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In questi anni si è riscoperta l'importanza di circondarsi di verde e piante, anche dentro casa e quindi per tutto l'anno. Le piante sono diventate una componente irrinunciabile che contribuisce a dare calore e stile alla casa. Il mondo dell'interior design spesso personalizza le abitazioni con la componente naturale grazie alla presenza di piante sempreverdi, fiorite, tropicali, piccole o giganti e scenografiche.
Alcune richiedono un ambiente con determinate caratteristiche rispetto alla presenza della luce e alla temperatura della casa e per questo non crescono ugualmente bene ovunque e necessitano di cure da parte mani esperte, altre invece sono alla portata di un pubblico già grande.
Le piante grasse, per esempio, piacciono perché poco esigenti e di grande impatto estetico.
La coltivazione delle piante grasse può dare tanta soddisfazione.
Oltre alle più classiche esistono specie meno conosciute o particolarmente curiose.
Un esempio è rappresentato dal Lithops, una succulenta originaria delle zone desertiche o quasi dell'Africa del Sud.
La pianta dal nome così strano è da molti conosciuta come la pianta sasso dalle due foglie piuttosto carnose di un colore non ben definito e vario a seconda della lithops specie ma comunque sui toni del grigio verde.
La pianta grassa Lithops, nome di origine greca che significa pietra (Lithos) e aspetto (Opsis) è più comunemente conosciuta come la pianta grassa sasso, una succulenta che all'aspetto ricorda proprio dei sassolini. La sua origine è la zona meridionale dell'Africa, nello specifico Zambia e Sudafrica, e appartiene alla famiglia delle Aizoaceae.
La pianta dal suo aspetto così sobrio e poco ornamentale, quasi inaspettatamente dà vita a bellissimi fiori che spuntano quando le condizioni di coltivazione sono rispettate.
La pianta che nasce in natura in terre desertiche e aride è molto resistente e ha una capacità di adattamento invidiabile: può crescere a diverse altitudini, anche a 2000 metri in montagna. Necessita di poche cure, ma ha un gran bisogno del sole e di essere ben esposta alla luce naturale e ovviamente le basta poca acqua perché uno dei rischi maggiori per la sua sopravvivenza è l'eccesso di irrigazione.
A lungo la pianta va in una specie di letargo e mantiene lo stato di riposo vegetativo fino a fine estate e l'avvio della stagione autunnale. In realtà la pianta viene paragonata al sasso quando non è fiorita: ciò che vediamo sono le sue due foglie carnose e sode.
Quello che dei sassi viventi si percepisce e cattura l'attenzione è il taglio che riportano al centro: da questa fessura sbuca il fiore che può essere bianco o giallo.
Questa pianta grassa ha dimensioni molto ridotte: l'altezza massima di ogni lithops è di circa 3 cm, anche per questo viene scambiata per un sasso.
Le radici sono più grandi della pianta stessa e vanno in profondità.
Chi cerca nei vivai come online la pianta o i semi di Lithops si imbatterà in una varietà di specie molto ampia, decine di qualità.
Questa piccola pianta grassa, così curiosa nell'aspetto quando è a riposo e sorprendente nel periodo della fioritura, richiede l'esposizione al sole, l'ideale è in una serra o comunque ben esposta alla luce all'aperto perché ama il caldo e si adatta anche in condizioni climatiche rigide, fino a circa 10 gradi sotto lo zero termico.
La piantina va innaffiata solo nei mesi primaverili ed estivi, quando le temperature sono alte, comunque senza eccessi e quando si notano delle piccole grinze intorno alle foglie, segno che è necessario procedere.
Dopo la fioritura, da ottobre e per tutto l'inverno, si riducono le irrigazioni fino alla totale e temporanea sospensione nei mesi di riposo vegetativo. La pianta non patisce nemmeno se lasciata in una posizione ventilata, che anzi asciuga bene il terreno evitando pericolosi ristagni d'acqua.
Il terriccio adatto è quello per cactus, in serra, mentre all'esterno basta un terreno fertile e molto ben drenante. Il vaso adatto alla pianta, benché sia così piccola a vista, deve tenere conto dell'apparato radicale grande molto più della parte a vista. Il contenitore va scelto non molto largo, ma piuttosto ben profondo.
Il Lithops è una pianta succulenta perenne e nana, perché di fatto priva di fusto.
Ogni singola pianta è formata da una doppia foglia dalla forma ovale con fenditura al centro che si protrae lungo tutta la lunghezza. In condizioni ottimali e solo da fine estate ogni pianta sasso vede sbocciare un unico fiore dal diametro di circa 5 cm, quindi più grosso della stessa pianta.
In concomitanza con lo sbocciare del fiore compaiono due nuove foglie che andranno a sostituire le precedenti. Da questo momento si iniziano a sospendere le irrigazioni per il bene della pianta che altrimenti, in inverno, rischierebbe solo di marcire.
La pianta è resistente, ma può subire l'aggressione da parte di parassiti, pidocchi delle piante, cosa comune per molte piante succulente e non. La malattia è la comune cocciniglia che va a indebolire piano piano la pianta, compromettendone la salute e la vita.
La pietra vivente perenne può essere coltivata anche dentro casa, a patto che le temperature siano calde per tutto l'inverno, non meno di 20° C e l'esposizione sia sempre alla luce diretta del sole.
Ogni vaso contiene generalmente più piantine che sono state seminate a primavera inoltrata o addirittura anche a inizio estate. Il cambio vaso non va fatto ogni anno, la frequenza è molto più bassa visto che la pianta cresce poco in altezza e in estensione.
Dopo almeno tre o quattro anni si può procedere al rinvaso, nei mesi primaverili, e volendo si possono creare nuovi vasi andando a dividere le neonate piantine che negli anni si sono moltiplicate. Vanno bene sia vasi in terracotta che in plastica, bisogna scegliere tenendo solo a mente che quelli in terracotta vanno annaffiati più spesso perché disperdono più rapidamente l'umidità.
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