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Addio pile di piatti incrostate di sporco e cattivi odori: per fortuna l'evoluzione della tecnologia ha fatto sì che la lavastoviglie sia un elettrodomestico alla portata di tutte le tasche!
La lavastoviglie è oggigiorno un aiuto indispensabile allo svolgimento delle faccende domestiche e grazie alla produzione di modelli sempre meno rumorosi, efficienti e con una drastica riduzione dei consumi, sia energetici che d'acqua, rispetto al passato è sempre più diffusa.
Non più rivolta solo a famiglie numerose; sono presenti sul mercato anche modelli con un numero ridotto di coperti, adatti a un pubblico di single o una giovane coppia.
Una lavatrice standard di tipo autonomo, da accostare ai mobili della cucina, ha dimensioni di cm 60x60x85h ed è in grado di lavare fino a dodici coperti.
I modelli più moderni hanno spesso anche il meccanismo del mezzo carico e possono quindi essere facilmente utilizzate anche da un piccolo nucleo familiare.
È possibile adoperare diversi programmi di lavaggio, a seconda del grado di sporco:
- il ciclo rapido, per le stoviglie appena usate;
- il ciclo energico, per le pentole incrostate;
- il ciclo delicato, per la cristalleria;
- il ciclo biologico, permette di sfruttare i detersivi ecologici.
Ci sono anche programmi di solo risciacquo, per rinfrescare le stoviglie appena impolverate.
Con l'elettronica si può programmare l'accensione per farla partire in una fascia di minor consumo e il sistema fuzzy regola la quantità d'acqua secondo il bisogno.
Per i maniaci dell'estetica, che tengono ad avere ogni complemento in coordinato, è possibile optare per una lavastoviglie ad incasso. Queste sono del tutto simili, nelle dimensioni e nella tecnologia, a quelle a libera installazione ma permettono di mimetizzare completamente l'apparecchio nei mobili o lasciare a vista il solo quadro comandi, a seconda che siano a integrazione totale o parziale.
Stenterete a crederci ma anche le mini cucine possono essere attrezzate con una lavastoviglie piccole: parliamo di modelli mini da 45 cm, progettate per otto coperti.
Il vantaggio è duplice: si risparmia sia nei consumi sia nello spazio.
Tuttavia, per un single o una coppia otto coperti possono essere troppi e per evitare sprechi si dovrebbe ricorrere a un lavaggio effettuabile solo dopo aver accumulato un po' di stoviglie, rischiando però di lasciare per qualche giorno nel cestello delle stoviglie sporche qualcosa che potrebbe servirci.
La soluzione ideale, in questo caso, è una lavastoviglie mini, dotata anche della funzione a mezzo carico.
Tra gli elettrodomestici, le lavastoviglie sono quelle che maggiormente incidono sulla spesa energetica nelle comuni abitazioni, spesa che può essere ridotta con un'oculata scelta dell'elettrodomestico e un uso smart dello stesso.
Anche l'evoluzione tecnologica ha contribuito e continua a contribuire al miglioramento delle prestazioni delle lavastoviglie, con riduzione dei consumi elettrici e prodotti migliori per i lavaggi; nell'ultimo decennio, ad esempio, la quantità di acqua da riscaldare mediamente necessaria per un lavaggio si è più che dimezzata, riducendosi fino a circa venti litri; analogamente i tempi richiesti per un lavaggio medio hanno avuto una drastica riduzione con i cosiddetti programmi ecologici.
In termini di consumi e di impatto ambientale le caratteristiche di una lavastoviglie, così come per gli altri comuni elettrodomestici, sono descritte in maniera sintetica e inequivocabile in due etichette, presenti ormai da più di dieci anni in Europa: quella energetica e l'ecolabel.
La capacità di una lavastoviglie è espressa dal numero di coperti che può trattare, con il più comune compreso tra dieci e quindici, e per queste capacità il lavaggio richiede circa 1,5 kW/h, che si riducono anche a 1/3 con i cicli ecologici e con quantità di detersivi comprese tra i 15 e 20 grammi.
In ogni caso, la scelta di una lavastoviglie compatibile con le reali esigenze degli utilizzatori è il primo passo per un corretto utilizzo della stessa.
Una lavastoviglie sovradimensionata non lavorerà quasi mai a pieno carico e consumerà, comunque, acqua corrente e prodotti detergenti, ben oltre le quantità minime necessarie; viceversa, una lavastoviglie sottodimensionata lavorerà quasi sempre in affanno con sollecitazioni elettromeccaniche eccessive e continue, assorbimenti di corrente elettrica eccessivi e qualità dei lavaggi mediocre.
