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Imu e Tari per i residenti all'estero: chi beneficia dello sconto?

La legge di Bilancio 2021 ha reintrodotto lo sconto IMU e confermato quello sulla TARI. Ecco quando IMU e TARI vanno pagate da cittadini italiani residenti all'estero
Pubblicato il / Aggiornato il

Imu e Tari, come funziona per gli italiani all'estero?


Sono molti i cittadiniresidenti all'estero proprietari in Italia di almeno un immobile.
Come funziona, in relazione a detti immobili, l'applicazione delle imposte sulla casa come Imu e Tari?

Vediamo prima brevemente in cosa consistono questi tributi.

Pensionati residenti all'estero
L'Imu consiste nell'imposta municipale unica che ha preso il posto dell'Ici.

La Tari è la tassa per finanziare la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.

Analizziamole separatamente e verifichiamo come nel tempo si è evoluta la normativa che riguarda tutti gli italiani proprietari di case che hanno trasferito la loro residenza all'estero.


Imu e italiani residenti all'estero


La nuova Legge di Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021, la n. 178 del 30 dicembre 2020, ha posto in essere alcune modifiche sostanziali per i titolari di una pensione internazionale, maturata lavorando in Stati della comunità europea o con Stati esteri non comunitari in convenzione con l'Italia.

In particolare la norma introdotta dal comma 48, dell'art. 1, ha previsto una riduzione pari al 50% dell'imposta dovuta da applicarsi a una sola unità immobiliare ad uso residenziale, a condizione che sia non locata o data in comodato d'uso.

Per beneficiare della riduzione non è richiesta l'iscrizione all'AIRE.

Cosa vigeva prima di questa sostanziale variazione?


A decorrere dall'anno 2020, l'imposta unica comunale di cui all'articolo 1, comma 639, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, era stata abolita, a eccezione delle disposizioni relative alla tassa sui rifiuti (TARI).

L'imposta municipale propria (IMU) era disciplinata dalle disposizioni di cui ai commi da 739 a 783. Cosa vigeva prima di questa sostanziale variazione?

Fino al 2013 le unità immobiliari situate in Italia e possedute da cittadini italiani residenti all'estero, a titolo di proprietà o di usufrutto, potevano essere considerate abitazioni principali, purché non venissero date in locazione.

La riconduzione nell'ambito della categoria di abitazione principale consentiva l'esenzione dall'Imu ove sussistessero tutte le altre condizioni per l'esenzione dall'imposta in base alla normativa in materia.

Immobili residenti all'estero
Successivamente con l'approvazione della Legge 80/2014, art.9 bis, imponeva importanti variazioni al regime applicato. L'assimilazione all'abitazione principale prima prevista, è venuta meno e gli immobili appartenenti a cittadini residenti all'estero vengono considerati seconde case con conseguente applicazione dell'Imu.

Tuttavia, a partire dal 1° gennaio 2015, veniva introdotta l'esenzione dall'imposta a favore dei cittadini che avevano trasferito all'estero la residenza purché pensionati. Per costoro, il beneficio dell'esenzione veniva riconosciuto alle seguenti condizioni e requisiti.
Vediamo quali:

  • il cittadino doveva essere iscritto all'AIRE (Anagrafe degli italiani residenti all'estero);

  • il cittadino doveva essere pensionato;

  • la pensione doveva essere erogata dallo Stato estero dove il cittadino italiano aveva spostato la residenza;

  • l'unità immobiliare per la quale si chiedeva l'esenzione doveva essere posseduta a titolo di proprietà o usufrutto e non doveva essere data in locazione o in comodato d'uso.

Questo voleva dire che se la pensione veviva erogata dallo Stato italiano, non si aveva titolo per godere del beneficio fiscale.

Resta possibile tuttavia, al fine di ottenere il beneficio dell'esenzione, richiedere il trasferimento fiscale della pensione dallo Stato italiano allo stato in cui è stata fissata la residenza.
Si tratta, in particolare, del trasferimento della pensione all'amministrazione dello Stato estero che provvederà a stabilire la nuova tassazione in funzione della propria normativa fiscale.

Alla luce delle nuove norme che succede se il cittadino italiano residente all'estero è proprietario di diversi immobili?

Nessuna delle unità immobiliari possedute potrà essere identificata come abitazione principale.

È importante, però, che ciascun contribuente verifichi il regolamento IMU vigente nel comune dov'è ubicato l'immobile per verificare le aliquote e le relative agevolazioni.


