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Sembra che il trend del riciclo e della raccolta differenziata dei rifiuti non abbia, per fortuna, mai sosta, pubblicizzato e incentivato con ogni mezzo di comunicazione.
Proviamo pero' a esternare qui un pensiero che probabilmente, anche se segreto e inespresso, ci attanaglia, nell'attimo in cui lasciamo andare nell'apposito contenitore il nostro sacchetto rigorosamente biodegradabile colmo di plastica, vetro, carta e cartone accuratamente selezionati e suddivisi: ma che fine farà, davvero, tutta questa montagna di spazzatura?
Le scoraggianti immagini della situazione napoletana che i media continuano a proporci insinuano dubbi e perplessità e certo non aiutano a sperare in un mondo più pulito e attento a mantenere un corretto ed equilibrato rapporto con la natura.
Per farci invadere da un po' di sano ottimismo e fare luce sul futuro penso quindi che possa essere utile, oltre che divertente e interessante, citare qualche esempio di recupero concreto, nel quale il riutilizzo degli scarti possa essere percepito e compreso all'istante, senza ulteriori mediazioni se non quelle della nostra vista e dell'emozione di vedere oggetti belli, utili e innovativi.
Chi di noi, in un remoto ripiano della cucina, non conserva una bella collezione di bicchieri spaiati, delle più varie fogge e dimensioni, gloriosi superstiti di servizi ereditati, prestati o frettolosamente acquistati in attesa di potersene permettere di più raffinati e costosi?
In occasione del Design Miami 2010 due designer olandesi di fama internazionale, Tejo Remy e Rene Veenhuizen, hanno presentato in anteprima assoluta una galleria di creazioni originali e facilmente imitabili, a patto di appartenere alla categoria di collezionisti di cui sopra. Un armonico insieme di vecchi bicchieri, vasetti, caraffe e altri piccoli contenitori in vetro si raccoglie come un grappolo o un mazzo di fiori a cascata fino a formare la Multi Vase, suggestiva lampada a sospensione, equilibrata nella forma e nel colore nonostante l'estrema eterogeneità dei componenti.
Sempre dall'Olanda arriva un'altra idea per reinterpretare il classico calice da vino: la Glassbulb Light di Oooms, romantica ed evocativa oltre che economica (online costa 59 euro più 14,30 euro per la spedizione in Italia) ed ecologica grazie al LED interno con un'illuminazione garantita fino a ben 20.000 ore!
Non provengono invece dalla filiera del riciclo, ma potrebbero, i bicchieri/ diffusori in cristallo al piombo della scenografica lampada Dono di Alessandra Baldereschi per Fabbian. Disponibili in quattro misure (0, 2, 3, 5) e due finiture (lisci o rigati) sono facilmente intercambiabili e liberamente collocabili su una sorta di rastrelliera (a parete o a sospensione) in metallo cromato per ottenere un'illuminazione diffusa di sicuro impatto visivo in cucine e sale da pranzo.
Un analogo sistema ibrido di alloggiamento e illuminazione è quello proposto da Fontana Arte con Morocco, disegnato nel 1998 da Vico Magistretti, con ben trentasei calici che possono trovarvi posto: omogenei per forma e colore per un risultato rigoroso, di diversa misura e gradazione cromatica per un'alternanza giovane e giocosa.
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