Tra le piante ornamentali da giardino che danno la migliore resa estetica non si può non parlare degli Iris, che uniscono bellezza, resistenza e durevolezza
Gli Iris (tecnicamente Iris - Iridacee) sono più comunemente noti come Spadoni per le caratteristiche foglie simili a delle spade.
Gli iris sono diffusi in maniera naturale in tutte le regioni settentrionali formando numerose varietà e ibridi, classificati in base al tipo di apparato interrato. Gli iris rizomatosi possiedono, appunto, dei rizomi che ne permettono la rapida propagazione spontanea e comprendono diverse specie.
Iris, rizomi, specie e riproduzioni
Tra le specie ci sono quelle barbate e quelle non barbate: le prime sono così classificate per la presenza sulle ali di prolungamenti simili a delle barbe, mentre le seconde ne sono prive. Anche le altezze delle piante nell'ambito delle stesse tipologie possono essere notevolmente diverse tra loro. Gli iris bulbosi hanno apparato sotterraneo costituito da bulbi con radici ingrossate, che fungono da riserva di preziose sostanze. Da tali radici se ne sviluppano nuove e più sottili, durante il periodo di proliferazione.
Le specie più basse sono particolarmente utili per i giardini rocciosi e le scarpate in generale, grazie alle caratteristiche funzioni di reticolati che svolgono avendo una statura molto contenuta (al più della ventina di centimetri). Le specie più alte si prestano meglio alle funzioni ornamentali, tra esse le specie inglesi, olandesi e spagnole, caratterizzate da altezze dell'ordine di un metro circa.
Gli iris bulbosi producono con cadenza annuale bulbi che si diradano e possono essere ripiantati accanto ai primi, operazione da fare tendo conto che una eccessiva foltezza va a discapito della grandezza dei fiori. Generalmente i migliori effetti decorativi si ottengono lasciando fare alla natura, con uno sviluppo spontaneo della coltura. Gli iris rizomatosi fioriscono in primavera e riposano nel periodo estivo, gli iris bulbosi fioriscono invece in estate e riposano nel periodo invernale.
Queste, tuttavia, sono regole valide in linea di massima, mentre la moltiplicazione si esegue secondo precise le norme, ossia quando le foglie sono secche. Gli iris rizomatosi non necessariamente devono essere estratti dal terreno o avere allo scoperto gli organi riproduttivi. È quasi sempre sufficiente procedere alla divisione dei rizomi con un taglio netto per poi ripiantare immediatamente. È bene sottolineare che tale operazione va praticata almeno ogni due o tre anni per sfoltire i cespi. La distanza tra le piante, generalmente, deve essere di circa 10 cm per le specie nane, di circa 50 per le quelle medie ed anche di poco oltre 60 per quelle alte.
I rizomi a causa del gelo possono essere facilmente spinti fuori dal terreno, in tali casi, essi non devono essere ripiantarti a maggiore profondità. Una buona tecnica è quella che consiste semplicemente nel ricoprirli con un paio di centimetri di terriccio, conservato provvisoriamente in un coccio.
Passati due o tre anni è opportuno ringiovanire la piantagione, avendo cura di identificare i segni della stanchezza, che si manifestano attraverso fioriture sempre più scarse e meno vivaci. I rizomi possono essere prelevati dal terreno per scartare tra essi le parti più vecchie corrispondenti a porzioni centrali, che si presentano quasi sempre spugnose, legnose e povere di gemme. Vanno invece conservate le parti periferiche, più giovani come formazione, che presentano un aspetto consistente e sodo con superficie lievemente rugosa, naturalmente caratterizzate da numerose gemme.
In ogni caso per una rapida propagazione e generosa fioritura, gli Iris di richiedono terreno fertile, di medio impasto, possibilmente di origine calcarea. Tra le varie specie, quelle rizomatose si adattano anche al terreno abbastanza compatto, riuscendo a trovare varchi di sviluppo anche tra i sassi, motivo per il quale, sono particolarmente adatte per imbrigliare le scarpate.
Tuttavia, è una buona regola mettere a dimora i rizomi in piccole buche da riempire con terra adatta e facilitarne in lo sviluppo, per poi sostituire gradualmente il substrato superficiale. Per quanto riguarda l'esposizione favorevole per gli Iris quella ideale è in pieno sole o al più a mezza ombra.