Che cos'è l'AIRE


Per poter godere della riduzione dell'Imu, per il cittadino italiano residente all'estero non è più indispensabile essere iscritto all'AIRE.

Ma che cos'è l'AIRE?

L'AIRE è una banca dati, istituita con legge 27 ottobre 1988 n. 470, contiene i dati dei cittadini italiani che hanno trasferito la residenza in uno Stato estero per un periodo superiore a 12 mesi.

Sono i Comuni ad avere il compito di gestire questa banca dati, sulla base delle informazioni provenienti dalle rappresentanze consolari all'estero.


Che cos'è l'abitazione principale?


Per abitazione principale si intende l'immobile che viene utilizzato stabilmente come dimora, cioè nel quale il contribuente ha fissato la residenza o il domicilio.

La definizione è rilevante ai fini delle esenzioni dalle imposte sulla casa previste dalla legge che, nello specifico, ritiene come abitazione principale:

l'immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente. Per pertinenze dell'abitazione principale si intendono esclusivamente quelle classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, nella misura massima di un'unità pertinenziale per ciascuna delle categorie catastali indicate, anche se iscritte in catasto unitamente all'unità ad uso abitativo. Art. 13 D.l. 201/2011


Tari e italiani residenti all'estero


Per quanto riguarda la Tari si fa riferimento alle regole fissate dalla Legge 80/2014 in base alla quale l'imposta è dovuta nella misura ridotta dei 2/3 rispetto alla somma dovuta.

Imposte casa italiani all'estero
La Legge di Bilancio 2021 non ha apportato alcuna variazione al regime della Tari.


Imu e Tari per chi vive all'estero: le scadenze


Il termine ultimo per il pagamento dell'acconto è fissato per mercoledi 16 giugno, il saldo invece, è il termine ultimo per il saldo è giovedi 16 dicembre 2021.

In ogni caso si può pagare in ritardo avvalendosi della regolarizzazione spontanea entro un anno dal mancato versamento, attraverso l'istituto del ravvedimento operoso applicando una piccola sanzione del 3,75 oltre agli interessi legali calcolati tenendo conto degli effettivi giorni di ritardo.


Modalità di pagamento


Il pagamento delle imposte, qualora dovute dai cittadini italiani residenti all'estero, può essere effettuato tramite bonifico bancario a favore del Comune dove sono ubicati gli immobili. Per le coordinate bancarie l'interessato dovrà rivolgersi all'Ufficio Tributi del Comune, oppure consultando il sito istituzionale del Comune stesso.


Poiché talvolta i Comuni, in base all'autonomia amministrativa di cui dispongono, possono apportare delle variazioni alle modalità di pagamento, è sempre bene rivolgersi al Comune stesso per tutte le informazioni del caso.

riproduzione riservata
Imu e tari per chi risiede all'estero
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Commenti e opinioni



