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È di qualche giorno fa l'ufficializzazione da parte del gruppo americano Mohawk Industries Inc. dell'acquisizione di Marazzi Group, una delle maggiori realtà industriali in Italia del settore ceramico. La notizia circolava già da qualche tempo.
Si tratta di un'operazione da 1,17 miliardi di euro, che ha portato alla costituzione di un gruppo leader mondiale nel settore delle piastrelle ceramiche.
L'operazione dovrebbe comunque trovare conclusione entro Marzo.
Marazzi Group è un'azienda controllata dalla famiglia Marazzi e dai fondi Permira e Private Equity Partners che ha registrato un fatturato consolidato per il 2011 di circa 833 milioni di euro.
Il gruppo, nato nel 1935, nel corso degli anni è stato protagonista di acquisizioni di aziende italiane ed estere, accordi con partner locali e apertura di nuove sedi e stabilimenti all'estero, diventando una delle principali multinazionali italiane.
Quindi il gruppo conta oggi sedi produttive in Italia, Spagna, Francia, Russia e Stati Uniti, numerose filiali commerciali e showroom ed impiega circa 6.000 addetti.
L'ampia offerta di prodotti del Gruppo spazia dalle piastrelle in Grès Porcellanato, Gres Cristallizzato e Monocottura al Glass Mosaic, dai pavimenti sospesi alle pareti ventilate, dal marmo ai graniti e alle pietre naturali fino ai sanitari e all'arredo bagno.
Di recente si è registrata la scomparsa di Filippo Marazzi, presidente del gruppo, che aveva trasformato l'azienda fondata dal nonno nella multinazionale oggi conosciuta.
Ecco come Franco Manfredini, presidente di Confindustria Ceramica ha commentato l'operazione:
La notizia dell'acquisto di Marazzi Group da parte di Mohawk è da valutare positivamente anche sotto l'aspetto produttivo, perché dimostra la capacità di attrarre investimenti esteri nel nostro Paese in presenza di aziende italiane in grado di essere percepite come eccellenti in termini di qualità, design e produzioni made in Italy.
La società americana ha valutato che l'investimento è mirato anche ad una presenza diretta nel mercato Europeo, che ha ricercato attraverso una azienda italiana presente nel distretto ceramico più importante a livello europeo.
Il futuro del settore ceramico italiano e delle sue aziende, e la loro capacità di risposta alla competitività internazionale, passa sempre di più dalla competitività del Sistema Paese nel suo complesso.
Il sindaco di Sassuolo, Luca Caselli, nel salutare la vendita come un'occasione di rilancio per tutto il settore, ha auspicato che la presenza della famiglia Marazzi all'interno dell'azienda come azionista di rilievo, consenta il mantenimento del ruolo fondamentale del territorio sassolese, dove la Marazzi è nata, e dove sono presenti importanti stabilimenti produttivi.
D'altro canto la Marazzi è una realtà che garantisce in questo territorio numerosissimi posti di lavoro.
Non nasconde, invece, di aver seguito con preoccupazione la trattativa il sindaco di Fiorano anche se afferma di guardare con ottimismo al futuro, nella consapevolezza che le dinamiche che hanno fatto il successo del gruppo non sono esportabili e non posso prescindere da quella realtà fatta di piccole e medie imprese del distretto, di tecnologia, di innovazione, di design, di ricerca, di qualità dei servizi e dell'indotto così indissolubilmente legati al territorio della provincia modenese.
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