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La televisione è stata indubbiamente una delle invenzioni più importanti del ventesimo secolo, per il modo in cui ha inciso sulla società e sui costumi.
Tuttavia, per tutto il corso del secolo, se si eccettua il passaggio dal bianco e nero al colore e l'utilizzo del telecomando, la tecnologia è rimasta sostanzialmente immutata.
È nel corso dei primi anni di questo ventunesimo secolo che si stanno invece manifestando cambiamenti sempre più vertiginosi.
C'è stato innanzitutto il progressivo abbandono dei vecchi apparecchi a tubo catodico, in favore di quelli ultrasottili al plasma o LCD, ma oggi si assiste quotidianamente alla presentazione di tecnologie sempre più evolute, in particolare in manifestazioni come il Ces di Las Vegas.
Ma anche la ricezione del segnale è notevolmente cambiata. Le trasmissioni non sono più diffuse via etere ma attraverso il digitale terrestre e i sistemi satellitari.
L'impianto TV è quindi diventato oggi un sistema integrato piuttosto complesso, che deve essere in grado non solo di inviare il segnale televisivo, ma anche di collegarsi a dispositivi come computer, smartphone, tablet e decoder satellitari (SAT) o del digitale terrestre (DTT).
Di conseguenza, anche la progettazione dell'impianto risulta più complessa, in particolare nei condomini, dove esiste l'esigenza di utilizzare un'unica antenna centralizzata, per evitare il proliferare di antenne sui balconi.
Effettuare interventi come aumentare il numero di prese TV in casa non è più un intervento realizzabile da chiunque in modalità fai da te, ma è sempre necessario rivolgersi a un professionista.
Infatti, sia il segnale digitale che quello satellitare richiedono di essere decodificati per essere recepiti sottoforma di segnale televisivo, e questa operazione richiede un'attenta progettazione e una altrettanto scrupolosa esecuzione.
Un impianto realizzato a perfetta regola d'arte può durare diversi anni, senza determinare problemi di ricezione, nonostante la naturale obsolescenza degli apparecchi.
Lo scopo dell'impianto TV è diffondere informazioni quali l'audio, il video e altre, trasmesse in formato analogico o digitale.
I mezzi di trasmissione sono, come detto, il digitale terrestre e il satellitare a cui oggigiorno si sono aggiunte le linee telefoniche, che possono viaggiare su linee tradizionali o su fibra ottica.
A questi si aggiungono sistemi più recenti basati sulla tecnologia wireless.
L'impianto TV utilizza tecnologie diverse a seconda che si vogliano ricevere i canali via satellite o quelli sul digitale terrestre.
Nel primo caso è necessario dotarsi di un'antenna parabolica, con convertitore e ricevitore satellitare, che deve essere correttamente orientata.
Nel punto focale della parabola è montato un dispositivo denominato LNB (Low Noise Block), che ha il compito di convertire i deboli segnali provenienti dal satellite.
Tale apparecchio è collegato con cavo coassiale al ricevitore, a sua volta collegato alla TV con cavo HDMI e presa scart.
Nel caso del digitale terrestre, l'impianto deve essere fornito di un'antenna analogica collegata con cavo coassiale al decoder; negli apparecchi televisivi più recenti è già integrato.
Gli impianti centralizzati possono essere del tipo monocavo o multicavo.
Il primo tipo si utilizza in quei condomini dove non è possibile posare in opera canaline o tubazioni per accogliere un impianto multicavo, quindi in genere in edifici esistenti.
L'impianto multicavo può invece essere configurato in vari modi:
• radiale
• a cascata
• in derivazione
• SCR.
In commercio esistono vari tipi di antenne, anche molto diverse tra loro, con differenze che dipendono dal modo in cui viene ricevuto il segnale nel luogo di collocazione.
Infatti, per stabilire quale tipo di antenna scegliere occorre misurare i segnali e stabilire la loro direzione di provenienza. Tali valori sono noti e tabellati per le varie località italiane.
I tipi di antenna terrestre si differenziano in base alla larghezza di banda.
Le principali tipologie sono:
• l'antenna a larga banda
• l'antenna Yagi
• l'antenna logaritmica
• l'antenna a pannello.
Le tipologie di antenne paraboliche per la ricezione satellitare sono invece:
• l'antenna a primo fuoco
• l'antenna offset (la più diffusa)
• l'antenna gregoriana
• l'antenne cassegrain
• l'antenna piatta.
Il luogo ideale dove installare l'antenna è in prossimità del parapetto del tetto o comunque più in alto possibile, per evitare interferenze con altre antenne vicine o elementi come edifici alti, alberi, cartelloni pubblicitari.
In ogni caso esistono delle norme relative alle distanze da rispettare, che gli installatori conoscono.
Una volta fissato il palo, anche questo dimensionato in base a precisi calcoli effettuati dall'installatore, si potrà inserire in cima l'antenna, collegandola con l'apposita fascetta.
È importante anche verificare che il palo non si muova, soprattutto in caso di vento, ancorandolo adeguatamente.
A questo punto il tecnico dovrà effettuare un controllo della qualità di ricezione del segnale. Una volta raggiunta quella ottimale, potrà collegare definitivamente le viti che la fissano.
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