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Porte, finestre, mobili ed oggetti in legno in generale presenti in casa nel periodo tra primavera ed estate possono essere trattati con un impregnante che gli restituisce colore, vivacità e protezione. Le regole del fai-da-te in questo caso sono poche e semplici.
In particolare, per gli arredi, oggetti ed elementi da esterno gli impregnanti possono essere colorati o trasparenti, opachi, lucidi o cerati.
La prima cosa da fare, ancor prima della preparazione del legno, è la scelta del luogo dove eseguire questo lavoro, che dovrebbe essere ben ventilato e protetto.
Il legno, a sua volta, deve essere trattato prima di essere impregnato, verificando con attenzione che sia ben asciutto e, se è particolarmente sciupato, valutando se sia il caso di effettuare o meno l'impregnatura. Infatti, nel caso in cui il legno sia particolarmente sciupato, l'impregnatura potrebbe colmare le caratteristiche venature, sminuendone l'estetica.
Il legno grezzo e pulito è nelle condizioni ideali per l'impregnatura, condizioni che bisogna ricreare tutte le volte che si vuole effettuare questa determinante attività di manutenzione. Olio di gomito e prodotti chimici, quest'ultimi facilmente reperibili in commercio, possono garantire una rapida sverniciatura, in alternativa ai quali bisogna ricorrere ad uno sverniciatore termico.
Le operazioni di sverniciatura e verniciatura andranno, naturalmente, effettuate prendendo le dovute precauzioni per mani, occhi e vie respiratorie: parliamo di occhiali, guanti e mascherina, dispositivi di protezione individuale che non devono mai mancare nell'armadietto degli attrezzi del fai-da-te.
In caso di strati di vernice da rimuovere particolarmente spessi, è possibile servirsi dell'azione combinata di uno sverniciatore termico e successivamente di quella degli sverniciatori chimici, seguita dall'operazione di raschiatura da realizzare con l'ausilio di carta vetrata generalmente la granularità 80 è idonea a tale tipo di trattamento, che deve essere leggero ma efficace.
La levigazione prodotta dalla carta vetrata contribuirà in maniera decisiva all'assorbimento uniforme e profondo della vernice che verrà applicata successivamente. Se la superficie legnosa che stiamo trattando è esposta agli agenti atmosferici esterni, molto probabilmente presenterà dei punti scuri, marroni o neri, generalmente dovuti ad azioni localizzate di infiltrazioni di acqua piovana.
Tali punti possono essere trattati con opportuni prodotti chimici, qualora non scomparissero con il procedimento appena descritto.
Un altro difetto riscontrabile, a volte, prima dell'impregnatura è la presenza di tarlature, che potranno essere compensate con della pasta di legno. Nei casi di tarlature più gravi, o di lesioni più o meno superficiali, le lacune possono essere compensate anche con una pasta fai-da-te.
La composizione della pasta è a base di colla per il legno e segatura, come quella in foto, che dovrà essere lavorata con una spatola fino a diventare uniforme.
Essa riempirà i vuoti da colmare, utilizzando la stessa spatola, sia nel caso di utilizzo di pasta commerciale sia di pasta fai-da-te, e dopo aver atteso che sia completata l'asciugatura, che richiede circa 6/8 ore, sarà possibile levigare con carta vetrata fine e poi pulire la superficie dalla polvere.
L'impregnante dovrà essere preparato secondo le indicazioni fornite dalla casa produttrice, che indicherà anche le quantità proporzionali alle superfici da trattare; in ogni caso una prova su un angolo nascosto della superficie in legno ci darà preziose indicazioni per il prosieguo del lavoro. L'impregnante dovrà essere sparso con un pennello piatto, seguendo il verso delle venature del legno.
Dopo una prima mano di impregnante, quest'ultimo dovrà essere lasciato ad asciugare per circa una decina di ore, successivamente potremmo verificare l'effetto prodotto da un ulteriore e leggero passaggio di carta vetrata fine, ed anche in questo caso sarà utile effettuare una prima prova in un angolo non visibile della superficie in legno.
Una seconda mano di impregnante completerà il lavoro, mentre una terza potrà essere necessaria per le superfici esposte agli agenti atmosferici.
Un passaggio finale, sulla vernice, di un pennello asciutto e pulito contribuirà a conferire alla superficie un aspetto di brillantezza.
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