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Rispetto e recupero sono le parole chiave di un arredamento d'interni che diventa sempre più sostenibile. Da una parte, troviamo il rispetto per la natura, le risorse e le persone, dall'altra, il recupero delle materie prime, dell'energia e dell'artigianato locale.
Ma come si traduce tutto questo in pratica?
Aziende ed eco designer mettono insieme competenze e creatività per realizzare esemplari che riducono in maniera significativa il loro impatto sull'ambiente, già a partire dalle prime fasi del processo produttivo.
Un esempio?
Costruire una filiera dei produttori di materiali e dei semi trasformati più corta, così da ridurre i consumi.
E poi, ancora:
Ecco, di seguito, le soluzioni dall'anima green, riproposte in nuove collezioni e idee.
Uno dei materiali protagonisti del design sostenibile è il legno: è naturale, riciclabile e proviene da una fonte rinnovabile.
In edilizia, è impiegato per le sue molteplici proprietà, tra cui quella di garantire al meglio l'isolamento termoacustico.
L'aspetto naturale lo rende molto apprezzato anche nell'arredamento d'interni, assicurando ottime prestazioni sia da un punto di vista estetico che tattile.
Quando si sceglie una finitura o un articolo di legno, però, è importante attestarne la provenienza.
È stato concepito in quest'ottica Stool, lo sgabello firmato da Jasper Morrison e Wataru Kumano per la serie East meets West di Nanban, la piattaforma di e-commerce specializzata nella produzione nipponica.
Realizzato per celebrare il decimo anno di attività di More Trees, organizzazione giapponese per la conservazione delle foreste e la promozione di un uso responsabile del legname, lo sgabello Stool è lavorato a mano con legno di hinoki raccolto in modo sostenibile.
Si tratta di una materia prima resistente e profumata, usata di norma per la costruzione dei templi in Giappone. Viene fornito con un kit di auto assemblaggio ed è disponibile in due formati, uno singolo e uno a panchetta che costano rispettivamente 159 e 239 euro.
Parte del ricavato delle vendite è destinato a finanziare la conservazione delle foreste del Paese del Sol levante.
Non è scontato come il legno, ma anche l'alluminio è uno dei materiali più sostenibili tra quelli per la produzione di accessori per la casa.
È riciclabile all'infinito, senza perdere le sue caratteristiche di leggerezza, lucentezza, duttilità e resistenza. Inoltre, non si ossida, non si rovina e resiste alla corrosione.
Sono queste alcune delle proprietà di Alumina, il nuovo brand di oggetti di alluminio, appunto, che debutta sul mercato con un'esclusiva capsule collection per la tavola.
La serie, realizzata con DVNE Milano, comprende ciotole e piatti piani decorativi, ideati a partire da una lega caratterizzata da una particolare grana. Gli oggetti risultano cangianti e mutevoli in base alla luce; sono disponibili in quattro colorazioni: naturale, inox, champagne e nocciola, per una tavola naturalmente alla moda. Si può acquistare a partire da 135,33 sterline.
Cosa ne pensate poi di Recy di Moneta, la linea di pentole di alluminio 100% ricavata da lattine usate? La padella da 28 centimetri di diametro, ad esempio, è creata con 43 lattine.
Queste pentole sono adatte a tutti i tipi di fuochi, pure a quelli a induzione, e sono made in Italy.
È possibile scoprirne il prezzo sul sito dell'azienda.
Non solo soluzioni naturali: ci sono materiali che possono diventare virtuosi, grazie a processi di riciclo e riuso. È il caso della plastica; anziché produrne di più possiamo riciclare quella vecchia, dando vita a elementi d'arredo e accessori che riducono in maniera significativa il loro impatto sull'ambiente.
Ne è la prova Little Nobody, la sedia per bambini di Komplot e Hay.
È un complemento per i più piccoli formato da un pezzo unico di plastica riciclata al 100% che, tra le diverse varianti, propone la conversione in morbido feltro.
