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Nell'era della tecnologia, del movimento, della velocità, le abitudini dell'uomo sono completamente diverse da quelle dei nostri avi.
In passato si era soliti nascere, crescere e terminare la propria vita nello stesso luogo.
Questo perché, i mezzi di comunicazione e le tecnologie non erano così sviluppati come oggi: basti pensare ai cambiamenti apportati dall'uso del web grazie al quale è possibile comunicare con persone in tutto il mondo, o anche alla riduzione delle distanze fisiche grazie all'uso di aerei e di treni ad alta velocità che ci permettono nel giro di poche ore di raggiungere luoghi lontani.
Questi aspetti, unitamente ai fenomeni di repentina crescita dei paesi dell'Est e di conseguente crisi europea, hanno radicalmente cambiato le nostre vite, dando vita a fenomeni di migrazione della popolazione verso le nazioni emergenti, prima per motivi di studio, poi per motivi professionali.
E chiaramente, tutto ciò, si ripercuote sulle nostre abitudini di vita: trascorriamo periodi in alcune città per motivi lavorativi, per poi spostarci nuovamente a causa degli stessi o per raggiungere la famiglia.
È il cosiddetto fenomeno del nuovo nomadismo.
Di pari passo con queste esigenze anche il mondo dell'edilizia si è adeguato, realizzando strutture temporanee, removibili, adatte per trascorrervi brevi periodi.
Già da tempo, i bruschi cambiamenti climatici, unitamente a fenomeni naturali, come terremoti o tsunami hanno spinto i professionisti alla necessità di adottare strutture più flessibili e materiali leggeri.
Questi due aspetti hanno portato alla nascita di case temporanee, unità abitative destinate ad ospitare i fruitori mordi e fuggi delle grandi città.
Non si utilizza più la paglia o la terra, almeno nelle metropoli, ma materiali tecnologici e maggiormente resistenti.
Uno di questi è il legno, che, nonostante sia uno dei più antichi materiali utilizzati dall'uomo, grazie alle tecnologie e agli studi effettuati, rimane sempre il materiale ecologico per eccellenza ed altamente prestazionale grazie alle sue caratteristiche.
In quest'ottica, il concorso Instant House, bandito da Federlegno Arredo S.r.l unitamente al Politecnico di Milano e al Made Expo, si pone l'obiettivo di studiare e invogliare la fantasia creativa dei progettisti sul tema delle residenze per city users, ossia dei nomadi che fruiscono delle città in maniera saltuaria e che spesso non hanno risposte adeguate alle loro esigenze di abitabilità: gli alloggi infatti sono spesso troppo costosi e non facilmente reperibili.
In particolare il tema si avvicina molto al concetto di Social Housing, ma se ne distacca per la destinazione d'uso: non si tratta di vere e proprie unità abitative destinate a nuclei familiari stabili, ma ad utenti momentanei, che ne usufruiscono per limitati periodi.
Ciò che li accomuna, invece, sono sicuramente i concetti di fondo su cui si dovrebbe basare la progettazione.
Il primo è sicuramente legato ad uno studio accurato dei fruitori.
È acclarato da ricerche scientifiche che alloggiare in ambienti confortevoli ha una ricaduta positiva sulla qualità del lavoro.
È pertanto interesse di tutti realizzare spazi abitativi confortevoli, in questo caso pensati per lavoratori che hanno bisogno di luoghi di aggregazione e di spazi per l'ospitalità vivibili, non angusti.
Il tema del concorso prevede, inoltre, la realizzazione di luoghi per lo svago, percorsi verdi ed integrazioni con la città.
A tal proposito dovranno essere messi a punto mezzi di comunicazione idonei e non impattanti con l'ambiente: piste ciclabili, car sharing e auto elettriche.
La sostenibilità è chiaramente un punto di forza di questi progetti: aumentare le aree verdi, gestire in maniera opportuna i rifiuti, utilizzare le fonti rinnovabili, limitare le emissioni, e monitorare in maniera costante l'uso dell'energia, rappresentano azioni indispensabili alla realizzazione di un progetto al passo coi tempi e non impattante sull'ambiente.
Per queste ragioni la realizzazione delle Temporary House nel Campus del Politecnico richiede l'adozione di materiali leggeri in particolar modo del legno, materiale flessibile e naturale adatto sia per le porzioni strutturali dell'edificio che per i rivestimenti.
Il campus, che sarà realizzato nella zona compresa tra l'Istituto Neurologico C. Besta e il centro sportivo Giurati, dovrà configurarsi come un luogo di condivisione, aperto alle esigenze di coloro che vi alloggeranno con luoghi destinati ad ospitare funzioni collaterali al vivere: aule conferenza, spazi espositivi, mediateca e spazi d'incontro.
Insomma un campus inteso nella sua vera e propria accezione all'americana.
Dopo il 15 Maggio 2012, termine ultimo per la ricezione degli elaborati, una giuria valuterà le proposte e, ulteriormente ai premi in denaro dei tre vincitori, i progetti meritevoli saranno esposti al Made Expo 2012 di Milano.
Info: instanthouse
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