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Tecnologicamente evoluti, dai design moderni o classici, i citofoni moderni possono essere facilmente installati seguendo alcune semplici regole tecniche e del fai-da-te.
Un citofono, o sistema citofonico, si interfaccia con l'impianto elettrico e per questo motivo la prima cosa da fare è disalimentare l'impianto elettrico di casa, agendo sull'interruttore generale prima di ogni intervento.
In linea di massima, occorre sempre rispettare le norme d'installazione elettrica ed utilizzare dei prodotti conformi alle norme attualmente vigenti.
Nel caso di citofoni con trasformatore non installato nella cornetta, è bene sottolineare di non effettuare l'installazione del trasformatore (il citofono funziona con piccole correnti continue) in locali umidi o soggetti agli agenti atmosferici.
Come per ogni lavoro fai-da-te è bene iniziare l'attività di installazione di un citofono, o di un videocitofono, facendo la lista degli attrezzi necessari, che devono essere dotati di isolamento elettrico, come tutti gli attrezzi per i lavori sugli impianti elettrici.
Occorrono: un trapano elettrico, una pinza, un cacciavite, una spellafili, delle viti con relativi tasselli per muratura, cazzuola, mazzuola, scalpello e cemento ed infine dei cavi elettrici.
Attrezzi e materiali descritti sono tutto ciò che serve, generalmente, per l'installazione del modulo esterno del sistema citofonico o videocitofonico. Per quanto riguarda i cavi elettrici, la tipologia adeguata è indicata nelle istruzioni del prodotto che abbiamo comprato ed è, naturalmente, in funzione della distanza da coprire.
Generalmente il cavo citofonico normale è costituito da coppie di cavi tutte di uguale sezione. Alcuni produttori di cavi, in alcuni casi, realizzano le coppie di cavi anche parzialmente attorcigliate.
Per un semplice sistema citofonico monofamiliare, la sezione di riferimento può essere 0,5 mmq per 10-12 Volts e 1,5 mmq per 18 – 20 Volts, mentre, per installare videocitofoni con i relativi segnali video e di controllo, possono essere sufficienti anche sezioni minori.
Per quanto riguarda l'alimentazione elettrica occorre distinguere due casi possibili: quello nel quale il trasformatore è installato o integrato nella cornetta e quello nel quale il trasformatore richiede una installazione indipendente. Nel primo caso, il sistema citofonico deve essere alimentato direttamente da una presa elettrica ordinaria (220V-50 Hz).
Nel secondo caso è necessaria una installazione elettrica specifica. I tubi che conterranno cavi elettrici possono essere installati sotto traccia oppure a vista.
Nel primo caso utilizzeremo dei tubi in PVC corrugati con sezione da 20 mmq e lunghezza opportuna, se necessario potremmo utilizzare dei tubi tipo RK per l'installazione a vista. In ogni caso è opportuno evitare i raccordi elettrici tra i cavi per il modulo esterno del sistema citofonico ed il modulo interno.Nel caso di semplice sostituzione di un sistema citofonico esistente, è opportuno verificare il cavo già installato, soprattutto controllando che il numero di fili esistenti sia adeguato, o meno, a quello necessario per il nuovo sistema citofonico.
L'altezza di riferimento per l'unità esterna è di 1,60 metri da terra, se è necessario utilizzeremo scalpello e martello per l'incasso del modulo fissato con del cemento, altrimenti si utilizzeranno le viti, con relativi tasselli, in appositi fori realizzati preventivamente con il trapano.
La posa dei tubi nelle tracce realizzate sarà completata con cemento di riempimento dopo averle bagnate e stuccate, per favorirne la presa. In maniera analoga si procederà per la posa del modulo interno, posando in opera il supporto per il citofono o videocitofono, e terminando il lavoro con le ulteriori rifiniture estetiche alla parete, se necessarie.
A questo punto possono essere infilati i cavi elettrici, lasciando una ventina di centimetri di ricchezza (lunghezza extra) degli stessi cavi per facilitare i collegamenti elettrici secondo lo schema. Non resta che avvitare i moduli interni ed esterni sulle scatole, o supporti, che sono stati posti in opera.
Nel caso di trasformatore indipendente, esso può essere installato nel quadretto elettrico più vicino e protetto da un fusibile salvavita.
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