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La sicurezza di un edificio è un aspetto fondamentale per la tutela della vita e dell'incolumità delle persone che lo abitano o frequentano.
Negli ultimi decenni, l'attenzione verso la sicurezza degli edifici ha assunto un ruolo di primaria importanza.
Dissesto di un solaio di un edificio storico - foto di Federica Vitrone
Il focus del nuovo millennio è il recupero di edifici esistenti che non sempre garantiscono la solidità strutturale necessaria per evitare eventi tragici quali crolli e dissesti.
In questo contesto, l'indagine diagnostica è uno strumento fondamentale per valutare la sicurezza di un immobile.
Una persona che presenta un malessere si sottopone a una serie di analisi e test per identificarne la causa e, di conseguenza, la cura.
Allo stesso modo, un edificio può presentare dei malesseri strutturali che necessitano di un'analisi approfondita per essere identificati e risolti.
Le indagini diagnostiche rappresentano questa analisi approfondita.
L'indagine diagnostica è, quindi, lo strumento fondamentale per conoscere lo stato di un edificio e le sue eventuali patologie.
La fase di conoscenza è fondamentale per pianificare interventi mirati e adeguati, evitando sprechi di risorse e senza compromettere la natura dell'immobile, seppur intervenendo sullo stato di degrado dei suoi componenti come le fondamenta, i pilastri, le travi, i solai e le pareti.
In sintesi, l'indagine diagnostica permette di:
Esistono diverse tipologie di prove a supporto dell'indagine diagnostica, ognuna con caratteristiche e scopi specifici.
La prima, che consente di individuare eventuali anomalie o segni di degrado e patologie, è l'ispezione visiva. Le prove che invece necessitano dell'utilizzo di strumentazioni, si possono differenziare in due tipi: prove non distruttive e prove distruttive.
Fessura parete edificio in muratura - foto Pixabay
L'ispezione visiva è normalmente accompagnata da documentazione fotografica e supportata da rappresentazioni grafiche, come piante e sezioni che riportino la distribuzione delle patologie riscontrate.
Rivestimento danneggiato e quadro fessurativo di una volta - foto di Federica Vitrone
Le prove distruttive sono utilizzate per analizzare le proprietà dei materiali e la struttura dell'edificio usando tecniche e strumenti che consentono di valutare lo stato strutturale senza danneggiare l'edificio.
Queste metodologie sono particolarmente utili per fornire elementi di interpretazione delle eventuali patologie dell'edificio senza compromettere l'integrità dell'edificio stesso. Per questo motivo sono spesso preferite, soprattutto nelle situazioni in cui la sicurezza strutturale è una priorità.
Tuttavia, in diverse circostanze le sole prove non distruttive non permettono di avere un quadro esaustivo dello stato di degrado di un edificio e, per questo, vengono accompagnate da prove distruttive.
Il vantaggio, in questi casi, è nel ridotto numero di prove distruttive necessarie.
Indagine Termografica di un edificio - foto Getty Images
Le principali prove non distruttive sono:
Le prove distruttive coinvolgono la rimozione di porzioni di materiale e la conseguente alterazione di parti della struttura, con lo scopo di esaminare, direttamente e in dettaglio, le condizioni dei materiali attraverso prove di laboratorio.
Essendo prove invasive, il loro utilizzo viene limitato ai casi strettamente necessari.
Le prova distruttiva più utilizzata è il carotaggio. Questa tecnica prevede il prelievo di campioni cilindrici di calcestruzzo, muratura o altri materiali strutturali, utilizzando la carotatrice. Sui provini prelevati vengono effettuate delle prove in laboratorio per determinarne la composizione, la resistenza e la presenza di difetti.
Prove di carotaggio - foto Getty Images
Esistono poi delle prove definite semi-distruttive. Queste prove sono moderatamente invasive per l'immobile, comportando un grado limitato di danneggiamento o alterazione della struttura durante l'esecuzione del test.
La più importante è la prova pull-out. Questa tecnica è considerata semi-distruttiva poiché prevede l'estrazione di un ancoraggio metallico dal calcestruzzo con il fine di valutare l'aderenza tra il calcestruzzo e altri materiali di rinforzo o fissaggio, come barre d'acciaio o tasselli.
Che la causa sia un dissesto strutturale o una cattiva manutenzione ordinaria, è importante prestare attenzione ai segnali di degrado e, in caso di dubbi, contattare un tecnico specializzato per una valutazione approfondita.
Alcuni casi in cui è necessaria una valutazione della sicurezza dell'immobile con una indagine diagnostica, sono:
In questi e altri casi, è comunque importante affidarsi a un tecnico specializzato che sia in grado di identificare i sintomi di degrado e disegnare un piano di indagine adeguato alla tipologia di struttura e al quadro diagnostico, scegliendo adeguatamente le prove distruttive e non distruttive da effettuare per la sicurezza dell'immobile.
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