L'invenzione per contrastare la siccità
In tutta Italia siamo alle prese con il grave problema della siccità. Non piove da tanto e le torride temperature delle ultime settimane non aiutano di certo una situazione, di per sé già molto grave.
Purtroppo, ci dobbiamo abituare. Nei prossimi anni, infatti, saremo alle prese con siccità, estati sempre più calde, surriscaldamento globale, eventi violenti come i tornado. Tutte conseguenze dei cambiamenti climatici.
Concentrandoci ora sull'attuale emergenza siccità, la scienza si è messa all'opera per trovare soluzioni volte a contrastare questa crisi idrica.

Gli scienziati del Massachusetts Institute of Technology di Boston (MIT) hanno progettato un dissalatore che è in grado di convertire l'acqua di mare in acqua potabile. In appena 3 ore, si ottiene 1 litro di acqua potabile.
Questo dissalatore, tra l'altro, è comodo e pratico. Pesa soltanto 10 kg e ha le dimensioni di un trolley da viaggio.
Questa valigetta genera acqua che supera gli standard qualitativi richiesti dalla World Health Organization.
Inoltre, presenta vari vantaggi rispetto ai comuni dissalatori.
Oltre alle dimensioni contenute, è facile da usare. Basta semplicemente schiacciare un tasto. Si ricarica con un caricabatterie del tutto simile a quello per cellulari e può essere installato in associazione a un piccolo pannello solare portatile.
Inoltre, collegandolo a una specifica app, si riceve una notifica quando il processo di purificazione è stato completato.
Da segnalare, poi, anche il funzionamento di questo desalinizzatore, che a differenza degli altri più comuni e tradizionali, non impiega alcun tipo di filtro, ma sfrutta l'energia elettrica, che rimuove le particelle in eccesso rendendo così l'acqua potabile.
Questo dissalatore è il risultato di un lavoro che va avanti da 10 anni. Ora, l'obiettivo degli studiosi – guidati dal professor Jongyoon Han - è quello di migliorare ulteriormente la tecnologia, così da renderla più intuitiva, di ridurre i consumi energetici al massimo e di limitare l'impiego di materiali cari e non facili da recuperare.