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Alert Commenti
  • Giovanni
    Giovanni
    Domenica 17 Aprile 2022, alle ore 18:03
    Sono residente in Italia, ma sono stato assente dall'Italia tutto il 2020 e il 2021, preciso di non essere iscritto all'AIRE.
    Vorrei gentilmente sapere se posso aver accesso a qualche detrazione per la TARI o altro per detti anni di assenza.
    Giovanni
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Giovanni
      Giovedì 21 Aprile 2022, alle ore 09:28
      C'è la possibilità di ottenere uno sconto legato al reddito ISEE in corso di validità del nucleo familiare che varia da un comune all'altro. Le consiglio di consultare il regolamento sui tributi locali in vigore nel Suo comune. Cordiali saluti.
      rispondi al commento
  • Salve
    Salve
    Venerdì 1 Aprile 2022, alle ore 13:50
    Sono residente all'estero da 30 anni.
    Nel 1996 ho dichiarato il domicilio a casa di mia zia che era in affitto, sono rimasto tre settimane e poi sono tornata in Germania.
    Mia zia dopo tre anni andata via, io sono rimasto domiciliato.
    Non ho nessuna proprietà´, l'anno scorso mi sono iscritto ALL´AIRE per il rilascio del passaporto, quest´anno a gennaio mi arrivata la tari anno 2016/2017.
    Io non ho e non ho mai avuto nessuna proprietà
    rispondi al commento
    • Manuelamargilio
      Manuelamargilio Salve
      Venerdì 1 Aprile 2022, alle ore 18:45
      Potrebbe trattarsi di un errore da appurare.
      rispondi al commento
  • Carmela
    Carmela
    Sabato 8 Gennaio 2022, alle ore 15:30
    Wenn ich eine kleine Wohnung in Italien besitze und in Deutschland meinen Hauptsitz habe wiso muss ich so viel Tari bezahlen. Ich meine ich möchte zwar zahlen aber doch nicht der gleiche Preis wie eine grosse Wohnung. Iich nicht mal da wohne.
    Traduzione:
    Se possiedo un piccolo appartamento in Italia e ho la mia sede in Germania, perché devo pagare così tanto Tari.
    Voglio dire, vorrei pagare ma non lo stesso prezzo di un grande appartamento. Non ci vivo nemmeno.
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Carmela
      Martedì 11 Gennaio 2022, alle ore 17:49
      Purtroppo la Tari, residenti e non, va pagata. Le consiglio di consultare il regolamento Tari del comune dove è situato l'appartamento per le agevolazioni previste per i non residenti ed, in particolare, per coloro che risiedono all'estero per oltre 180 giorni all'anno. In ultimo verifichi la correttezza dei dati riportati in bolletta e se i metriquadri corrispondono alla consistenza della Sua abitazione. Cordiali saluti.
      rispondi al commento
  • Myrna
    Myrna
    Sabato 27 Novembre 2021, alle ore 18:41
    Sono residente in Francia e ho una pensione Svizzera, sono iscritta al' AIRE.
    Ho una casa di proprieta in Italia dove vado soltanto per le ferie, ho diritto dello sconto sul IMU e TARI??
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Myrna
      Mercoledì 1 Dicembre 2021, alle ore 09:45
      La legge prevede uno sconto del 50% ai soli lavoratori che hanno prestato servizio durante la vita lavorativa in Italia e nei paesi della Comunità Europea, oltre ad altri Stati convenzionati con il nostro Paese. In pratica bisogna aver versato contributi, oltre che in Italia, in almeno un'altra nazione. Cordiali saluti.
      rispondi al commento
      • Myrna
        Myrna Pasquale
        Sabato 11 Dicembre 2021, alle ore 10:23
        Se ho ben capito bisogna avere una pensione Italiana ed una pensione dei paesi della Comunità Europea per avere il sconto del 50% sul IMU.
        Per il sconto della TARI è anche uguale?
        Myrna
        rispondi al commento
        • Pasquale
          Pasquale Myrna
          Domenica 12 Dicembre 2021, alle ore 22:43
          Per il versamento del tributo permane la riduzione di 2/3 del dovuto, sulla base dell’aliquota TARI prevista dal comune in cui è ubicato l’immobile. Cordiali saluti.
          rispondi al commento
  • Tester
    Tester
    Martedì 2 Novembre 2021, alle ore 16:52
    Mio marito si è trasferito all'estero nel 2016 ed io sono rimasta nella casa di mia proprietà fino al 2020.
    In questo anno mi sono trasferita all'estero ed iscritta al'AIRE.
    Il mio comune mi chiede il pagamento dell'IMU per 2016/2017/2018 e 2019 dicendo che in quanto non separata perdo l'agevolazione per la prima casa.
    Mi aiutate per favore?
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Tester
      Mercoledì 3 Novembre 2021, alle ore 09:30
      Se Lei è unica proprietaria della casa ed è stata residente fino al 2020 è esentata dal pagamento dell'imu. Il comune Le ha fatto il calcolo sulla presunzione anche del Suo trasferimento nello stesso periodo di Suo marito. Deve testimoniare che ha vissuto in tutti questi anni nell'abitazione e proporre ricorso avverso al provvedimento. Cordiali saluti.
