Il nastro telato Action Tape prodotto dall'azienda Panfilm potrebbe essere una buona soluzione a questo tipo di inconveniente: si tratta infatti di un nastro dalla potenza maggiore, grazie alla presenza dell'adesivo in tre strati, resistente ad acqua, pressione e temperatura, capace di aderire su tutti i tipi di superfici.
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