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La caratteristica fondamentale dei led, light emitted diode, rispetto agli altri tipi di lampade, è quella di essere delle sorgenti di luce puntiformi, notevolmente efficienti in termini di rapporti tra la potenza luminosa resa e quella elettrica assorbita.
I led costituiscono, quindi, una soluzione ottimale in tutti i casi nei quali c'è l'esigenza di avere una luce indirizzata in maniera specifica, tale caratteristica sembrerebbe escludere, in prima approssimazione, le applicazioni domestiche. Infatti molte case produttrici di sistemi di illuminazione a led focalizzano le attività di business in settori come le aree di produzione industriale, i negozi, i supermercati, gli uffici, le strutture alberghiere e quelle sanitarie, gli ambienti ricettivi ed i luoghi pubblici tra cui soprattutto le strade, solo in misura minore orientano i propri interessi verso le applicazioni domestiche.
In ogni caso, la luce emessa dai led, diversamente da altri tipi di lampade molto diffusi, non ha componenti UV (raggi ultravioletti) nè infrarossi, in particolare questi ultimi vengono percepiti sotto forma di calore e quindi incidono sui costi di esercizio degli impianti di condizionamento.
Inoltre, rispetto agli altri tipi di lampade i led non contengono sostanze dannose per l'ambiente, come ad esempio il mercurio ed il piombo, hanno una vita molto più lunga con consumi di corrente notevolmente inferiori e ridotte emissioni di anidride carbonica in ambiente.
I vantaggi derivanti dall'utilizzo dei led, a confronto con gli altri tipi di lampade, sono un po' noti a tutti e facilmente reperibili da tabelle messe in rete dalle case produttrici, tuttavia è bene evidenziare che tali confronti relativi all'efficienza sono validi solo per impianti completi e perfettamente funzionanti.
I componenti fondamentali per una lampada a led sono: l'attacco, il trasformatore, il corpo bulbo (dissipatore di calore), il led ed il sistema ottico. L'efficienza di un sistema di illuminazione a led è particolarmente legata all'efficienza dell'elettronica dei led e all'ottica delle lampade.
L'elettronica che regola il funzionamento dei led deve essere protetta da un buon sistema di dissipazione di calore, mentre le lenti che definiscono l'ottica delle lampade devono produrre angoli di apertura dei fasci luminosi prodotti il più ampi possibili, per allargare la natura unidirezionale del fascio luminoso dei led.
Una caratteristica tipica dei led rispetto ad altri tipi di lampade è la possibilità di accendersi a qualsiasi temperatura ma anche la loro principale debolezza è legata a problemi di temperatura. Infatti la curva di decadimento di una lampada a led peggiora con l'aumentare della temperatura.
Da ciò deriva che scegliendo una lampada a led per illuminare il giardino di casa, a parità di tutte le altre condizioni (caratteristiche tecniche, ambientali e modi di uso) la vita della lampada sarà diversa a seconda della posa in opera. Se la lampada sarà posata in opera a terra avrà con molta probabilità una vita più breve di quella che avrà se posata su di un palo, anche a pochi centimetri da terra. La seconda modalità di posa in opera, difatti, permetterà una più facile dissipazione del calore prodotto rispetto alla prima, allungando così la vita della lampada.
Considerazioni analoghe possono essere fatte circa le lampade a led per le illuminazioni interne che ben si prestano alle esigenze dei moderni design grazie alle loro caratteristiche di leggerezza, flessibilità e possibilità di trovare soluzioni dalle forme stilizzate.
È quindi sempre più probabile trovare in case moderne lampade dalla forma di pannelli, come quella in foto, strisce o altre forme che possono essere integrate in controsoffitti realizzati in cartongesso o posate in prossimità dei soffitti. In questi casi, la vita della lampada è strettamente correlata allo spazio lasciato tra la superficie retrostante della lampada ed il soffitto, osserviamo infatti che tale superficie è quasi sempre realizzata in allumino, per garantire la dissipazione del calore prodotto che sarebbe notevolmente ostacolata da una distanza ravvicinata dal soffitto.
Concludiamo con un caso di relamping, molto comune, nel quale non è possibile la sostituzione della vecchia lampada con una a led, ciò accade quando la vecchia lampada è una di tipo a neon.
Bisogna osservare che i cosiddetti neon possono essere suddivisi in due categorie, quella più vecchia con una plafoniera comprendente uno starter in parallelo alla lampada al neon ed un filtro ferromagnetico in serie ad essa, la categoria più moderna ha invece un semplice alimentatore elettronico.
Per il relamping con lampade a led nel caso delle vecchie plafoniere a neon è possibile la semplice sostituzione con lampade a led.
Tutto ciò non è possibile per le plafoniere a neon più moderne. In tal caso la sostituzione richiederebbe la rimozione dell'alimentatore elettronico, che altrimenti danneggerebbe i led, con la conseguente decadenza del marchio CE sull'apparecchio.
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