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Tra gli elettrodomestici presenti in cucina la lavastoviglie da incasso o a libera installazione è senza dubbio quello che nel tempo ha scalato più posizioni nella classifica di gradimento degli utenti di questo spazio.
Che sia la cucina della villa di un aspirante chef o semplicemente l'angolo cottura di un monolocale di città, la lavastoviglie è diventata ormai indispensabile.
In commercio, sono all'ordine del giorno volantini e pubblicità con offerte lavastoviglie da incasso che coprono ormai tutte le esigenze di spazio e di funzionalità, per famiglie numerose o per single.
Uno dei fattori che più hanno influenzato, soprattutto negli ultimi tempi, il crescente successo di questo elettrodomestico è il fatto che le nuove tecnologie assicurano prestazioni ottimali e contemporaneamente sono in linea con i dettami della cultura ecosostenibile, in termini di risparmio energetico e impatto ambientale.
Le lavastoviglie di ultima generazione garantiscono consumi ridotti di elettricità e soprattutto di acqua; quest'ultimo aspetto è molto evidente se il paragone viene fatto con il normale lavaggio a mano delle stoviglie.
Le lavastoviglie da incasso, così come quelle da libera installazione, vengono classificate in prima analisi per capienza, ovvero per numero di coperti che riescono ad accogliere.
Riguardo a questo aspetto, c'è da dire che è proprio per il numero di coperti, a parità di misure di ingombro, ci sono le maggiori differenze tra un marchio e l'altro, differenze che ne determinano in un certo senso anche la qualità.
Il fatto che, a parità di misure e di classe energetica, un marchio di lavastoviglie da incasso assicuri il lavaggio di più coperti, significa che è più flessibile la struttura interna per la sistemazione delle stoviglie.
Le griglie interne, infatti, in questi casi sono abbattibili e si possono spostare su vari livelli. Nell'immagine proposta da Beko trovate invece un esempio di come non disporre le stoviglie per ottimizzarne il lavaggio.
Questa capacità di variare la posizione delle griglie è particolarmente comoda per piatti molto grandi come quelli da portata o da pizza o per padelle ingombranti.
Ci sono anche modelli che prevedono l'inserimento di vassoi in più nella parte superiore, per potervi sistemare le posate, ad esempio.
Tutto questo con la garanzia di lavaggi perfetti con qualsiasi programma, da quello veloce a quello più lungo intensivo, grazie a dei getti che raggiungono qualsiasi spazio interno, nonostante la presenza di questi accessori in più.
La lavastoviglie da incasso potrebbe essere, a seconda dell'aspetto esterno, integrata totalmente, a integrazione parziale o con estetica a vista.
Nel primo caso ha il pannello esterno, agganciato alla struttura bianca, uguale al resto della composizione e messo in modo da coprire l'elettrodomestico completamente.
I comandi sono sulla parte superiore dell'anta, sono visibili all'apertura e l'avvio avviene direttamente quando si chiude la porta.
La lavastoviglie integrata parziale ha il cruscotto esterno visibile e il pannello estetico sul resto dell'anta. I comandi in questo caso sono facilmente azionabili dall'esterno.
La lavastoviglie con estetica a vista segue normalmente lo stile del forno e ha quasi sempre il pannello inox con finitura satinata o a specchio mentre i comandi sono esterni.
E le misure? Per la lavastoviglie a libera installazione le misure possono essere varie e legate anche all'estetica esterna, come nel caso di modelli in stile retrò un po' bombati.
La lavastoviglie da incasso ha i vincoli più rigidi, dovendo fare i conti con le altezze e le profondità delle basi che compongono la cucina.
Anche le ultime nate, le lavastoviglie da incasso in colonna, devono avere determinate misure di profondità e di altezza, per allinearsi al resto delle basi o per avere una posizione effettivamente corretta a livello ergonomico, come nel caso di quelle a colonna in alto rispetto al top.
Sulle altre misure una lavastoviglie da incasso può arrivare a misurare in larghezza 60 cm, mentre l'altezza è normalmente di circa 82/87 cm compresi i piedini regolabili.
Possono essere larghe anche 90 cm se sono incassate a colonna, a livello sotto il top oppure a metà, ovvero sopra il top o intermedio.
Per ovvie ragioni di funzionalità degli impianti idrici oltre che di ergonomia, la lavastoviglie va collocata il più vicino possibile al lavello per poterne sfruttare gli scarichi con i tubi a più innesti, in genere già forniti dal produttore del lavello.
La vicinanza al lavello rende inoltre più comodo inserirvi le stoviglie leggermente risciacquate visto che non c'è troppo spazio da percorrere rispetto alle vasche.
Se si vuole trovare la posizione corretta bisogna inserire la lavastoviglie da incasso sotto il gocciolatoio del lavello. In ogni caso sarebbe bene non andare oltre per più di una base, per evitare che i tubi abbiano una lunghezza eccessiva, con il rischio che vengano schiacciati quando si posiziona la base intermedia, provocando un cattivo funzionamento o problemi di carico e scarico dell'acqua.
