Intonaco di pomice e calce

In edilizia gli intonaci ecologici in virtù di tutte le loro ottime proprietà si stanno diffondendo sempre di più: ecco l'intonaco di pomice e calce idraulica.
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Cosa s'intende per intonaco


Per definizione l'intonaco interno costituisce uno degli strati che compongono il pacchetto di un elemento divisorio all'interno di un appartamento. L'intonaco è interposto quindi tra gli elementi che compongono la struttura del paramento murario e l'ultimo strato di rifinitura, o di rivestimento, che potrà essere costituito, da pittura, piastrelle, parato ecc..

intonaco di pomice e maltaL'intonaco è una malta e generalmente si compone di sabbia, che può avere differenti granulometrie, ma generalmente non supera mai i 2 mm, acqua e poi una parte di legante.

Esistono varie tipologie di intonaco, l'elemento che differenzia le varie tipologie è l'inerte, quindi la sabbia in questo caso, ovviamente la varietà di questo elemento, conferisce differenti requisiti all'intonaco che si sta considerando.

Inoltre c'è da specificare che l'intonaco, non necessariamente deve costituire lo strato intermedio tra il paramento murario e lo strato di rivestimento finale, anzi talvolta particolari tipi d'intonaci possono costituire proprio lo strato di finitura finale di soffitti e pareti.


Caratteristiche dell'intonaco di pomice e calce idraulica


Una delle possibili tipologie d'intonaco esistenti sul mercato è l'intonaco di pomice e calce, questo proprio per la sua composizione costituita di elementi tutti naturali viene definito biointonaco, e può essere utilizzato per rivestire sia superfici interne che esterne, ha una elevata traspirabilità e proprio per questo può essere utilizzato, come strato di rivestimento finale.

Questo intonaco è costituito essenzialmente da pomice, che in questo caso rappresenta l'inerte, e calce idraulica, che invece costituisce il legante naturale. Viene definito intonaco ecologico, o biointonaco, perché appunto nella sua composizione si riescono bene a coniugare le caratteristiche che offre la pomice e la malta idraulica, caratteristiche di elevata traspirabilità e resistenza in linea con quelle che sono le richieste dell'edilizia moderna in termini di rispetto per l'ambiente e caratteristiche costruttive.

La scelta di utilizzare la pietra pomice come possibile inerte per realizzare un intonaco proviene dalle caratteristiche di questa pietra di origine vulcanica, infatti la pomice è nota ed è utilizzata in campo edile proprio per la sua notevole leggerezza, che si sposa perfettamente con una buona traspirabilità dovuta proprio alla sua porosità e ad un elevato potere isolante. Tutte queste caratteristiche si sviluppano a seguito del raffreddamento di questo minerale magmatico di tipo effusivo (per minerale magmatico effusivo s'intende un minerale di origine vulcanica, la cui fase di raffreddamento avviene all'esterno del cono del vulcano).

pietra pomiceLa pomice quindi durante la fase di raffreddamento tende ad espandersi, sviluppando tutta una serie di caratteristiche, tra cui, un'elevata affinità con la calce idraulica, un'inalterabilità fisico chimica sotto l'azione dell'acqua, infatti la pomice si lascia attraversare dall'acqua senza assorbirla, questa cosa è dovuta principalmente alla discontinuità della sua porosità, un'elevata coibentazione termica, quindi con la pomice si garantisce un buon isolamento termico, con il conseguente abbattimento di ponti termici, una elevata temperatura di fusione che supera i 1200°C, quindi una buona resistenza al fuoco, un buon isolamento acustico ed infine la pomice è in grado di conferire salubrità all'ambiente, poiché data la sua natura secca che non tende ad assorbire acqua non fornisce terreno fertile allo sviluppo di microrganismi.

L'altro componente importante che costituisce questo biointonaco è la calce idraulica naturale, ottenuta dalla cottura a bassa temperatura, circa 900°C, di calcari marnosi, che per la loro natura sono ricchi di silice. La calce idraulica in questo composto costituisce l'elemento legante, caratterizzato anch'esso da un elevato grado di porosità, associato ad un basso contenuto di sali idrosolubili.


Quando scegliere l'intonaco di pomice e calce naturale


Questo particolare tipo di biointonaco, come abbiamo visto, gode di ottime caratteristiche, oltre ad essere perfettamente conforme a quelli che sono i criteri che ci impone la bioedilizia. Questo intonaco grazie al perfetto accoppiamento degli elementi che lo compongono, presenta una buona adesione al supporto sul quale lo stiamo andando ad applicare, che può essere di diversa natura. Può essere applicato infatti sulla pietra, su blocchi di tufo, su murature miste di mattoni, su blocchi di granulato di pomice, su mattoni forati in laterizio, sul calcestruzzo, previa però una bagnatura e uno strato di rinzaffo.

intonaco di pomice e calceQuesto intonaco poi è ideale da applicare ad alti spessori, poiché ha un basso peso specifico, inoltre essendo estremamente traspirante viene consigliato, per eliminare ed evitare problemi di condensa e per garantire un elevato scambio di vapore acqueo, quindi è la soluzione ottimale se si vuole realizzare un ciclo di deumidificazione degli ambienti perfettamente naturale che rispetti in pieno i criteri della bioedilizia e dell'ecocompatibilità.


Come si applica l'intonaco di pomice e calce idraulica


Essendo un intonaco, come tale avrà bisogno di una superficie di supporto che dovrà essere opportunamente preparata. Di solito prima dell'applicazione dello strato d'intonaco è opportuno realizzare uno strato che prende il nome di rinzaffo.

rete portaintonaco Se la superficie sulla quale dovremmo applicare il nostro intonaco è costituita da conci di tufo, pietra o mattoni è opportuno per dare una maggiore stabilità all'intero strato di rivestimento, applicare una rete portaintonaco così da garantire un'omogeneità anche nella stesura.

Quando si ha a che fare con una parete soggetta al fenomeno di risalita dell'umidità è opportuno innanzitutto assicurarsi della consistenza dei giunti tra i vari elementi e poi successivamente si potrà applicare un primo strato di rinzaffo, dello spessore di almeno 5-10 mm e poi successivamente previa asciugatura il vero e proprio strato d'intonaco di rifinitura.

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