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La Legge 104/1992, all’art. 1 e all’art. 2, tutela i diritti delle persone con disabilità e garantisce misure per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Il principio guida è l’integrazione sociale e la piena accessibilità.
L’installazione di un ascensore condominiale con Legge 104 rientra a pieno titolo tra gli interventi che mirano a rendere accessibili spazi comuni come scale e pianerottoli.
Disabile che usa dopo installazione ascensore con legge 104 - Nova Ascensori
Secondo l’art. 2 della legge, i soggetti portatori di handicap grave hanno il diritto di superare ostacoli che impediscono l’accesso e la fruibilità dell’edificio.
Inoltre, l’art. 27 della legge 118/1971, ancora in vigore e richiamata dalla giurisprudenza, vieta espressamente la possibilità per l’assemblea condominiale di impedire interventi volti a eliminare barriere architettoniche, come appunto l’installazione di ascensori.
La legge 13/1989, normativa fondamentale per l’eliminazione delle barriere architettoniche, afferma che tali interventi possono essere promossi anche da singoli condomini, in particolare da chi è portatore di handicap o convive con soggetti disabili, senza necessità di autorizzazione unanime dell’assemblea.
Pertanto, la legge 104 per l’installazione di un ascensore in condominio non solo consente l’intervento, ma lo tutela come diritto fondamentale alla mobilità e all’inclusione.
Sì, se l’assemblea non approva l’installazione ascensore condominio Legge 104, il disabile può comunque procedere.
Ai sensi dell’art. 2 della Legge 13/1989, nel caso in cui la delibera assembleare non venga approvata o non sia adottata entro tre mesi dalla richiesta, il richiedente può eseguire l’intervento a proprie spese, purché nel rispetto della normativa edilizia e senza compromettere la sicurezza e il decoro dell’edificio.
Questa possibilità è riconosciuta dalla Cassazione civile, sez. II, sentenza 6129/2017, che conferma che il disabile può agire senza autorizzazione assembleare, esercitando un diritto soggettivo perfetto tutelato dall’ordinamento.
L’installazione di un ascensore senza approvazione assemblea non deve ostacolare l’uso delle parti comuni agli altri condomini.
Qualora l’ascensore venga installato in spazi comuni (come il vano scale o il cortile), non è necessario il consenso unanime, ma solo il rispetto del principio del buon uso e del pari godimento di tutti.
In sintesi, l’assemblea può esprimere parere contrario, ma non può vietare l’installazione dell’ascensore se questo è funzionale all’eliminazione di barriere architettoniche e se vengono rispettate le norme tecniche e le autorizzazioni comunali.
I diritti portatori handicap condominio sono tutelati da più normative.
Oltre alla Legge 104/1992, che garantisce la libertà di movimento e l’accesso agli edifici, anche la Costituzione italiana riconosce, all’art. 3, il diritto all’uguaglianza e all’inclusione, vietando qualsiasi forma di discriminazione.
Disabile con legge 104 accompagnato in ascensore condominiale - Kone
Il disabile ha diritto all’accessibilità della propria abitazione e delle parti comuni del condominio.
La giurisprudenza ha più volte ribadito che, in presenza di ostacoli architettonici, il diritto alla salute e alla libertà personale prevalgono sugli interessi condominiali, come confermato dalla Cass. civ. Sez. II, Sent. n. 9101/2012.
Il diritto all’ascensore per disabili in condominio è considerato un’esigenza primaria e irrinunciabile.
L’ostruzione da parte del condominio può configurare una condotta discriminatoria ai sensi del D.lgs. 216/2003, e può dare origine a ricorsi giudiziari e risarcimenti danni.
Le spese ascensore condominio Legge 104 seguono le regole previste dagli articoli 1123 e 1124 del Codice Civile.
Se l’intervento è deliberato in assemblea, la spesa va suddivisa tra tutti i condomini in base ai millesimi di proprietà, salvo diversa convenzione.
Nel caso in cui l’ascensore venga installato a iniziativa del disabile e a sue spese, il resto dei condomini può scegliere se partecipare o meno.
Tuttavia, se successivamente ne trae utilità, è tenuto a contribuire alle spese, come stabilito dall’art. 1123 c.c., comma 2.
Tecnici impegnati nel montaggio e collaudo dell'impianto ascensore - Kone
È importante notare che, anche quando l’intervento viene effettuato da un solo condomino, le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto vengono in seguito ripartite tra tutti coloro che usufruiscono del servizio, secondo i millesimi o i piani serviti.
Secondo la Legge 13/1989, possono presentare istanza per l’installazione ascensore condominiale con Legge 104:
La richiesta può essere presentata all’amministratore o direttamente all’assemblea, corredata da documentazione medica e certificazione di disabilità grave.
Nuova installazione ascensore in edificio storico - Codebo
Anche chi non è direttamente disabile, ma coabita con soggetti disabili (genitori, figli, coniugi), può agire per conto di questi.
In mancanza di riscontro entro tre mesi dalla richiesta, è possibile procedere direttamente ai lavori, a condizione che siano rispettati i vincoli edilizi e che non si arrechino danni alle parti comuni.
L’iter burocratico per l’installazione ascensore condominiale con Legge 104 inizia con la presentazione della richiesta all’amministratore, accompagnata dalla documentazione relativa alla disabilità e da un progetto tecnico dell’intervento.
In seguito:
Al termine dei lavori è necessario il collaudo e la registrazione dell’impianto presso gli uffici competenti (INAIL o enti locali).
Sì, le agevolazioni fiscali ascensore Legge 104 sono numerose e cumulative:
Tutti i bonus sono accessibili anche se l’impianto viene installato da un solo condomino, purché i lavori siano eseguiti da imprese abilitate e tracciabili con bonifici parlanti.
L’installazione ascensore senza approvazione assemblea è ammessa in caso di mancata delibera entro tre mesi dalla richiesta.
L’art. 2 della Legge 13/1989 consente l’esecuzione diretta, a spese del richiedente.
È importante che:
La Cassazione ha confermato in più occasioni che l’ascensore installato per superare barriere architettoniche non costituisce innovazione vietata, ma intervento lecito a tutela dei diritti fondamentali.
In caso di opposizione formale, il disabile può ricorrere al tribunale civile per ottenere l’autorizzazione coattiva.
Il giudice può disporre l’intervento d’urgenza, in base all’art. 700 c.p.c., in presenza di un pregiudizio grave e attuale alla salute o alla libertà di movimento.
Un’eventuale opposizione pretestuosa da parte dell’assemblea può essere considerata condotta discriminatoria, sanzionabile ai sensi del D.lgs. 216/2003.
Per tutelarsi, è consigliabile inviare la richiesta in forma scritta tramite PEC o raccomandata con ricevuta di ritorno, conservando copia della documentazione medica e del progetto tecnico.
Sì, i contributi per installazione ascensore sono previsti dalla Legge 13/1989, che istituisce un fondo statale per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati.
I fondi sono gestiti dalle Regioni e i Comuni raccolgono le domande in ordine cronologico.
Per ottenerli è necessario:
L’importo del contributo varia in base al costo dell’intervento e alla situazione economica del richiedente (ISEE).
Alcuni Comuni offrono anche contributi aggiuntivi o bandi speciali per l’accessibilità condominio disabili.
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