La casa è il luogo dove trascorriamo la maggior parte della nostra vita.
Essa dunque va progettata in 
base ai gusti, alle esigenze e necessità dell'individuo che dovrà abitarla.
I fattori determinanti di una corretta progettazione devono riguardare: il benessere e la qualità anche nella scelta dei materiali. Solo da tale connubio si può realizzare un habitat accogliente e funzionale.
La disciplina che si occupa dell'efficienza energetica con notevole attenzione all'impatto ambientale viene chiamata Bio-architettura. Nata in Germania negli anni '70 essa oramai si sta diffondendo, a macchia d'olio, in tutti i continenti ed in modo speciale modo in Europa.
La ricerca della qualità della vita, ed una progettazione attenta ai danni ambientali, si rende sempre più necessaria in un mondo tecnologico dove i danni ambientali sono nemici dell'uomo.
Una casa realizzata con materiali naturali, che non recano danno a chi ci abita, viene definita ecologica.
L'Istituto Nazionale di Bioarchitettura®, ente morale senza fini di lucro, è un'associazione culturale tra professionisti iscritti ai rispettivi Albi professionali che da oltre un ventennio svolge in Italia un ruolo de
terminante per la sensibilizzazione, l'informazione e la formazione di nuovi operatori sui temi dell'abitare sano, della riqualificazione del territorio e della riconversione ecologica del settore delle costruzioni.
Esso è un vero e proprio punto d'incontro tra professionisti del settore; il primo e vero organismo di riferimento d'accordo nazionale ed internazionale.
Presente in circa 40 città italiane, ha sede legale a Roma dove si attiva nella promozione di: informazione (convegni, seminari, tavole rotonde, viaggi studio, ecc.), formazione nei confronti di professionisti, studenti, funzionari pubblici e privati e certificazione nei confronti dei vari soggetti sociali attraverso azioni di certificazione degli interventi edilizi e certificazione delle competenze professionali.
L'Istituto Nazionale di Bioarchitettura®, fondato a Bolzano nel 1961, dall'architetto Ugo Sasso, scomparso nel gennaio 2009, quando la parola ecologia era quasi sconosciuta al mondo, da sempre dunque si occupa della progettazione secondo principi etici e culturali a basso impatto ambientale.
Secondo Ugo Sasso, il progetto ecologico non deve esaurirsi nell'edificio eco-sostenibile, ma deve avere al centro l'uomo, la qualità sociale del vivere della persona che vi andrà ad abitare, la sua l'appartenenza al luogo geografico e sociale, la salvaguardia del suo mondo di relazioni stratificatosi attraverso il tempo nelle città e nei paesi.
Per comprendere tutto ciò, egli diceva, occorre dimenticare la casa-macchina per abitare di Le Courbusier e pensare ai quartieri storici delle città italiane, ai piccoli paesi con case magari vecchie, dove però la comunità vive serenamente.
Se pensiamo difatti ai Trulli di Alberobello, ai Nuraghi Sardi oppure ai Sassi di Matera possiamo capire e comprendere che: utilizzando materiali naturali nel rispetto dell'uomo, la progettazione è possibile e soprattutto ecocompatibile.
L'idea del naturale deve ritornare come base di ogni progetto con coerente consapevolezza che l'ambiente deve essere salvaguardato.
