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Una periodica manutenzione e cura va necessariamente dedicata ai vialetti asfaltati dell'outdoor di casa: il lavoro risulta estremamente utile, per far sì che il manto stradale rimanga sempre integro, scongiurando così eventuali rischi a persone o cose.
Un viale in asfalto necessita continuamente di manutenzioni, perché la sua superficie può alterarsi e, nel peggiore dei casi, si possono creare delle crepe o spaccature profonde; le cause più comuni del suo deterioramento sono imputabili alla pressione stessa esercitata dai veicoli, oltre agli sbalzi climatici, le intemperie e gli assestamenti della superficie terrestre.
Provvedere sollecitamente a riempire le spaccature e le buche di un vialetto in asfalto è un passo importante nel mantenimento dell'integrità della superficie transitabile, in una lungimirante e consapevole ottica conservativa, rivolta alla valorizzazione degli spazi esterni.
Chiudendo le crepe si rende il vialetto più bello nell'aspetto e più facile da pulire. Anche se il lavoro andrebbe opportunamente svolto in estate, il momento più indicato per i migliori restauri è appena se ne noti la necessità, scegliendo con attenzione il materiale più adatto al caso in esame.
Se sono presenti larghe crepe, i restauri vanno eseguiti nel periodo più favorevole dal punto di vista meteorologico. Qualora si intenda applicare dell'asfalto è opportuno, infatti, che il vialetto venga asciugato dal sole delle giornate primaverili o dal caldo dei mesi estivi.
Ai fini della sicurezza, è buona norma adottare sempre delle adeguate protezioni per occhi e mani mentre si svolge il lavoro, indossando abiti e scarpe vecchie.
La prima operazione consiste nell'eliminare le erbacce: può essere adatto un punteruolo, un arnese per tagliare il prato oppure una vanga per raschiare la vegetazione spontanea cresciuta ai bordi del vialetto o nelle crepe presenti sulla superficie.
Adoperando poi una scopa dura, va rimossa la sporcizia e i rottami residui dal manto del vialetto.
Si procede quindi a rimuovere il vecchio asfalto: occorre asportare il materiale staccato dai buchi o dalle crepe su cui si è lavorato.
Per fare questo, si può utilizzare una spazzola metallica o una pompa ad acqua o ad aria compressa.
Durante tali operazioni, bisogna fare particolare attenzione, proteggendo gli occhi e le altre parti del corpo a contatto con il materiale.
Per una migliore adesione dello stucco per le crepe o del silicone, che sarà applicato in seguito, è indispensabile effettuare un'accurata pulizia dell'intero vialetto, adoperando il prodotto adatto, per rimuovere lo sporco e il vecchio strato di asfalto.
Bisogna ripulire con estrema cura, proprio le zone che dovranno essere poi aggiustate o riempite di apposito materiale. In particolare, le macchie di pece necessitano di una ulteriore pulitura ed è opportuno rimuoverle completamente, Indossando gambali e guanti per proteggere gambe e mani.
Occorre quindi lavare il vialetto adoperando la pressione dell'acqua regolata al massimo. La pressione idrica, infatti, è ottima per ripulire perfettamente le crepe, in particolar modo se si devono affrontare lavori di pulizia estrema.
Si procede energicamente con la pompa dell'acqua, bagnando dal centro ai bordi oppure da un bordo all'altro del vialetto.
È bene avanzare dalla parte interna del vialetto all'uscita, per evitare che lo sporco ricada sull'area precedentemente pulita.
Va utilizzato un contenitore in cui depositare il materiale di scarto e tutta la sporcizia fuoriuscita dalle crepe su cui si è lavato. Le fessurazioni dell'asfalto devono essere veramente pulite e asciutte prima di essere riempite.
È opportuno non adoperare, a questo punto, aria compressa per evitare che lo sporco fuoriesca dalle crepe e finisca sul vialetto appena lavato.
Per stuccare le crepe esistenti sull'asfalto si può adoperare facilmente in modalità fai da te, un mastice per fessure, prodotto pronto per l'uso e disponibile in cartucce o in bottiglia.
Si fa pressione con l'impugnatura della pistola, in modo tale da poter stendere il prodotto sigillante attraverso ogni crepa. La superficie va levigata con un attrezzo adatto, per far sì che il mastice non fuoriesca dall'interno delle crepe.
Per chiudere i buchi e le crepe larghe, si stende con una paletta la copertura, usando un raschietto per livellare i rappezzi. Con uno scalpello e un martello si buca sotto i margini, in modo tale che il buco risulti più largo in profondità di quanto non lo sia alla superficie del vialetto.