Tra le caratteristiche degne di nota delle moderne lavastoviglie c'è la possibilità di lavare direttamente con acqua calda e di conseguenza la possibilità di sfruttare l'energia solare termica; l'acqua calda prodotta da pannelli solari termici, come accade nella maggior parte degli impianti solari, può essere integrata da una caldaia, se troppo fredda, prima di raggiungere la lavastoviglie; se troppo calda, come può facilmente accadere nella stagione estiva, l'acqua prodotta dai pannelli solari termici viene opportunamente miscelata con quella fredda.
Le prestazioni delle moderne lavastoviglie sono spesso salvaguardate dalla presenza di un addolcitore interno che, riducendo l'accumulo di calcare sulle resistenze, ne permette i bassi consumi elettrici; le prestazioni dell'addolcitore sono a loro volta garantite dalla somministrazione di sale nella lavastoviglie, secondo le indicazioni della casa costruttrice.
L'esigenza del sale viene segnalata elettronicamente dalla maggior parte delle lavastoviglie ed è naturalmente correlata alle caratteristiche intrinseche dall'acqua nella località di riferimento; inoltre, senza la giusta quantità di sale le stoviglie, a lungo andare, risulteranno lavate ma non belle a vedersi perché deficitarie in brillantezza.
La scelta di una lavastoviglie a bassi consumi, sia in termini di assorbimenti elettrici che di acqua e detergenti, è il primo passo per il contenimento della spesa energetica dell'elettrodomestico e della spesa complessiva dell'edificio nel quale si trova; il contenimento della spesa energetica della lavastoviglie, nella pratica, dipende fortemente anche dall'utilizzo e dalla manutenzione della stessa.
L'utilizzo, il più possibile, dei lavaggi ecologici o economici, privi della fase di asciugatura e la rimozione dei residui più grandi, contribuiscono al corretto funzionamento e alla riduzione dei consumi della lavastoviglie; invece, i lavaggi più intensi possono essere utilizzati solo quando realmente necessari e, in ogni caso, il lavaggio viene massimizzato facendo lavorare lavastoviglie a pieno carico.
L'utilizzo del cosiddetto prelavaggio o lavaggio rapido ad acqua fredda, permette di prolungare la presenza delle stoviglie nella lavastoviglie fino alla realizzazione del pieno carico per la massimizzazione dello sfruttamento dei lavaggi; la fase di asciugatura è tra quelle energeticamente più esosa ma l'asciugatura elettronica può essere facilmente sostituita da una asciugatura naturale, tenendo semplicemente socchiusa la porta dell'elettrodomestico.
Con riferimento alle suddette tipologie di lavaggi, i consumi per una lavastoviglie di media capacità, con un carico dell'ordine della decina di piatti, possono oscillare da poco meno di 1kWh a circa 2,5 kWh.
Una ulteriore riduzione dei consumi ed un impatto contenuto ed immediato sull'ambiente, possono essere ottenuti con l'utilizzo delle giuste quantità di detersivi, secondo le indicazioni delle case produttrici, e la verifica della continua presenza del sale, nello specifico contenitore, per limitare la formazione di calcare che lede il corretto funzionamento dell'elettrodomestico.
La qualità dei lavaggi di una lavastoviglie può essere inficiata da una distribuzione non uniforme dell'acqua durante i lavaggi stessi a seguito dell'otturazione dei fori di distribuzione della stessa e una presenza eccessiva di calcare, che si manifesta con l'opacità delle stoviglie appena lavate.
I consigli finalizzati alla riduzione della spesa energetica, a un utilizzo corretto della lavastoviglie d al rispetto dell'ambiente, sono generalmente riportati nel libretto di istruzione fornito dalla casa produttrice. È bene osservare che la presenza contemporanea di acqua ed elettricità in un elettrodomestico, spesso integrato nelle moderne cucine, rende particolarmente significativi gli aspetti inerenti alla sicurezza per le lavastoviglie.
In relazione a ciò, tra le verifiche più semplici che si possono fare periodicamente, magari a cadenza mensile, c'è il test del salvavita o differenziale coordinato con l'impianto di terra, al quale deve essere collegata la carcassa della stessa lavastoviglie; è una buona norma, inoltre, disattivare i collegamenti elettrici e idrici della lavastoviglie, quando sono previsti lunghi periodi di inattività.
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