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L'utilizzo del legno per serramenti, quali finestre, porte, persiane, vanta una lunga tradizione nella storia e nonostante l'avvento di nuovi materiali tecnologici di sintesi, rimane pur sempre una scelta molto ambita e di pregio.
C'è da dire, però, che gli infissi in legno esterni sono costantemente soggetti agli attacchi degli agenti atmosferici; di conseguenza, richiedono costanza e una particolare attenzione nella manutenzione.
È sufficiente la giusta cura perché il legno, materiale organico e vivo, si mantenga in buone condizioni anche per molti anni, conservando quasi inalterate le proprie caratteristiche e l'attraente bellezza delle venature naturali.
La pulizia delle finestre in legno può essere effettuata con una semplice soluzione di acqua e alcool, nel rapporto di 90% e 10%, passando un panno pulito e ben strizzato su tutta la superficie e controllando ogni angolo e fessura per rimuovere completamente polvere e smog. Successivamente, un panno asciutto servirà a eliminare ogni traccia di umidità.
Assolutamente da evitare, invece, anche sporadicamente, l'uso di detergenti abrasivi, che intaccano la superficie e accelerano l'invecchiamento del legno.
Una volta all'anno è bene effettuare una manutenzione più approfondita, che vada oltre la normale pulizia, in modo da prevenire eventuali danni. La frequenza della manutenzione, però, varia in base ad alcuni fattori, come la posizione della finestra e quindi la sua esposizione, più o meno frequente, agli agenti atmosferici, oltre al grado di inquinamento dell'ambiente circostante.
Quindi, se le finestre sono ben protette da gronde, pensiline o edifici adiacenti, può essere sufficiente effettuare un trattamento con un prodotto specifico ogni 3-4 anni. Nei casi di maggiore esposizione agli attacchi ambientali, il trattamento va ripetuto ogni anno o comunque ogni qualvolta il legno appaia opaco o ruvido al tatto.
Il trattamento, da effettuare dopo la normale pulizia, prevede una carteggiatura da praticare con una carta abrasiva a grana sottile e l'applicazione del protettivo per legno con un pennello ben pulito, su tutta la superficie, in maniera regolare e omogenea.
Periodicamente è possibile che si debbano praticare interventi di carattere straordinario, come la sostituzione del vetro, della maniglia o del sistema di chiusura, una riverniciatura o la sostituzione delle guarnizioni.
I primi tre interventi sono legati a motivi contingenti, come occasionali rotture o cambiamenti dell'arredamento, mentre per la verniciatura e il cambio delle guarnizioni, è sempre opportuno intervenire almeno ogni 5-10 anni, sempre in funzione delle condizioni ambientali a cui è esposta la finestra.
La manutenzione della ferramenta degli infissi risulta essere un approccio conservativo assai importante ai fini di una maggior durata e resistività nel tempo delle finestre in legno.
Anche se la ferramenta è per sua natura molto resistente, con il passar degli anni tende a usurarsi e lo stesso utilizzo provoca l'allentamento delle viti di fissaggio: i controlli almeno annuali si effettuano facilmente dall'interno, così come eventuali riparazioni, da eseguire subito, per scongiurare l'eventualità di un'indesiderata deformazione dei battenti.
Le cerniere sono meccanismi di importanza fondamentale per il buon funzionamento dei serramenti in legno, ma affinché possano continuare a svolgere correttamente la loro funzione, devono essere tenute in buone condizioni: almeno una volta all'anno, vanno lubrificate con specifici lubrificanti o con olio al silicone.
Il più delle volte, può non essere necessario rimuovere i battenti: basta spruzzare o iniettare il lubrificante lungo il bordo di contatto delle boccole delle cerniere, aspettare un paio di minuti, poi aprire e chiudere più volte il battente.
Se necessario, si può ripetere la procedura eventualmente smontando il battente e spruzzando il lubrificante nella parte femmina della cerniera.
Lo sfregamento dei battenti contro il telaio e le difficoltà di apertura o chiusura possono essere causati da difetti delle cerniere.
In genere, l'usura delle boccole delle cerniere provoca l'abbassamento dei battenti: in tal caso, basta inserire tra le boccole le apposite rondelle di ottone, così da riportare i battenti al livello corretto.
Per fare ciò, si apre la finestra, si smontano i battenti dai cardini e si infilano le rondelle sui perni; in questa maniera, le cerniere vengono spessorate e irrobustite, così da sostenere correttamente il peso dei battenti durante i normali movimenti di apertura e chiusura della finestra in legno.
In altri casi, l'allentamento delle viti di fissaggio può indurre l'inclinazione verso l'interno dei battenti, con il conseguente blocco degli stessi: per risolvere l'inconveniente, si prova a stringere con cautela le viti senza serrarle, onde scongiurare l'ulteriore rischio di spanare la filettatura o addirittura fessurare il legno.
Il cedimento dei battenti delle finestre legno può essere causato oltre che dall'usura, anche dall'indebolimento degli angoli del battente stesso.
Quando il telaio mobile degli infissi in legno risulta fuori squadra, ma è in buone condizioni per il resto dei meccanismi, quali cerniere e maniglie, allora si provvede a rinforzare gli angoli con piastre metalliche angolari, così come ho evidenziato nel seguente disegno.
Si rimuovono le lastre di vetro, poi si inseriscono gli spessori di legno sotto il battente, lato senza cerniere, sino a rimetterlo perfettamente in squadra, ovvero con traverse e montanti che risultino paralleli a quelli del telaio.
Si posizionano gli angolari metallici ai 4 angoli e si riporta a matita il contorno; quindi si smonta il battente, lo si posa sul banco di lavoro con la faccia segnata verso l'alto, e lo si blocca con due serra giunti da falegname, in corrispondenza delle giunzioni traverse-montanti.
Con mazzuolo e scalpello da legno, si scava all'interno dei contorni precedentemente segnati a matita, così da fissarvi a filo gli angolari metallici, a mezzo di viti a testa svasata, in modo da lasciar inalterato lo spessore risultante dei battenti.
A lavoro ultimato, si posano di nuovo i vetri e si rimonta il battente che risulterà in perfetto squadro.
La pulizia del gocciolatoio e del foro di drenaggio degli infissi in legno, è basilare per evitare infiltrazioni, ristagni d'acqua e umidità, che possono causare un'indesiderata putrescenza dei telai in legno, oltre a provocare eventuali danni alle murature di sostegno.
Si apre il battente e si fa scorrere la punta del cacciavite lungo il canale sotto il gocciolatoio applicato alla traversa inferiore del battente, rimuovendo sporcizia e polvere.
Per pulire il foro di drenaggio, che si trova nella traversa inferiore del telaio fisso, si infila nel foro stesso uno spezzone di filo di ferro; una volta effettuata la pulizia, si può dare una mano di vernice, al fine di proteggere l'integrità dei serramenti legno.
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