Questa tipologia edilizia, pur essendo un appartamento in citta', presenta molte analogie con la villetta unifamiliare.
Si definisce attico l'appartamento costruito sopra il coronamento di un edificio. Tecnicamente esso occupa una porzione di superficie inferiore alla somma delle superfici del piano sottostante, risulta quindi dotato di un ampio terrazzo praticabile.
La copertura di un attico può essere realizzata in diversi modi: con tetto a falde, più o meno inclinate, e allora gli interni risultano simili a quelli di una mansarda, oppure con un tetto a copertura piana, praticabile o no, nel qual caso l'interno assume un aspetto del tutto analogo a quello degli altri appartamenti dell'edificio.
I problemi che si presentano per gli attici sono spesso accomunabili con quelli relativi alle mansarde.
L'attico, indipendentemente dal tipo di copertura adottata, è generalmente caratterizzato da ampie superfici vetrate che prospettano sul terrazzo e da almeno tre lati liberi. Le grandi vetrate rappresentano indubbiamente un vantaggio perché permettono di godere di una notevole luminosità e di una bella vista, ma allo stesso tempo presentano alcuni svantaggi, perché oltre a rendere più difficile l'arredamento degli spazi interni, costituiscono ampie superfici di dispersione termica.
La presenza, infatti, di intere pareti vetrate ed apribili, sconvolge la maniera tradizionale di disporre i mobili in casa, ma stimola al contempo a nuove e più originali soluzioni.
La presenza, invece, di almeno tre lati liberi, se non quattro, se da un lato rende l'attico simile a un villino e quindi piacevole per l'abitabilità, dall'altro ne accentua i problemi di isolamento termico.
Sotto certi aspetti si può dire, quindi, che l'attico ha molti più punti di contatto con la villetta unifamiliare che con l'appartamento di città, soprattutto per ciò che riguarda una certa continuità che deve esserci tra interni ed esterni.
Anche nel caso dell'isolamento termico si presentano, quindi delle analogie, ma con un'importante differenza: che mentre la villetta unifamiliare è dotata di un impianto di riscaldamento autonomo l'attico è quasi sempre collegato ad un impianto centralizzato.
Tuttavia l'attico è solitamente considerato un'abitazione di lusso, pertanto ci si aspetta che per la sua realizzazione ed abitabilità non siano state fatte economie, soprattutto in termini di coibentazione.
Ciò non toglie che, soprattutto nelle costruzioni più vecchie, ci si trovi di fronte a soluzioni non coerenti dal punto di vista dell'isolamento, poiché un tempo non si prestava troppa attenzione a questo aspetto, mentre oggi sappiamo che possiamo intervenire anche a posteriori con ottime soluzioni dal punto di vista della riqualificazione energetica.
I punti di maggiore dispersione negli attici, su cui occorre intervenire, sono le grandi porte-finestre e il tetto.
I serramenti esistenti andrebbero sostituiti con degli appositi infissi a risparmio energetico, dotati di profili a taglio termico, in cui il telaio è isolato dal controtelaio e dalla muratura tramite delle apposite guarnizioni, con un netto abbattimento delle dispersioni di calore rispetto ai modelli tradizionali e vetrocamera a bassa emissività, con gas isolante, in cui l'intercapedine è riempita con gas Argon.
L'isolamento della copertura, se il tetto è a falde, può avvenire in maniera analoga a ciò che succede per le mansarde. Se invece il tetto è piano si può intervenire dall'interno o dall'esterno, scelta che dipende anche dal fatto che la copertura sia praticabile o meno.
In ogni caso un corretto isolamento del tetto è fondamentale se si considera che qui avvengono il 25% delle dispersioni totali di un edificio ed inoltre una buona coibentazione offre anche notevoli vantaggi durante il periodo estivo, impedendo la trasmissione del calore.
Un altro problema da non sottovalutare negli attici è la corretta impermeabilizzazione del terrazzo che, se non effettuata nella maniera adeguata, manifesta i suoi effetti sul soffitto dell'appartamento sottostante.
Se poi il terrazzo deve essere usato anche come giardino pensile bisogna fare attenzione che i vari vasi poggino su una base che ne distribuisca correttamente il peso e quindi eviti che il manto impermeabile subisca delle incrinature.
Altro particolare a cui fare attenzione è che ci sia un libero deflusso delle acque e non si creino punti di ristagno.
Naturalmente si presume che le fioriere abbiano un peso adeguato al carico che le strutture possono sopportare, che siano opportunamente impermeabilizzate e che abbiano un efficace sistema di drenaggio.