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Era il 1961, Audrey Hepburn (Holly Golightly) cantava Monnriver a George Peppard alla finestra del film Colazione da Tiffany diretto Blake Edwards e tratto dall'omonimo romanzo di Truman Capote.
Poco prima la bellissima Holly aveva detto:
“Io vado pazza per Tiffany, specie in quei giorni in cui mi prendono le paturnie ... se io trovassi un posto a questo mondo che mi facesse sentire come da Tiffany... comprerei i mobili e darei al gatto un nome!” … ed ancora “da Tiffany non ti può mai accadere qualcosa di brutto".
Colazione da Tiffany è una sofisticata favola sentimentale e moderna, in quanto la bella eroina, amante dell'indipendenza sentimentale, decide di abbattere i muri dell'indifferenza per approdare sulla più bella delle isole, non la gioielleria Tiffany, bensì l'amore, quell' amore dolce e delicato che riesce a sciogliere anche i cuori più duri.
La gioielleria Tiffany, aperta di domenica proprio in quella circostanza, ebbe un ruolo importante perché da lì che ne nacque il titolo.
Charles Lewis Tiffany, co-fondatore della famosa società di gioielleria, ebbe nel 1848 un figlio che fece parlare di sé altrettanto quanto il padre: Louis Comfort Tiffany.
Artista e designer statunitense famoso per le sue creazioni Art Nouveau in mosaici di vetro legato a stagno, detto vetro Tiffany.
Come il film si pose a metà strada tra la commedia sofisticata e la favola sentimentale, così le realizzazioni Tiffany nel 1883 diventano un vero e proprio cult che segna l'ingresso di una nuova tecnica: favrile.
Egli la impiegò per una vastissima serie di vetrate e di lampade e altri oggetti d'arte. Definì la sua formula segreta "una composizione di diversi vetri colorati, messi insieme mentre sono caldi".
L'iridescenza metallica che ne deriva divenne il marchio di fabbrica del vetro Tiffany.
Louis Comfort Tiffany affermava inoltre che le sue vetrate erano l'espressione più pura della vetrata, più di quelle antiche perché non contenevano alcun pigmento (grisaille): il colore era tutto nel vetro.
Divenne ben presto il beniamino dei ricchi, e nel 1900 ebbe la carica di Cavaliere della Legion d'Onore.
Numerosa è ancora oggi la schiera degli estimatori dei vetri Tiffany, sempre di fattura ricercata e dai colori opalescenti. Il successo ottenuto era frutto della ricerca del bello e dell'ornamento, egli stesso disse: "Gli artisti che dedicano il loro talento a fare belli gli oggetti d'uso sono gli educatori del popolo, nel vero senso della parola".
La tipica combinazione di vetri opalescenti colorati, a forma di cupola o fungo, adorna la struttura conica della lampada posta su un supporto di bronzo decorato.
È questa la peculiare forma dove le originali decorazioni rendono particolari tutti gli oggetti.
La fama di Tiffany nel campo delle vetrate raggiunse il culmine negli anni immediatamente successivi e, dopo che si fu associato con Samuel Bing, il mercante d'arte di Parigi, nel 1889.
Queste lampade apparvero poco prima del 1899.
Una delle prime fu la Nautilus, per la quale Tiffany presentò la domanda di brevetto n.30665, il 2 maggio 1899.
La Dragonfly disegnata da Clara Driscoll, tra le più raffinate disegnatrici alle dipendenze di Tiffany, che fu premiata all'Esposizione Universale di Parigi del 1900.
La Fountain Light, ideata per l'Esposizione di Buffalo del 1901, in cui l'acqua era simulata per mezzo di luci colorate, considerata una pietra miliare nell'illuminazione a luce elettrica.
Dal 1900 Tiffany si occupò in modo intenso dei suoi vetri artistici e ben presto il suo vetro "Favrile" mise in ombra tutti i precedenti risultati.
Bing lo definiva "simile alla pelle, serico e delicato al tocco". Come tutti gli artisti eccentrici morì nel gennaio del 1933 quasi dimenticato ed abbandonato dai suo estimatori.
Dopo il 1950 le opinioni cambiarono a suo favore, fino agli anni 60 si cercò di imitare le sue produzioni in ogni modo.
Molti esempi del suo lavoro sono conservati al Metropolitan Museum of Art di New York.
Questa mostra presenta vetri colorati, mosaici murali in vetro, lampade da scrivania e vasi in vetro, e comprende un friso in vetro colorato raffigurante dei fiori di wisteria con delle colline sullo sfondo.
“Portare la bellezza a casa tua.
Così puoi vivere con essa.
E così puoi valorizzare la tua vita”.
Louis Comfort Tiffany
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