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L'utilizzo di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili sta diventando un fenomeno sempre più diffuso, anche perché esistono degli incentivi per gli utilizzatori di questi impianti.
Un impianto che produce energia elettrica partendo da fonti rinnovabili, costituisce una fonte di risparmio sulla bolletta di casa, in quanto azzera tutte le spese per i consumi di energia e allo stesso tempo produce un guadagno.
Infatti, l'energia in eccesso rispetto al fabbisogno della singola abitazione o del complesso residenziale considerato, viene reimmessa in circolo sul sistema e quindi venduta all'ente di distribuzione nazionale.
Il DM 6 luglio 2012 è quel decreto ministeriale emanato per disciplinare gli incentivi per coloro che producono energia elettrica da impianti alimentati da fonti rinnovabili, diverse da quella solare fotovoltaica, con potenza non inferiore a 1 kW.
Nel caso di specie si fa riferimento al minieolico.
Secondo tale decreto, gli incentivi si possono applicare a tutti quegli impianti nuovi, integralmente ricostruiti, riattivati, oggetto di intervento di potenziamento o di rifacimento, che sono entrati in servizio a partire da 1°gennaio 2013.
Esistono due meccanismi incentivanti, variabili in funzione dell'impianto che si possiede:
- la Tariffa omnicomprensiva;
- lo Scambio sul posto.
Con la Tariffa Omnicomprensiva, l'incentivo dura 15 anni e offre al produttore di energia elettrica che possiede un impianto minieolico un corrispettivo in denaro pari a 30 centesimi di euro per kWh immesso nella rete.
Alla scadenza dell'incentivo, si potrà scegliere se entrare nel mercato libero dell'energia o rimanere sotto tutela da parte del GSE attraverso il ritiro dedicato a tariffe agevolate.
La Tariffa Omnicomprensiva risulta conveniente in proporzione alla potenza installata:
maggiore è l'ammontare di energia che potrà essere prodotta e più conveniente sarà questa scelta. Il sistema di Scambio sul posto non ha vincoli temporali e non prevede la vendita di energia al Gestore dei Servizi.
Questo sistema si basa sul calcolo trimestrale del bilancio tra l'energia prodotta e quella consumata: se il bilancio è negativo verrà addebitato in bolletta, il surplus di energia consumata rispetto a quella prodotta, se invece risulta positivo l'utente avrà un credito sulle fatturazioni future, non soggetto a scadenza.
Il guadagno al momento si attesta intorno agli 0,20 € per kWh; questo valore si considera variabile in futuro poiché legato al mutamento delle condizioni economiche di fornitura energetica.
Negli ultimi anni, vista la crescita degli investimenti fatti per la realizzazione di impianti di energia elettrica da fonti rinnovabili, anche gli istituti bancari cominciano a proporre soluzioni di finanziamenti per chi ha scelto formule di produzione energetica differenti, minieolico compreso.
La Banca di Credito Cooperativo ha creato un accordo con Legambiente, in cui si favoriscono coloro che vogliono creare un proprio impianto di produzione energetica partendo da fonti rinnovabili, migliorando così l'efficienza energetica della propria abitazione, l'investimento sul risparmio idrico o sull'acquisto di veicoli ecologici.
Il sistema di credito si chiama Linea Rinnovabili ed Efficienza e contiene una soluzione appositamente studiata per il sostegno al settore energetico eolico.
Questa proposta è stata formulata per qualsiasi tipo di utente, sia esso un soggetto privato o un'azienda, anche associazioni o condomini.
La richiesta di finanziamento si può fare fino al 100% della spesa, comprensiva di IVA, il cui importo massimo è di 200.000 euro; il rimborso è rateale, estendibile fino a 20 anni con preammortamento fino a 24 mesi.
Le procedure di attivazione di questo sistema di finanziamento sono molto semplici:
basterà recarsi nella filiale della Banca di Credito Cooperativo scelta e presentare tutta la documentazione tecnica riguardante l'impianto da installare e il preventivo di spesa che la banca stessa dovrà finanziare.
Prima di far partire il finanziamento, tutta la documentazione dovrà essere presentata a Legambiente che dovrà verificare la fattibilità del progetto.
Superato questo iter burocratico molto semplice e piuttosto rapido si potrà procedere con l'installazione dell'impianto. Anche la Banca Etica, propone due tipi di finanziamenti per chi vuole investire nelle fonti di energia rinnovabile come il minieolico, ma anche biomasse, geotermia e idroelettrico.
Si tratta del Mutuo Micro Rinnovabile proposto per utenti privati, il cui impianto ha una potenza massima 20 kW e un importo massimo finanziabile di 40.000 €, e il Mutuo Macro Rinnovabile, pensato per le aziende che prevedono impianti con una potenza superiore ai 20 kW, il cui importo massimo finanziabile è 200.000 €.
Entrambe le tipologie di credito richiedono che il cliente sia socio di Banca Etica e abbia aperto presso l'istituto un proprio conto corrente.
La durata del rimborso varia dai 15 anni per i privati ai 20 per le aziende.
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