Installare il tritarifiuti

Il tritarifiuti consente di ridurre il volume degli scarti domestici in pochissimi attimi e senza sforzo, occupando uno spazio minimo al di sotto del lavello.
Pubblicato il

Installazione del tritarifiuti


Il tritarifiuti posto sotto il lavello della cucina nei paesi anglosassoni è presente in quasi tutte le abitazioni, ma anche da noi comincia a diffondersi. La sua utilità è indiscutibile: grazie al tritarifiuti è possibile gettare direttamente nello scarico del lavello i rifiuti che si producono in cucina e i piccoli avanzi del pasto. Questi residui vengono sminuzzati finemente ed eliminati attraverso il flusso dell'acqua.

1) Iniziate il lavoro smontando con cautela il sifone del lavello e raccogliendo l'acqua che fuoriesce in una bacinella.

2) Verificate che il foro di uscita dell'acqua dal lavello abbia un diametro compatibile con quello del tritarifiuti. Se è così asportate la pigna del lavello.

Smontaggio sifone del lavello per installare tritarifiuti
3) Applicate del silicone trasparente sulla guarnizione superiore del tritarifiuti affinché la sua tenuta dopo l'installazione sia perfetta.

4) Posizionate il tritarifiuti a contatto col foro di uscita e ruotate l'apposita ghiera che lo blocca in questa posizione.

Congiunzione tritarifiuti e sifone
5) Realizzate il bloccaggio definitivo dell'apparecchiatura stringendo con cura le viti che la fissano alla ghiera posta sulla parte superiore del foro di scarico del lavello.

6) Collegate il tubo di uscita del tritarifiuti all'impianto di scarico interponendo tra i due elementi un ulteriore sifone dotato di struttura a U.

Bloccaggio titarifiuti
7) Il tritarifiuti va poi collegato all'impianto elettrico con tre cavi: fase, neutro e terra. Connetteteli alla morsettiera dell'apparecchio.

8) Il tritarifiuti è pronto per entrare in azione. Gettando gli avanzi e i rifiuti nello scarico questi verranno sminuzzati ed eliminati.

Collegamento del tritarifiuti all'impianto elettrico
9) Il semplice schema dell'impianto del tritarifiuti. Da sinistra a destra: la scatola di derivazione, l'interruttore, l'apparecchio.

Schema dell'impianto tritarifiuti


La redazione consiglia:

Compattatori e dissipatori per la raccolta differenziata


Il tritarifiuti è una risorsa preziosa in cucina, che permette di ridurre l'impatto ambientale delle abitudini quotidiane. Grazie alla possibilità di sminuzzare finemente i rifiuti alimentari che si producono giornalmente durante e dopo la preparazione dei pasti, si riduce notevolmente il volume degli scarti destinati alla raccolta differenziata.

Il tritarifiuti è una soluzione pratica e rapida da installare, che occupa poco volume e permette di gestire meglio lo spazio in cucina, soprattutto qualora esso sia ristretto e non consenta l'agevole posizionamento per ampi contenitori per la raccolta dell'umido.

Diffuso da molti anni nelle cucine europee, il tritarifiuti si sta facendo strada anche in Italia, dove la sua diffusione è in crescita. Questo utile strumento non costituisce, però, l'unica soluzione per ridurre l'ingombro dei rifiuti per la raccolta differenziata: se si ha a che fare con spazi ridotti o si vuole dare un contributo efficace nella riduzione dell'impatto ambientale delle proprie abitudini di vita, si possono valutare anche i compattatori e i dissipatori per la raccolta differenziata.

Le aziende produttrici di elettrodomestici e contenitori per la raccolta differenziata dimostrano di investire con crescente interesse nello sviluppo tecnologico, con lo scopo di permettere la riduzione dei volumi dei propri scarti già all'interno della casa, con contenitori intelligenti già sul mercato e pensati per offrire massimo risultato con un minimo ingombro.

I compattatori e dissipatori più diffusi sono quelli che permettono di eseguire una prima fase di compostaggio dei rifiuti umidi già in casa, senza il fastidio di cattivi odori. Ma l'umido non è l'unico tipo di scarto oggetto di tale lavorazione: sul mercato è possibile individuare compattatori integrati in grado di ridurre fino all'80% i volumi della carta, mentre sempre più modelli puntano alla sostenibilità anche dal punto di vista dell'energia utilizzata.

Molti compattatori e dissipatori, infatti, sono funzionanti a basso consumo energetico, mentre alcuni modelli sfruttano un pannello solare integrato per poter essere completamente autonomi nel proprio funzionamento e non richiedere energia proveniente da fonti fossili. Dal punto di vista del consumo di spazio, è possibile trovare soluzioni per ogni esigenza, scegliendo tra la grande varietà di strumenti free standing o ad incasso presenti sul mercato.

Per non rinunciare proprio a nulla e per ottimizzare gli spazi, si può investire su un compattatore con tritarifiuti integrato: sotto lo spazio del lavello si potrà così avere a disposizione tutto ciò che serve per rendere efficiente la raccolta differenziata domestica, in pochissimo tempo e senza particolari sforzi.
Molti di tali strumenti, infatti, una volta posizionati non richiedono particolari operazioni di pulizia, in quanto sono dotati di sistema autopulente che, tramite il rilascio di particolari enzimi, garantisce la pulizia interna e l'eliminazione di qualsiasi odore sgradevole.


riproduzione riservata
Installare il tritarifiuti
Valutazione: 5.00 / 6 basato su 3 voti.
gnews
  • whatsapp
  • facebook
  • twitter

Inserisci un commento



ACCEDI, anche con i Social
per inserire immagini
Alert Commenti
347.668 UTENTI
SERVIZI GRATUITI PER GLI UTENTI
SEI INVECE UN'AZIENDA? REGISTRATI QUI