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La manutenzione periodica dei caloriferi è di fondamentale importanza, al fine di mantenere i radiatori per interni sempre in perfetta efficienza, garantendo un ottimale comfort termico, contenendo altresì i relativi consumi energetici.
A maggior ragione, con l'approssimarsi della stagione autunnale e con un certo anticipo rispetto al periodo in cui si prevede l'accensione dei termosifoni - ovviamente variabile in base alle zone climatiche - è opportuno dedicare un po' di tempo alle operazioni di manutenzione ordinaria, attuabili anche in semplice modalità self made.
È basilare il controllo termosifoni che devono funzionare in modo ottimale per permettere di svolgere correttamente la funzione di riscaldamento senza però incidere sulla bolletta con costi spropositati.
In linea generale, prima dell'inverno, occorre preparare i caloriferi effettuando alcuni tipi di interventi: di primaria importanza lo spurgo dell'aria, quindi una pulizia approfondita ed eventuali ritocchi con prodotti appositi quali antiruggine e successiva verniciatura, che si rendano necessari a causa di parti corrose o arrugginite.
Sono necessari pochi minuti per assicurarsi che il sistema dei caloriferi e l'impianto di riscaldamento siano in perfetta efficienza. Prima della riaccensione invernale è necessario innanzitutto spurgare i radiatori, facendo uscire l'aria fino a quando non esce l'acqua.
Difatti, la permanenza di aria all'interno dei radiatori impedisce che si riscaldino interamente, mentre il suo continuo ingresso può provocare anche una certa corrosione interna.
L'operazione di spurgo dell'aria consente di uniformare la temperatura dei caloriferi, evitando così di avere alcune zone fredde, con elementi del caloriferi che non raggiungono mai le temperature degli altri.
Spurgo termosifoni a caldo o freddo?
Ovviamente l'operazione di sfiato dell'aria va fatta esclusivamente quando l'impianto è spento e mai quando la caldaia è in funzionamento!
Vediamo come spurgare i termosifoni: si effettua semplicemente svitando la valvola di sfiato.
La sua posizione varia a seconda della forma e della tipologia del radiatore ma normalmente si tratta di una rotella che in genere si trova a uno degli angoli superiori del calorifero, identificabile dalla sede quadrata o esagonale, al centro del tappo rotondo di chiusura.
Svitando questa valvola si fa fuoriuscire l'aria e si attende finché non arriva l'acqua.
In questo senso è importante chiudere la valvola non subito appena esce l'acqua, ma è bene aspettare che il rivolo d'acqua esca con costanza per almeno cinque secondi in modo da esser sicuri che non ci siano altre bolle all'interno del calorifero.
In nessun caso si deve aprire la valvola più di quanto sia necessario per far uscire l'aria o addirittura rimuoverla, poiché così facendo si produrrebbe un vero e proprio diluvio e danni alla pavimentazione.
L'operazione di sfiato dev'essere ripetuta con attenzione e cautela per tutti i caloriferi della casa, così da avere la certezza che l'impianto sia completamente libero da bolle d'aria.
Tutto ciò di per sé è molto semplice e non richiede che una decina di minuti.
Può essere utile un piccolo tubo in Pvc da inserire sullo sfiato, in modo da rendere più agevole la raccolta dell'acqua che fuoriesce. Indispensabile, invece, un contenitore in cui raccogliere l'acqua uscita durante l'operazione, in modo da evitare, per quanto possibile, dispersioni sul pavimento. Un altro aspetto interessante da tenere in considerazione per il controllo e lo sfiato dei caloriferi riguarda la pressione dell'impianto che, con questa operazione, potrebbe scendere.
Normalmente le caldaie moderne segnalano il range corretto e si bloccano se la pressione diviene troppo bassa. In questo senso, di regola, la stessa caldaia segnala con un codice specifico il problema e sul manuale dell'utente viene normalmente spiegato come ripristinare il valore corretto.
Vediamo come pulire i termosifoni per prepararli al meglio in vista dell'inverno:
La pulizia deve essere fatta dopo lo spurgo dello sfiatatoio così da rimuovere anche eventuali macchie d'acqua sporca che potrebbero fuoriuscire dalla valvola.
La pulizia va eseguita nei mesi autunnali che anticipano l'accensione della caldaia in modo da eliminare tutte le impurità depositate sulle superfici dei caloriferi durante l'estate.
La polvere, oltre a diminuire la prestazione del termosifone, rende l'aria poco salubre e dannosa per coloro che soffrono di allergie particolari o con problemi respiratori.