Senza angoli, spigoli e alcuna parte che si può rompere, la sedia è leggera ma resistente e può essere spostata direttamente dai bambini in totale sicurezza e silenziosità; non fa alcun rumore, infatti, se trascinata sul pavimento. Si trova a 145 euro.
Restando nel campo della plastica riciclata, troviamo Restore Round Basket, il cesto disegnato da Mika Tolvanen di Muuto
È fatto di feltro ottenuto lavorando fibre di PET (polietilentereftalato) delle bottiglie riciclate.
La plastica, ridotta in granuli, viene riscaldata, filata e tinta e, successivamente, trasformata in tessuto termoformabile e stampata, convertendosi in un cesto perfetto per mettere in ordine indumenti, accessori, giocattoli per bambini, biancheria da stirare.
È disponibile in diverse colorazioni e in due varianti di profondità, per adattarsi a ogni esigenza. Basta collegarsi sul sito dell'azienda per conoscere i prezzi.
Il bambù è un materiale presente in grandi quantità in natura, ciò lo rende particolarmente indicato per essere utilizzato sia nel campo dell'edilizia che in quello dell'interior design.
È soprannominato l'acciaio vegetale in quanto ha una resistenza alla compressione maggiore di quella del legno e del calcestruzzo e una resistenza alla trazione simile a quella dell'acciaio.
Di contro, però, risulta leggero ed economico; vista la sua estrema leggerezza, infatti, i costi di raccolta e trasporto sono ridotti.
Proprietà non meno importante è che il bambù può assumere quasi tutte le forme possibili, se trattato opportunamente.
Tra le novità più recenti, il portapane di Tescoma con coperchio di bambù che funge da tagliere.
All'interno, c'è un comodo vano portacoltello e prese d'aria regolabili per una migliore conservazione dell'alimento, limitandone lo spreco.
È acquistabile da 42,43 euro.
Lo stesso marchio propone la linea di spazzole con manico di bambù per la pulizia domestica, utili e green.
Non solo materiali: anche il tessile della casa diventa sostenibile.
La juta è una valida alternativa ai tessuti contenenti poliuretano. È considerata una materia prima eco friendly, in quanto contiene cellulosa e lignina, due sostanze biodegradabili. Inoltre, si trova in grandi quantità e a basso costo.
Il linoleum è altrettanto resistente e facile da mantenere come moquette; ha l'ulteriore vantaggio di accumulare molti meno allergeni e di non contenere additivi chimici.
Sostenibilità, vicinanza alla natura e una vita quotidiana equilibrata sono i tre principi su cui si basa la nuova collezione primaverile di IKEA
Tra i vari prodotti, le tende fatte di tessuto riciclato da bottiglie di PET e dotate di un'innovativa tecnologia in grado di purificare l'aria.
Non mancano le novità dedicate ai bambini con una serie di tessili che si ispira al mondo del circo e alle tipiche stampe svedesi, il tutto realizzato in 100% cotone sostenibile.
Sostenibilità è la parola chiave di RE:SPECT, la linea primavera/estate 2020 di Coin Casa
Un mix di estetica e funzionalità che si rivela attraverso materiali naturali ecosostenibili e riciclabili come gli asciugamani ottenuti da sfridi di lavorazioni a telaio di lino e cotone o da scarti di tessuto.
Oltre a prediligere prodotti sostenibili, ci sono delle pratiche quotidiane che limitano il nostro impatto ambientale.
Per cominciare una casa sostenibile è una casa ben coibentata.
Basta puntare su serramenti termoisolanti, ad esempio, per far calare del 33% il fabbisogno energetico domestico.
In tal senso, deve essere sostenuta la scelta di elettrodomestici di classe A+++ che possiedono il 48% in più di efficienza energetica rispetto a quelli di classe A+.
Da evitare, inoltre, gli sprechi idrici e alimentari.
Non dimenticate poi l'importanza di sfruttare al massimo la luce naturale e di creare un angolo green che consente di depurare l'aria indoor.
La parola d'ordine è differenziare e riciclare.
Ogni cosa può avere una seconda vita e questo fa bene sia all'ambiente che al portafoglio. Provare per credere.
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