Consigli per intonacare una parete in fai da te

Come intonacare una parete in fai da te: preparazione della miscela di sabbia, calce, cemento e posa a muro, per creare un'intonacatura livellata e traspirante.
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Come intonacare un muro: i vantaggi dell'intonaco fai da te


Intonacare una parete può essere un'operazione da un lato abbastanza impegnativa, soprattutto per i principianti, ma anche piuttosto vantaggiosa e proficua, se eseguita in corretta e scrupolosa modalità self made.

Oltre all'indubbio risparmio in termini di costi, l'approccio fai da te consente di scegliere in piena consapevolezza il materiale per intonaco, così da poter ottenere la desiderata composizione intonaco interno o esterno, in base alle specifiche esigenze.

Intonacare un muro
L'intonaco tradizionale è una malta composta da una parte legante, con la funzione di indurente, che va a inglobare sabbia abbastanza fine, i cui granuli possono arrivare fino a un diametro massimo di 2 mm.

Esistono vari tipi di malta o intonaco, distinguibili in base al legante che predomina nella miscela:

- nell'intonaco a calce, il legante è la calce idrata o calce idraulica, in forma di polvere o grassello;
- l'intonaco calce cemento prevede una miscela legante di calce idrata e cemento portland, con prevalenza di calce;
- nell'intonacocemento calce, invece, si ha una prevalenza del cemento.

Nell'intonaco a gesso, il legante è esclusivamente gesso, così come per l'intonaco di argilla, l'unico legante è l'argilla.

La sabbia utilizzata nella preparazione della malta per intonaco, può essere di natura calcarea, cioè composta da CaCO3 carbonato di calcio, o silicea se ricca in silice SiO2; può essere altresì di provenienza fluviale oppure derivante da frantumazione meccanica, per ottenere la tipica granulometria molto fine.


Come preparare intonaco con la giusta miscela di componenti


Vediamo come intonacare una parete adoperando una proporzionata miscela dei vari elementi.
La malta per intonacatura di interni è composta solitamente da 10 parti di sabbia, 3 di calce e 1 parte di cemento. Per far in modo che le parti vengano misurate correttamente, basta utilizzare un comune recipiente di piccole dimensioni, da assumere come unità di misura.

Preparazione intonaco fai da te
Si inizia il lavoro versando il numero necessario di secchi rasi di sabbia sul bancale, oppure, per preparare grandi quantità di intonaco, si utilizzano come substrato operativo superfici piane e lisce come i vialetti carrai in calcestruzzo.

Con un secondo secchio asciutto e con la pala da usare esclusivamente per la polvere di cemento, si misura il cemento, avendo cura di picchiettare il secchio per assestare la polvere. Allo stesso modo si misura la calce necessaria.

Si versano la calce e il cemento sul mucchio di sabbia e si mescola con la pala, portando i materiali da un mucchio all'altro più volte; si continua a mescolare a secco i tre materiali, cioè sabbia, calce e cemento, fino a ottenere una colorazione grigia uniforme.

Si forma il classico cratere al centro del mucchio di materiali secchi ben miscelati, e vi si versa dell'acqua, ma non troppa. Adoperando la pala, si sposta il miscuglio asciutto nell'acqua, sino a quando questa non sarà stata assorbita, così com'è evidenziato nell'illustrazione sovrastante.


Verificare la densità del miscuglio per una corretta intonacatura


Qualora dovesse risultare una miscela troppo asciutta, si può sempre aggiungere dell'acqua, così da creare la consistenza compatta e plastica, tipica di una buona e resistente malta per intonaco, facendo sempre attenzione a rivoltare il miscuglio ripetutamente, per ottenere una colorazione più che omogenea.

Può capitare che la prima volta si sbagli il dosaggio dell'acqua: laddove l'impasto risultasse troppo asciutto, si potrà comunque porre rimedio irrorando la miscela con un comune annaffiatoio. Si ricordi, però, che un eccesso di liquido potrebbe indebolire il potere di resistività meccanica, di cui dovrà essere dotato un intonaco ottimale.

Densità miscela intonaco fai da te
È opportuno testare la consistenza della malta per intonaco: in pratica, si tira il dorso della pala sull'impasto, imprimendo un'azione segante.
Le creste così formate non dovranno né caderesbriciolarsi: ciò significherebbe rispettivamente che la miscela è troppo bagnata e quindi molle, oppure troppo dura perché eccessivamente asciutta.

Si prende nota della quantità d'acqua utilizzata in rapporto ai materiali secchi, così da preparare allo stesso identico modo anche gli impasti successivi che si rendano necessari.

È consigliabile preparare solo il quantitativo di malta per intonaco da usare entro un'ora circa; se il clima dovesse essere particolarmente caldo e secco, è preferibile utilizzare l'intonaco entro 30 minuti, onde evitare uno spiacevole disseccamento che renderebbe inutilizzabile il miscuglio preparato.

Gli utensili adoperati nel confezionare la malta per intonaco, vanno poi lavati con cura, altrimenti resterebbero irrimediabilmente incrostati di impasto secco.


Posa intonaco a muro: quanti strati intonaco occorre applicare?


