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La casa è il teatro di mille attività che svolgiamo quotidianamente, a partire da quelle più semplici che compiamo anche più volte al giorno.
Ad accompagnarci e facilitarci la vita tra le pareti domestiche, rendendo la casa più confortevole e facendoci spesso risparmiare maggiori fatiche, sono gli elettrodomestici, alleati indispensabili per scaldarci o rinfrescarci, lavare stoviglie, fare il bucato, cucinare.
Ma siamo davvero sicuri di prenderci cura di loro nel modo corretto?
IMQ, l'Istituto Italiano del Marchio di Qualità, ha stilato una serie di semplici regole da applicare a ciascun elettrodomestico, dal frigorifero al condizionatore, passando per la caldaia e la lavatrice, al fine di garantire maggiore longevità a tutti gli utili apparecchi presenti in casa.
Questo ci farà guadagnare in salute e sicurezza, mettendoci al riparo da guasti e spiacevoli quanto rischiosi incidenti domestici, ma anche risparmiare, tagliando di conseguenza anche i costi in bolletta.
Trattare con cura gli elettrodomestici significa dunque utilizzarli correttamente senza dimenticare di svolgere regolarmente operazioni di manutenzione per farli funzionare meglio, risparmiando energia, assicurandogli lunga vita.
La cucina è spesso il laboratorio di casa e per questo l'ambiente più ricco di elettrodomestici importanti, oltre a quelli piccoli che usiamo per le preparazioni dei pasti, per esempio.
Il frigorifero, se non è dotato della funzione No Frost, deve essere sbrinato manualmente.
È consigliabile farlo quando lo strato di ghiaccio formato all'interno è sotto al centimetro, quando la lastra è più spessa, infatti, sottrae spazio e freddo agli alimenti conservati, e i consumi aumentano.
Invece, una volta l'anno è bene pulire il condensatore, la caratteristica serpentina collocata sul retro del frigo, e spegnere l'apparecchio, svuotarlo e pulirlo con cura, meglio se con prodotti naturali.
Non dimentichiamo nemmeno di controllare le guarnizioni in gomma, che sigillano i vani del frigo: nel caso in cui siano rovinate, devono essere sostituite.
Per quanto riguarda la cappa, la prima cosa da fare è controllare l'efficienza dell'apparecchio: basta avvicinare un foglio di carta alla cappa e azionarla alla massima velocità per capire se aspira ancora bene.
Se così non fosse, basterà sostituire ogni due o tre mesi i filtri, generalmente sintetici, che hanno la funzione di assorbire e trattenere il grasso e i vapori di cottura.
Esistono, a seconda dei modelli, anche filtri metallici o filtri antiodore ai carboni attivi: i primi limitano il rischio incendio, i secondi vanno sostituiti, ma meno frequentemente di quelli sintetici.
Basta invece passare un panno inumidito con detersivo delicato (quelli al cloro possono rovinare l'acciaio inox) per pulire e togliere odori e residui esternamente e sulla luce della cappa.
Il forno è un elettrodomestico che va pulito con la massima attenzione perché lì cuociamo i nostri piatti e dobbiamo assicurarci che il vano sia pulito prima dell'uso e ripulito subito dopo, prima che si raffreddi totalmente.
Il calore, infatti, ci aiuta a ripulire schizzi e residui di olio e grasso.
Una facile accortezza consiste nell'introdurre nel forno acceso una ciotola d'acqua: il suo vapore aiuterà a sciogliere lo sporco.
Le operazioni di pulizia del forno oggi spesso sono facilitate perché le pareti interne sono lisce e non porose e molti apparecchi di nuova generazione sono inoltre dotati della funzione pirolitica:
durante la pirolisi la temperatura sale a 500 gradi provocando la combustione e la polverizzazione di tutti i residui di cottura.
Questo sistema garantisce l'autopulizia del forno e la totale igiene: basterà soltanto raccogliere la cenere che si è depositata sul fondo.
Le griglie e la leccarda si puliscono invece con detersivo e l'aiuto di una paglietta per sgrassare in profondità.
Il forno a microonde si pulisce invece con un panno o una morbida spugnetta umida, senza ricorrere a detergenti, assicurandosi sempre che la chiusura sia perfetta, altrimenti si procede anche in questo caso con il cambio della guarnizione.
Soprattutto prima dell'avvio della stagione invernale, con l'accensione dei termosifoni, è fondamentale chiamare il personale che vi ha installato l'apparecchio per far fare alla caldaia i controlli di legge necessari una volta all'anno oppure ogni due anni.