      rispondi al commento
      • Tester
        Tester Pasquale
        Giovedì 4 Novembre 2021, alle ore 05:33
        Grazie mille.
        Come dimostro che sono stata residente fino al 2020?
        rispondi al commento
        • Pasquale
          Pasquale Tester
          Giovedì 4 Novembre 2021, alle ore 11:29
          Può dimostrare attraverso i consumi delle utenze a servizio della casa (energia elettrica, gas e acqua) che non sono a zero. Cordiali saluti.
          rispondi al commento
          • Tester
            Tester Pasquale
            Mercoledì 2 Marzo 2022, alle ore 10:30
            Ho appena ricevuto dal comune conferma che devo pagare IMU anche se risiedevo nella mia casa.
            Non riconoscono il fatto che mio marito era stato mandato all' estero per lavoro.
            Cosa devo fare?
            rispondi al commento
            • Pasquale
              Pasquale Tester
              Mercoledì 2 Marzo 2022, alle ore 14:08
              Le consiglio di contattare un commercialista/tributarista di Sua fiducia, operante in Italia, per intraprendere tutte le azioni del caso. Cordiali saluti.
              rispondi al commento
  • Molfese Giuseppe
    Molfese Giuseppe
    Giovedì 12 Agosto 2021, alle ore 09:04
    Risiedo in francia perchè non ho diritto allo sconto del 50% sll'IMU
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Molfese Giuseppe
      Giovedì 12 Agosto 2021, alle ore 17:43
      La legge prevede uno sconto del 50% ai soli lavoratori che hanno prestato servizio durante la vita in Italia e nei paesi della Comunità Europea, oltre ad altri Stati convenzionati con il nostro Paese. In pratica bisogna aver versato contributi, oltre in Italia, in almeno un'altra nazione. Cordiali saluti.
      rispondi al commento
  • Bruno
    Bruno
    Lunedì 28 Giugno 2021, alle ore 17:58
    Mia madre è italiana nata in Francia iscritta all'AIRE e ha una piccola pensione pagata dalla Francia, non ha mai lavorato in Italia.
    Avrà diritto alla riduzione del 50% per la casa che ha in Italia?
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Bruno
      Mercoledì 30 Giugno 2021, alle ore 10:09
      Sì, ne ha facoltà di beneficiare della riduzione del 50% su una sola abitazione di proprietà sul territorio italiano. Cordiali saluti.
      rispondi al commento
      • Mcarminati
        Mcarminati Pasquale
        Giovedì 1 Luglio 2021, alle ore 11:15
        Attenti: secondo questo articolo, scritto da Laura Garavini, una parlamentare eletta all'estero che ha proposto la legge,  la pensione deve essere la totalizzazione anche di periodi lavorati in Italia, vedi https://www.garavini.eu/index.php/it/news/797-esenzioni-imu-per-i-pensionati-aire-chi-ne-ha-dirittoSe non si ha mai lavorato in Italia, non dovrebbe esserci l'esenzione 
        rispondi al commento
        • Pasquale
          Pasquale Mcarminati
          Lunedì 5 Luglio 2021, alle ore 19:20
          Innanzitutto La ringrazio per il Suo intervento che porta chiarimenti fondamentali sulla reale applicazione della legge. Questo comporta una revisione sui giudizi formulati in precedenza, restringendo i benefici di legge ai soli lavoratori che hanno prestato servizio durante la vita in Italia e nell'Unione Europea, oltre ad altri Paesi convenzionati con il nostro Paese. Cordiali saluti.
          rispondi al commento
  • Helmut
    Helmut
    Venerdì 18 Giugno 2021, alle ore 16:19
    Sono citatino austriaco e ho la residenza in Austria.
    Ancora lavoro e sto pagando l'IMU per la mia casa in Italia.
    Quando vado in pensione avro l'agevolazione come i cittatini italiani o sono escluso?
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Helmut
      Lunedì 21 Giugno 2021, alle ore 15:11
      Sì, se la legge rimane quella in vigore. La voglio comunque rasserenare, che a tutti gli effetti sarà equiparato ad un cittadino italiano pensionato, residente all'estero. Cordiali saluti.
      rispondi al commento
  • Losso Salvatore
    Losso Salvatore
    Giovedì 17 Giugno 2021, alle ore 11:52
    I cittadini residenti all'estero iscritti all'Aire possono avere la riduzione del 50% dell'IMU e la riduzione di 2/3 della tariffa Tari a condizione che la pensione venga erogata dallo Stato estero dove il cittadino è residente ma, se il cittadino ha passato la sua vita lavorativa SOLTANTO IN ITALIA, egli non può avere la pensione di uno Stato estero.
    Ciò costituisce la beffa della legge.
    Per cui lascio a Voi ogni commento in proposito.
    Salvatore Losso dalla Polonia
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Losso Salvatore
      Giovedì 24 Giugno 2021, alle ore 17:21
      Concordo pienamente con Lei. Cordiali saluti.
      rispondi al commento
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