Vediamo come intonacare una parete, creando un rivestimento compatto - il cosiddetto corpo d'intonaco - composto di più strati, così da coprire la muratura con spessore intonaco generalmente compreso tra 1,5 e 2 cm.

Il primo strato a contatto con la muratura è denominato rinzaffo o anche intonaco di fondo e funge da adesione con la muratura. Viene applicato in maniera non uniforme: la sua granulometria grossolana crea delle zone ruvide che serviranno da aggrappante per gli strati successivi. Tra gli strati intonaco, il rinzaffo è quello che presenta la maggiore resistenza alle sollecitazioni meccaniche.

Posa intonaco a parete
Il secondo strato è definito arriccio o intonaco rustico, ha una granulometria media (circa 1,5 mm di diametro massimo) e viene applicato in spessori che variano da 1,5 a 2 cm, assumendo così il compito di vero e proprio scheletro di tutto il sistema intonaco.

Il suo principale ruolo è di uniformare la superficie delle murature, andando a eliminare tutti gli eventuali difetti di planarità e verticalità, e dato lo spessore, fa da barriera protettiva e struttura portante.

L'ultimo strato, detto intonachino o intonaco civile, ha generalmente due funzioni: proteggere l'intonaco e renderlo esteticamente gradevole.

Ha una granulometria fine, di diametro massimo inferiore agli 800 micron, e il suo spessore di applicazione è inferiore ai 3 mm.

Come buon metodo di posa intonaco, si consiglia dapprima di fissare con chiodi da muro, dei listelli di guida sulla parete da intonacare, a circa 90 cm l'uno dall'altro, com'è evidenziato nel disegno; così si prepara un sistema per livellare poi uniformemente i vari strati intonaco sulla muratura.

Tra due listelli si applica l'intonaco, premendo per ancorarlo bene al fondo, continuando sino allo spessore dei listelli di guida. Appena il rinzaffo avrà preso consistenza, si distenderà su di esso lo strato di arriccio, in modo che le superfici risultino perfettamente piane senza ondulazioni.

Le superfici vengono livellate con la staggia di legno o metallo, appoggiata ai listelli e spinta verso l'alto con movimento in su e giù e ruotata per 180°, in maniera da uniformare la parete in ogni punto.


Una volta indurito il secondo strato di intonaco, si tolgono i listelli e si vanno a riempire i canali lasciati vuoti, con la malta.

La superficie a vista dovrà essere perfettamente livellata con il frattazzo, passandolo a movimenti circolari, in modo che l'intonaco si presenti con grana omogenea e senza saldature o sbavature. La finitura intonaco va fatta con intonachino a grana finissima disteso con frattazzo.


Quali tipi di intonaco scegliere: tecnologie per l'ecosostenibilità


La Banca della calce è specializzata nell'utilizzo della calce per la creazione di materiali di altissima qualità; l'azienda si propone come punto di riferimento nello sviluppo della conoscenza di tecnologie legate a questo materiale naturale dalle origini antichissime.

I prodotti innovativi quali l'intonaco a calce e canapa si rivelano come materiali ecocompatibili per il miglioramento della vivibilità: Calcecanapa® Intonaco premiscelato è formulato con calce idraulica naturale, sabbia di fiume e canapulo fino mineralizzato.

Risulta ottimale come intonaco traspirante per interni ed esterni; di caratteristico color nocciola chiaro, adattabile a ogni tipo di muratura e riciclabile a fine vita.

Calcecanapa® Intonaco è un intonaco rustico in cui la basicità della calce va a inibire la formazione e proliferazione di muffe e batteri. L'eccellente lavorabilità esalta la manualità dell'applicatore e consente l'attuazione di molteplici progetti architettonici, creando superfici di elevato valore estetico: living, scale, bagni e tanti altri contesti abitativi, possono essere valorizzati nel rispetto dei dettami della bioedilizia.

Altro prodotto interessante è RÖFIX Intonatura, un intonaco a calce assai versatile, applicabile sia in esterno che in interno; si propone come un intonaco di fondo, ideale tanto per costruzioni nuove quanto in ambito di recupero e restauro.
È ecologico e privo di dispersioni plastiche; per le sue esclusive proprietà è anche il sottofondo ideale per rivestimenti e pitture a base di calce o silicati.

RÖFIX Intonatura è specifico per la bioedilizia e si rivela ottimale come intonaco per interni, oltre che per le facciate esterne, in quanto la sua formulazione consente la regolazione dell'umidità degli ambienti, incrementando così il comfort dell'abitare.

In fai da te sono realizzabili alcuni piccoli lavori negli spazi abitativi: si potrà facilmente intonacare un muro, così da poter creare anche una nuova e più moderna texture sulle superfici parietali.

Un'attenta consulenza professionale consente invece, l'attuazione di molteplici soluzioni su misura per gli spazi interni ed esterni di casa: un'opportunità esclusiva è offerta dal nostro servizio online di progettazione a mano libera, attraverso cui poter valorizzare gli immobili, garantendo un ragionato equilibrio tra bellezza architettonica e praticità d'uso dei volumi abitativi.

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Intonacare una parete
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