A seconda del tipo di radiatore dovrà essere fatta una pulizia specifica e mirata. In commercio, infatti, esistono molteplici tipologie di termosifoni caratterizzati da forme e materiali diversi che richiedono una pulizia ad hoc.
La forma dei termosifoni in ghisa, per esempio, permette alla polvere di attecchire meglio sulla superficie e, proprio per questo motivo, prima dell'inverno è bene fare una pulizia particolarmente approfondita. La stessa dovrebbe poi essere ripetuta in maniera costante durante tutto l'inverno.
L'eliminazione della polvere va effettuata attraverso un dispositivo che possa assorbire i piccoli pulviscoli presenti nella superficie. Il compressore è il macchinario ideale per una corretta pulizia; in alternativa, può essere utilizzato un aspirapolvere dotato di tubo con bocchetta terminale a lancia, per raggiungere meglio ogni fessura, da far lavorare alla massima potenza.
Una volta eliminata tutta la polvere va passato un panno umido imbevuto di un detersivo neutro sulla superficie.
La pulizia dei termosifoni in metallo risulta più semplice poiché, in alcuni casi, è sufficiente passare un panno antistatico sopra di esso per eliminare la polvere.
Anche in questo caso il passaggio successivo consiste nel passare un panno con detersivo sul radiatore.
Seguendo alcuni accorgimenti sarà facile pulire i termosifoni, indipendentemente dal tipo di materiale con i quali sono fatti. La maggior parte della polvere si deposita nelle sezioni situate dietro il termosifone, ossia quelle parallele alla parete. Queste zone possono rivelarsi molto difficili da pulire se si usano spazzole tradizionali.
In commercio, tuttavia, esistono degli speciali scovolini la cui particolare forma affusolata riesce a passare attraverso gli elementi e raggiungere qualsiasi tipo di fessura.
Per agevolare il lavoro potrebbe essere utile avvolgere un panno elettrostatico sulla spazzola a manico lungo per fare in modo che la polvere si attacchi senza alcun tipo di problema.
Per lo sporco più difficile da togliere è utile utilizzare degli strumenti di pulizia a vapore che riusciranno a sciogliere anche le macchie più vecchie e ostinate.
Eliminare la ruggine dai termosifoni diventa fondamentale quando, con il passare del tempo, i primi segni di usura si manifestano o c'è qualche perdita d'acqua.
Vediamo insieme come pulire i termosifoni dalla ruggine in semplice modalità fai da te.
Quando si parla di ruggine si indica quella che appare sulla parte esterna che rovina la copertura o la cromatura. Intervenire è semplice perché basta della carta vetrata o un spazzola in ferro.
Dopo essersi assicurati che le superfici siano pulite e prive di polvere, si procede sulla macchia togliendo ogni rilievo, si tolgono i residui in eccesso e si applica un convertitore di ruggine, con un paio di mani, per poi passare alla verniciatura con prodotti adatti.
Si può procedere alla smaltatura ma la cosa fondamentale è quella di utilizzare delle vernici specifiche ecologiche così da garantire anche la salubrità dell'ambiente interno.
In alcune situazioni, laddove si necessita di un maggior potere riscaldante, ci si potrà avvalere dell'intervento di un idraulico specializzato, magari facendo aggiungere degli elementi riscaldanti ai caloriferi, così da ottenere un ottimale comfort termico, in base alle volumetrie degli ambienti.
Nel caso in cui i caloriferi dovessero essere talmente usurati da rendere necessaria una sostituzione, si potrà pensare a nuovi modelli dal design accattivante, verticale o orizzontale e con un proporzionato numero di elementi riscaldanti a seconda delle specifiche cubature interne in cui dovranno essere installati.
Nella galleria di immagini sono visualizzabili alcuni interessanti modelli firmati Scirocco: attraenti termosifoni in ghisa, materiale notoriamente con un'elevata inerzia termica per cui il calore accumulato continua a essere rilasciato in modo costante e uniforme con minima dispersione, anche una volta che la caldaia si è spenta.
Si presentano come termoarredi dal design industrial, perfetti per essere inseriti in ambienti post industriali metropolitani, e ancor di più se installati in spazi moderni, creando, così, piacevoli armonie di contrasti.
Ultramoderni appaiono i radiatori prodotti da Cordivari, visibili sempre sfogliando la photogallery: creano suggestive geometrie a parete, ora con tubolari d'acciaio in verticale oppure con forme stilizzate in orizzontale.
Si adattano ai più svariati contesti, riuscendo a conferire quel tocco di stile in più, cambiando il look agli interni di casa: se il design è minimal, altrettanto potranno risultare facilitate le operazioni di manutenzione e pulizia periodiche, garantendo praticità oltre che un surplus di eleganza d'arredo.
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