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I maniglioni antipanico sono dispositivi per la sicurezza in caso di incendio, dei quali vanno dotate le porte disposte lungo le vie di esodo nelle attività soggette al controllo dei Vigili dei Fuoco e al rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi (CPI).
In via del tutto generale si tratta di attivita' aperte al pubblico e frequentate da un certo numero di persone.
Campo di applicazione, definizioni e criteri di installazione sono elencati e descritti nel DM 3 novembre 2004 Disposizioni relative all'installazione ed alla manutenzione dei dispositivi per l'apertura delle porte installate lungo le vie di esodo, relativamente alla sicurezza in caso d'incendio.
Oltre all'obbligo di marcatura CE, stabilito dal Decreto del Presidente della Repubblica 21 aprile 1993, n. 246, i maniglioni devono essere conformi alla norma UNI EN 1125.
Questa definisce una classificazione che, attraverso la codifica di ogni elemento, attribuisce ad esso particolari caratteristiche funzionali e precise indicazioni dimensionali: categoria d'uso, durata, peso della porta, resistenza al fuoco, sicurezza delle persone, resistenza alla corrosione, sicurezza dei beni, sporgenza e tipo di barra.
Rispetto a quanto detto, un maniglione codificato con questa sequenza alfanumerica 3 7 5 0 1 3 2 1 A ha le seguenti caratteristiche:
- 3: categoria d'uso: alta frequenza d'uso;
- 7: durata: 200.000 cicli;
- 5: peso della porta: fino a 100 kg;
- 0: resistenza al fuoco: non per porte tagliafuoco;
- 1: sicurezza delle persone: massima sicurezza;
- 3: resistenza alla corrosione: alta resistenza;
- 2: sicurezza dei beni;
- 1: sporgenza della barra: fino a 150 mm;
- A: tipo di barra: maniglione.
Ma, ai fini della sicurezza, devono essere osservate altre accortezze progettuali, che riguardano il rapporto tra l'utente e l'elemento funzionale complessivo porta/maniglione.
Innanzitutto la pressione da imprimere al centro della barra per causare l'apertura della porta; la forza deve mantenersi entro gli 80 N per consentire un uso agevole e sicuro anche ad una persona con ridotte capacità motorie o a un bambino.
Per lo stesso motivo l'altezza di installazione deve rispondere a quanto previsto dal Decreto 236/1989 e cioè essere contenuta entro i 90 cm di altezza rispetto al piano di calpestio.
Per evitare urti involontari la sporgenza laterale libera della barra del maniglione non deve poi superare i 15 cm, mentre la sua distanza dalla superficie piana dell'anta non deve essere inferiore ai 25 mm per impedire lo schiacciamento delle dita in fase di spinta per l'apertura.
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