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Carino si dice kawaii, in giapponese, lingua che carica il termine di un significato molto più esteso che in italiano.
È kawaii, infatti, chi, con fattezze minute, buffe e un po' goffe, si adorna di vivaci colori infantili e rafforza l'espressività dei grandi occhi e dei gesti un po' maliziosi con pose graziose e atteggiamento ingenuo.
Il legame con il mondo dei manga e del fumetto è implicito e trova nella gattina Hello Kitty® della Sanrio un perfetto prototipo del genere.
Fin qui niente sorprese.
Ma se vi dicessi che il tenero personaggio è diventato il protagonista di una serie di piastrelle tutta made in Italy?
La responsabile di questa contaminazione di design è la GAMMA DUE azienda di Sassuolo, che nella terra modenese dove la ceramica è una tradizione, ha tirato fuori ben dodici linee di prodotti Hello Kitty® tutti nel classico formato 20 x 20 cm e tutti dedicati alla piccola celebrità adorata dalle bambine di ogni età.
Si va dalle delicate texture ad effetto vedo-non-vedo di Basics, ai teneri vestitini stesi ad asciugare che spuntano dai listelli decorativi di Laundry, alle letterine multicolor di School.
Per le ragazze e le signore che cercano di darsi un tono un po' più serioso saranno invece perfetti i rivestimenti Perlage che, in edizione limitata, portano addirittura la firma di Swarovski e abbandonano le tinte confetto a favore di un più sobrio accostamento tra bianco, nero e grigio, appena ravvivato dal tenue balenare del rosa.
Per chi però non se la sente di operare una virata in rosa così drastica (dovendo condividere l'unico bagno di casa con qualche maschietto) è comunque disponibile una soluzione poco dispendiosa e impegnativa.
Si tratta di Pop Up, formelle in ceramica autoadesive decorate con l'inconfondibile fiocchetto della gattina più amata, ideali per rinnovare le pareti di bagni e cucine un po' datati e spenti.
Sebbene questo connubio tra manga e ceramica sia finora il più convincente, grazie al buon rapporto grafica/qualità del prodotto/facile reperibilità, l'esempio non è isolato e coinvolge anche strade finora inesplorate.
Una è quella percorsa dal giovane designer Mika Tsutai che, con le sue creazioni, mira a capovolgere il tradizionale rapporto tra il cibo e la stoviglia che serve a contenerlo, trasportarlo in tavola e assaporarlo.
I suoi piatti (è quasi riduttivo, chiamarli così) diventano, grazie alle superfici sapientemente disegnate, vere e proprie cornici per le pietanze che vi sono adagiate e partecipano al piacere del mangiare inducendo sensazioni positive alla vista prima che al gusto.
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