Si può usare, per il riempimento, del conglomerato bituminoso a freddo, in pratica del tutto simile all'asfalto: è disponibile in commercio in sacchi da 25 kg pari a una superficie media di 3 mq e non necessita di essere scaldato.
Occorre pulire gli attrezzi subito dopo con acqua calda e sapone; in casi ostinati, come le persistenti macchie di bitume, è utilizzabile dell'acqua ragia.
Quindi, si procede ad assestare il materiale: si sistema nel modo migliore il prodotto con un pestello o con la punta di un asse di ferro, aggiungendone dell'altro fino a quando il buco non sia stato abbastanza riempito.
Si posiziona, poi, un asse di legno compensato sulla toppa e si passa sopra con le ruote dell'auto o con un rullo compressore, per meglio assestare il tutto.
Si applica uno strato di isolante per una perfetta finitura impermeabilizzante del vialetto: L'isolante va mescolato bene prima di iniziare e per una o due volte durante il lavoro.
Dopo aver coperto le aree vicine, si passa il vialetto con acqua e, successivamente, con dell'isolante, da applicare con cura fino a stenderlo per circa 70-80 cm.
Per terminare l'operazione di isolamento della superficie del vialetto, si stende ancora l'isolante procedendo all'indietro, facendo pressione per rimuovere gli eccessi.
Si ripete questo processo giù per tutto il vialetto. Due strati sottili di isolante sono migliori di un solo strato spesso. Il primo strato va asciugato per circa dodici ore, prima di applicare la seconda stesura idrorepellente.
È opportuno, quindi, bloccare l'accesso del vialetto per impedire che le auto vi passino per 24-36 ore. Si può usare come additivo sabbia di silice, per rendere meno scivolosa la superficie del viale transitabile, in caso di pioggia.
Sono reperibili in commercio diversi prodotti specifici, appositamente studiati per effettuare una corretta e periodica manutenzione delle superfici asfaltate di viali pubblici e residenziali.
L'azienda Leca - Laterlite propone BitumLeca, un conglomerato bituminoso leggero a freddo, eccellente per riparazioni di buche stradali.
È confezionato in comodi sacchi di polietilene, ha un peso inferiore a 20 Kg per facilitarne la movimentazione e la praticità in tutte le fasi del lavoro riducendo anche i costi di trasporto.
Grazie alle leggerezza dell'argilla espansa Leca, il volume del sacco è lo stesso di un tradizionale da 30 Kg così da rendere in opera lo stesso quantitativo di prodotto.
Presente in due versioni, estiva e invernale, per facilitarne l'impiego in diverse condizioni climatiche.
Risulta performante per la riparazione di buche in manti stradali ove occorra rapidità, praticità di intervento e immediata transitabilità, nonché In qualsiasi caso si necessiti di un conglomerato bituminoso facilmente stoccabile e pronto all'uso.
Isoltema presenta l'innovativo prodotto Stratos ARS 4.1 CARTRIDGES, un mastice elastoplastico bituminoso a base di bitume, resine elastomeri e solvente, facilmente applicabile a freddo e pronto all'uso, disponibile in cartucce da 310 ml.
Questo mastice garantisce un'ottimale adesione a materiali bituminosi, calcestruzzo, fibrocemento, zinco e metalli. Il prodotto resiste alle soluzioni acide e alcaline oltre ad essere perfettamente impermeabile all'acqua.
Si rivela adeguato per molteplici impieghi, come per sigillare i giunti e le crepe sull'asfalto o sul calcestruzzo stradale, i vani tra masselli in porfido nelle pavimentazioni urbane e le crepe nelle impermeabilizzazioni di tetti.
Grazie a tali prodotti innovativi, di facile e intuitivo utilizzo, è possibile persino un approccio in modalità fai da te, per realizzare la necessaria e periodica manutenzione dei vialetti in asfalto, nell'ambito di una residenza privata; si tratta di eseguire davvero dei piccoli interventi low cost e per nulla invasivi, a patto che non vi siano importanti vincoli strutturali che richiedano, invece, un lavoro specialistico o più impegnativo.
Per le problematiche abitative più complesse, è sempre opportuno che vi sia un'attenta anamnesi progettuale preliminare, avvalendosi di una consulenza professionale, così da ridisegnare in modo consapevole gli spazi esterni o interni di casa, garantendo la sicurezza architettonica, in coerenza con l'estetica e la funzionalità degli ambienti.
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