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Linked Hybrid

Un complesso di edifici che rivisita il concetto di edificio a torre e di isolato urbano.
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La Cina, assieme ad alcuni paesi degli Emirati Arabi Uniti, è da alcuni anni al centro di enormi interventi urbanistici ed infrastruttuali che prevedono la forte trasformazione delle principali citta' esistenti, Pechino e Shangai su tutte, oltre alla creazione di diverse nuove realta' urbane, vere e proprie New Town, nelle quali ospitare le enormi folle di individui che si stanno riversando nelle aree cittadine attirati dalla nuova economia capitalista del gigante asiatico.

Vista dall'alto ( image source: Google earth)Gli interventi si susseguono a ritmo costante, con una lieve flessione dovuta alla crisi economica globale, ma non c'è stata una battuta d'arresto completa in tempi recenti, solo una rivalutazione delle priorità a cui dedicare le risorse economiche disponibili; del resto, la Cina è ancora il paese che consuma il maggior quantitativo di acciaio per le costruzioni, situazione che ha determinato un notevole squilibrio nel rapporto tra domanda ed offerta di tale prodotto in tutto il mondo e conseguente modifica dei prezzi.

L'intelligenza e la lungimiranza dei governanti cinesi, che hanno saputo piegare il capitalismo a proprio uso e consumo, ha permesso di vedere all'opera in questo enorme paese alcuni dei principali progettisti di livello mondiale, impegnati in progetti che spaziano dal terziario all'urbanistica, passando per la residenza e le attrezzature culturali, con alcune delle più interessanti realizzazioni che hanno accettato la tendenza culturale al gigantismo, tipica di un paese che ha oltre 1 miliardo di abitanti, per renderla paradigma culturale del luogo senza indulgere in facili manierismi formali.

Linked Hybrid 01Un eccezionale ed accattivante intervento a carattere urbano, date le dimensioni, è il complesso denominato Linked Hybrid a Pechino: un vero e proprio quartiere composto da edifici a torre di differenti altezze e volumetrie, che si caratterizzano per una cifra architettonica di rigore e regolarità modulare apparente, regola in realtà rotta da una serie di ponti a grande scala, non geometrici e a più livelli, che collegano i vari volumi a quote differenti, creando una sorta di circolazione ad alta quota alternativa a quella a livello terra.

Realizzato su progetto dell'architetto americano Steven Holl, progettista di cultura notevole che nel suo lavoro cerca di creare un costante rapporto tra architettura ed arte, l'edificio Linked Hybrid rimanda in maniera lieve ed accennata ad un'iconografia che ricorda in parte Antonio Sant'Elia ed il futurismo e accarezza il sogno di una metropoli multiforme in cui i percorsi e la socialità non sono vincolati al piano terra ma si arrampicano alle quote alte, come per alleggerire il peso dei milioni e milioni di individui che vivono giù in basso.

Gli otto volumi di altezze diverse, uniti in maniera dinamica da elementi-ponte che non sono solo passerelle, ma funzioni vere e proprie, godono di un senso di permeabilità visiva e fisica che alleggerisce la pur notevole volumetria realizzata: questa vivacità volumetrica e di funzionamento, unita all'approccio di apertura visuale e sostanziale alla città, ha convinto gli esperti dell' International Council on Tall Buildings and Urban Habitat ad assegnare a questo complesso il premio per il miglior edificio alto realizzato in Asia and Australasia nell'anno 2009.

Linked Hybrid 02I numeri dell'edificio sono impressionanti: oltre 220.000 metri quadrati di superficie realizzata, con ben 644 appartamenti, oltre aspazi verdi destinati al pubblico, aree destinate al commercio, parcheggi sotterranei, un asilo, una scuola Montessori, una cinemateca, il tutto con un occhio alle più moderne tecnologie impiantistiche di tipo ecocompatibile, come l'utilizzo di fonti geotermali per garantire al complesso tanto il raffrescamento necessario nel periodo estivo quanto il riscaldamento invernale.

La sapiente mano di Holl riesce a rendere le enormi volumetrie in gioco leggere e non oppressive, giocando sulla porosità del modulo progettuale utilizzato, simile a quello dell' edificio per il dormitorio Simmons Hall a Cambridge, così come sui colori di alcuni elementi, sulla vivacità degli spazi pubblici al livello terra e sull'irregolarità, leggerezza ed asimmetria dei ponti di collegamento delle torri.

Per ulteriori informazioni:

http://www.stevenholl.com

riproduzione riservata
Linked Hybrid
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