La manutenzione annuale serve per la nostra sicurezza, oltre che per garantire la migliore resa della caldaia e il giusto consumo. Quando la caldaia dev'essere pulita rende meno e consuma più gas combustibile. La verifica del rendimento di combustione va fatta ogni due anni; il tecnico della caldaia misura i valori dei fumi emessi, il loro scarico, l'eventuale e pericolosissimo ritorno dei fumi nel locale e infine indica l'efficienza della caldaia.
È consigliabile la stipula di un contratto che assicuri controlli e manutenzione programmata e preventiva dell'impianto a cura dei tecnici abilitati. Ai tecnici dell'impresa spetterà anche l'aggiornamento del libretto di impianto e la compilazione del modello H per l'autodichiarazione da trasmettere a Comune o Provincia di competenza.
Dopo ogni intervento tecnico al cliente deve essere rilasciata una bolla di lavoro che contiene le verifiche, la manutenzione effettuata e la dichiarazione che gli interventi siano stati fatti a norma.
Anche lo scaldabagno deve essere controllato da personale qualificato.
Quello a gas a camera aperta e non a tenuta stagna, può essere installato soltanto in locali ben areati, mai nelle stanza da letto o in bagno.
Il tubo in gomma del gas dev'essere controllato sistematicamente e se mostra deterioramento va sostituito.
La sua durata massima è comunque di cinque anni e dev'essere impressa sul tubo.
Se si trova in cucina, il tubo dev'essere flessibile e in acciaio inossidabile.
Il nemico numero uno della lavatrice è il calcare: per prevenirne la formazione o rimuoverlo bisogno ricorre a specifici prodotti decalcificanti da usare per tutti i lavaggi.
Per eliminare fili, pallini della lana e altri residui, bisogna ricordarsi di pulire il filtro di scarico almeno una volta al mese: sarà sufficiente a evitare fuoriuscite d'acqua e intasamenti.
Quando si apre il filtro, ricorrere a una bacinella da mettere sotto per raccogliere e non disperdere l'acqua in uscita. Anche la vaschetta dei detersivi va lavata e tenuta pulita, utilizzando per esempio l'aceto. L'oblò dovrebbe essere lasciato aperto dopo i lavaggi per far circolare aria e asciugare l'interno, prevenendo muffe alla guarnizione.
Della lavastoviglie vanno invece tenuti puliti filtro e guarnizioni: il primo si sciacqua sotto l'acqua corrente; la guarnizione si pulisce una volta al mese per eliminare residui e sporco e va tenuta asciutta per prevenire cattivi odori e l'insorgere di muffe.
Questi due impianti funzionano filtrando l'aria, uno per rinfrescare l'ambiente, l'altro per depurarla.
Molti modelli oltre al filtro a carboni, sono dotati anche di quelli fotocatalitici ed elettrostatici che devono essere sostituiti ogni due anni.
I filtri a carbone del condizionatore, apparecchio in funzione stagionalmente nei mesi estivi, si devono pulire solo con acqua corrente e aspirapolvere, e lasciati rigenerare al sole, senza ricorrere ad agenti chimici che possono rovinare l'involucro.
Prima di pulire qualsiasi parte, è fondamentale staccare la spina di alimentazione.
Stessa accortezza va adottata anche quando si vuole pulire il depuratore d'aria e basta passare un panno morbido: la griglia va invece spazzolata delicatamente con setole morbide.
Il pre filtro si lava periodicamente a mano, mentre il filtro Hepa non si può lavare, ma va sostituito ogni 3 o 6 mesi quando diventa di colore grigio scuro.
Infine, il filtro elettrostatico si lava con acqua e sapone: una spia indica quando è saturo e spesso in contemporanea si spegno automaticamente l'apparecchio per far procedere con la corretta manutenzione.
In fase di acquisto è buona norma prestare attenzione ad alcuni aspetti:
verificare che il modello sia ancora in produzione, che siano facilmente reperibili pezzi di ricambio e che il centro assistenza di quella marca sia vicino a voi e comodo al bisogno.
Non dimenticare di leggere e seguire il libretto di istruzioni prima dell'uso (scaricandolo on-line nell'eventualità che non ci sia la versione cartacea nella confezione) e conservare bene la garanzia di due anni (meglio fotocopiare lo scontrino che con il tempo rischia di sbiadire) e riportare al venditore il prodotto in caso di guasto entro 60 giorni dall'acquisto.
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