A differenza del forno da incasso, la lavastoviglie non ha una base vera e propria in cui essere incassata. Tutte le aziende di mobili per cucine hanno, infatti, nei cataloghi l'articolo anta per lavastoviglie, non base per lavastoviglie, proprio per questo motivo.
Quando si deve prevedere il posizionamento di questo elettrodomestico la misura dello spazio da lasciare libero è lo stesso dell'articolo scelto, proprio perché non ci sono fianchi da calcolare nelle distanze tra le altre basi.
Attenzione, allora: se la lavastoviglie da incasso totale è collocata a inizio o fine composizione e non c'è un muro di appoggio, c'è da aggiungere un fianco finale di rifinitura il cui spessore è da calcolare nella misura totale della lunghezza del piano da quel lato.
Lo stesso fianco sarà visibile nel frontale, poiché l'anta ha la stessa larghezza della lavastoviglie per cui non copre anche il pannello ed è bene tenerne conto ai fini dell'estetica finale.
Una volta posizionata, la lavastoviglie deve essere installata da un tecnico abilitato.
Per la predisposizione degli scarichi in fase di ristrutturazione, non ci sono da aggiungere tubi ma si sfruttano quelli per il lavello.
Abbiamo infatti già accennato al fatto che la vicinanza al lavello è una prerogativa essenziale per l'inserimento della lavastoviglie in una composizione di cucina, sia componibile di produzione industriale che artigianale su misura.
Il sottolavello è infatti un mobile concepito senza schienale proprio per permettere l'allaccio dei tubi di carico e scarico idrici e del gas e per la facile ispezione e manutenzione degli stessi.
Come si può vedere dalle immagini a proposito dello schema per l'impianto di una lavastoviglie da incasso Hotpoint Ariston il tubo flessibile di scarico può essere collegato direttamente allo scarico del lavello e l'attacco sarà ad un'altezza compresa tra i 40 cm dal pavimento o a 80 cm dal piano d'appoggio della lavastoviglie ad incasso.
Bisogna ovviamente evitare di utilizzare tubazioni di scarico troppo lunghe oppure con pieghe, poiché si potrebbero verificare fenomeni di ristagno di acqua sporca con conseguenti cattivi odori.
Nelle foto è mostrato un impianto di allacciamento per lavastoviglie, nel caso in cui il lavello abbia la doppia vasca. In questo caso i tubi di scarico forniti dal produttore del lavello prevedevano già varie uscite.
A questo proposito vi propongo una piccola case history che illustra brevemente un restyling che ha visto una colonna-forno bassa trasformarsi in una colonna alta con forno e lavastoviglie insieme.
Succede spesso quando si cambia casa che da una cucina con spazi ampi si passi a una molto più piccola, dove concentrare tutta la zona cottura e lavaggio su un'unica parete, con gli scarichi già posizionati e vincolanti per la nuova composizione.
Volendo sfruttare i vecchi mobili adattandoli alla nuova situazione, in questo caso si è partiti dalla collocazione del blocco cottura-lavaggio, di dimensioni 180 cm, con top unico in acciaio inox con piano cottura e vasche integrate.
Nella cucina precedente, progettata ad angolo, la lavastoviglie era posizionata alla destra del blocco, di fianco al lavello, in modo da essere vicina agli scarichi.
A fine composizione era prevista la colonna bassa con forno incassato a livello sopra top, con sotto una semplice base a ripiani con anta.
La lavastoviglie ad incasso dovrà ora necessariamente essere collocata alla sinistra del blocco, visto che gli impianti sono tutti a destra, troppo a ridosso dell'angolo con la parete della finestra. Come procedere, sfruttando tutti gli elementi già in possesso?
Innanzitutto si è tagliato un pezzo del vecchio piano di lavoro, non più utilizzabile, per posizionarlo sui fianchi che racchiudono l'elettrodomestico, in modo che il peso della struttura sovrastante contenente il forno non scarichi sulla lavastoviglie.
La misura di riferimento è stata la larghezza della lavastoviglie stessa più lo spessore dei due pannelli laterali inseriti per rifinirla.
A questo punto, tolti i piedini alla colonna forno, si è capovolto il mobile e lo si è collocato sul top della lavastoviglie, tenendo il tutto a filo a sinistra. Il forno da incasso ha la porta con apertura reversibile, quindi non ci sono stati problemi.
La colonna forno bassa è diventata colonna alta per forno e lavastoviglie.
Sul mercato potrete trovare alcuni modelli di lavastoviglie di ultima generazione, di varie misure e per numero di coperti che vanno dai 10 ai 13.
I prezzi sono ovviamente variabili a seconda del marchio e delle prestazioni, si parte dai 290 € circa per modelli di lavastoviglie da incasso BOSCH BSH Elettrodomestici disponibili per l'acquisto anche online.
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