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Per motivi di spazio in fase di ristrutturazione o per scelte ben precise di design, si decide a volte di inglobare la finestranelladoccia. Questa operazione esige particolari attenzioni su determinati aspetti ma apporta all'ambiente un tocco di grande peculiarità.
Un buon esempio per capire le problematiche che possono sorgere e le idee che si possono trovare, è uno degli ultimi progetti di cui mi sono occupata, che vede la rimozione della vasca posta sotto la finestra e la sua sostituzione con una doccia.
Dopo aver fatto varie combinazioni in pianta, spostando, ruotando, accostando e provando tutte le soluzioni possibili, in un piano di incastri perfetti, nel rispetto delle misure antropometriche e di movimenti comodi, sono venuta a capo della questione proponendo due soluzioni:
1) Realizzare una piccola doccia angolare stondata che escluda la finestra.
2) Realizzare una doccia ampia che inglobi la finestra in legno.
Senza dubbio avrei scelto la seconda, nel caso di questo bagno di pertinenza della master room. Fortunatamente anche i miei clienti erano dello stesso avviso, sebbene con qualche perplessità circa l'incolumità della finestra interna. Il risultato però è stato di grande soddisfazione, un bagno di luce più che una doccia.
Esaminiamo per ordine le varie fasi che ci hanno portato a realizzare una stanza di grande impatto e funzionalità.
Come prima cosa ho interpellato un esperto nel settore degli infissi e con il suo aiuto abbiamo elaborato due vie da perseguire: la prima prevedeva la sostituzione della finestra, la seconda un suo adeguamento.
Grazie ad un progettostudiato in ogni minimo dettaglio, prima di iniziare i lavori, con piante, prospetti, bozzetti e render, abbiamo ottenuto il risultato migliore, senza spreco di soldi e di tempo.
Se si dispone di una finestra in legno e la si deve inglobare nella doccia, la paura che essa sia troppo delicata e inadatta a questo ruolo è comprensibile, ma vanno valutati vari aspetti prima di prendere una decisione.
Si potrebbe procedere alla sostituzione dell'infisso in legno con uno in pvc o in alluminio, materiali di certo più adatti a ricevere schizzi d'acqua.
Teoricamente però, considerando che il trattamento interno è lo stesso dell'esterno, la finestra in legno è progettata per poter prendere acqua sia dentro che fuori, con certi limiti. Il problema dunque risultano essere piuttosto i residui di sapone che però, se permangono a lungo, rovinerebbero anche altri tipi di materiale oltre il legno.
Dal momento quindi che i rischi e gli svantaggi di una finestra in legno all'azione dell'acqua sono gli stessi che vanno valutati per una finestra da esterno, si potrebbe decidere anche di fare a meno di sostituirla con una in Pvc o in alluminio, adottando opportune accortezze.
Scegliendo di montare una nuova finestra, bisogna anche fare attenzione a selezionare un prodotto con ferramenta a scomparsa, poiché il gambo della cerniera normale si può arrugginire. In questo modo si possono invece rimuovere le protezioni e lavare le stesse qualora rimangano residui di sapone.
Un'altra accortezza è quella di optare per una finestra con molti anni di garanzia così da comportare più cicli di verniciatura e quindi la massimaprotezione.
Qualora si proceda alla sostituzione della finestra, l'esterno si può rifare identico alla vecchia ma, prima di procedere alla sostituzione, bisogna anche valutare il valore e la bellezza della finestra stessa e riflettere se valga la pena.
Un altro consiglio, in caso di sostituzione, è quello di optare per un modello che sia apribile anche a vasistas, così da consentire l'areazione per più tempo durante la giornata. Aprire la finestra completamente, per 5 minuti più volte al giorno, risulta però sempre la sceltamigliore.
Un ultima soluzione, consigliabile se nel bagno ci sono più finestre, è quella di optare per un vetrofisso all'interno della cabina doccia. L'effetto finale è pulito ed elegante.
Se la finestra non è messa a filo muro, si può pensare ad una controfinestra interna che si apra prima di aprire quella esistente. Il mio consiglio, visto il costo elevato della controfinestra, è quello di sostituire quella esistente solo se il suo smantellamento non comporta una grossa perdita di pregio e bellezza e se non è in ottime condizioni.
In alternativa, si può pensare ad uno sportellino di solo vetro o altro materiale, che protegga la vecchia finestra. Una semplice pannellatura di vetro senza cornice con due cerniere a muro. Una soluzione di certo più economica e pratica.
Il vetro, in questo caso, si potrebbe scegliere trasparente o satinato, in base anche all'esposizione della finestra ed alla privacy di cui si necessita. Per oscurare la visuale si potrebbe realizzare, oltre alle più classiche persiane o serrande, anche una tenda de esterno, con lo svantaggio di dover, probabilmente, accendere la luce, se quella è l'unica finestra presente in bagno.
Se non si è certi della strada da percorrere a riguardo, si potrebbe optare per un vetro totalmente trasparente con l'applicazione di una pellicola satinata, da rimuovere in caso ci si penta della scelta. Il prodotto si trova anche nei negozi di bricolage, ma la sua applicazione richiede mani esperte.
In accordo con i miei clienti, ho optato per due ante in vetro extra white, davvero sobrie e minimal, senza maniglie di apertura ma solo con due piccole aperture a mezzaluna ricavate nella parte inferiore centrale.
Il risultato è sorprendentemente sobrio e raffinato. Si è ottenuta la massima protezione con un intervento minimo e poco invasivo. I committenti possono così godere dei vantaggi di una comoda doccia, con una ampiezza di tutto rispetto e molto luminosa, salvaguardando la finestra in legno esistente, di grande pregio.
Essendo una doccia a filo pavimento e non troppo profonda viene minimizzato anche lo svantaggio, sia pratico che visivo, di dover entrare nel box per aprire la finestra: sembra ed è tutto più naturale.
Un ulteriore problema affrontato, è stato il lato del muro senza protezione, sulla parte sinistra, inglobato nella doccia: l'applicazione di un vetroretro-verniciato dello stesso colore delle altre pareti della stanza ed incollato al muro, ci ha consentito di dare continuità al box doccia in tutti e quattro i lati.
In caso di realizzazione di una doccia con la finestra al suo interno, si possono seguire alcuni consigli utili per sfruttare al meglio i vantaggi e minimizzare gli svantaggi che ne deriverebbero.
Ad esempio, quando possibile, è consigliabile distanziare la posizione della doccia rispetto al filo della finestra, magari inserendoci una panca in modo tale da abbellire e rendere funzionale la parte libera.
Un consiglio di manutenzione ordinaria è invece quello di asciugare sempre la finestra, dopo ogni utilizzo.
Nella realizzazione del box doccia, si deve attentamente valutare la distanzanecessaria tra le ante della finestra e i vetri della doccia, per evitare interferenza nella apertura. Scegliere vetri scorrevoli per la doccia poi è più elegante e funzionale quando si dovrà far prendere aria all'ambiente e rimarranno aperte sia la doccia che la finestra.
Un vetro ad antaunica, sia in caso di finestra che di controfinestra, è sicuramente meno invasivo e più lineare e pulito, ma non sempre è realizzabile nei casi di ridotta profondità della doccia.
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