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Che si tratti di costruzioni ex novo o di ristrutturazioni è sempre importante che l'impianto idraulico venga progettato accuratamente facendo riferimento a degli specialisti del settore, progettisti e, soprattutto, idraulici.
Innanzitutto, è bene capire quale sarà la disposizione dell'arredo, in quanto, a seconda della tipologia di cucina saranno scelte soluzioni differenti.
Altri fattori da considerare riguardano poi quali e quanti elettrodomestici verranno inseriti all'interno dell'ambiente e se verranno fatte delle scelte particolari, come ad esempio adottare un sistema tritarifiuti a lavello.
Ma vediamo insieme quali parametri prendere in considerazione.
In questa immagine indico i punti fondamentali dell'impianto idraulico in cucina.
Fondamentalmente esistono due tipologie di cucina, la cucina contro-parete e la cucina a isola, per la quale occorrono degli accorgimenti particolari.
La tipologia di cucina più diffusa è quella controparete, che si adatta a tutte le situazioni, come questa cucina Scavolini dalla linea semplice e contemporanea.
In questo caso le uscite delle tubazioni dovrebbero essere realizzate alla base del lavello, con scarico centrato.
Se ciò non fosse possibile allora si va ad utilizzare il cosiddetto vuoto sanitario o canale attrezzato, che consiste nella distanza (in genere 6-20 cm) tra la schiena del mobile e la parete, grazie alla quale si ha la possibilità di far passare le tubazioni e i cavi necessari senza danno per i mobili.
Quest'ultima è la soluzione migliore anche per garantire l'ispezionabilità e la manutenzione dell'intero sistema.
Importante è poi progettare adeguatamente l'altezza scarico lavello cucina.
Essa dipende dal modello di mobili scelti, in quanto se ci troviamo di fronte a cucine che hanno mobili a partire dal pavimento con zoccolo di chiusura non ci sono problemi in tal senso.
La questione si pone, invece, nel caso in cui i mobili siano sospesi, come in questa cucina Marble X-Glass di LAGO Spa che dà un senso di leggerezza ed eleganza.
In questo caso si dovrà stare attenti a posizionare gli scarichi in modo che essi non vengano fuori in modo antiestetico e non funzionale.
Quando si ha a disposizione un grande spazio si opta spesso per cucine a isola che all'interno della stessa portano anche lavello e cucina, come nel caso di questa cucina Genius Loci di VALCUCINE la quale all'interno dell'isola presenta anche, tra gli altri, proprio il lavello e la lavastoviglie.
In questa seconda tipologia di cucina, portare l'impianto idraulico lontano dalla parete e quindi dalle colonne di scarico, potrebbe generare qualche problema, risolvibile nella maggior parte dei casi con qualche accorgimento in più.
Il problema più grosso è per lo scarico, che dovrà necessariamente passare per il pavimento.
Quest'ultimo, quindi, dovrà avere un adeguato spessore per consentire la pendenza dell'1-2%, necessaria per innestarsi poi nella colonna di scarico.
Si avranno, pertanto, circa 1-2 cm di spessore per ogni metro da percorrere.
Nei casi in cui la distanza tra isola e parete sia eccessiva e non sia possibile realizzare questa pendenza, si potrebbe optare per una pedana per la cucina o, in alternativa, esistono in commercio delle soluzioni che bypassano il problema: gli scarichi forzati.
Tra questi c'è Sanivite di Sanitrit una pompa per lo smaltimento delle acque chiare, che gestisce le acque bollenti provenienti dagli impianti idraulici della cucina e le spinge sia in verticale che in orizzontale nella rete fognaria mediante tubi di piccolo diametro, 32-40 mm.
Un esempio di applicazione è la cucina Way di SNAIDERO che vediamo in questa immagine.
Il lavello della cucina può essere impiegato anche per smaltire i rifiuti.
Questa è una soluzione molto adoperata negli Stati Uniti e che sta prendendo piede anche in vari Paesi Europei, ma che in Italia fa fatica a diffondersi, principalmente per l'inefficacia dei sistemi di depurazione e l'inadeguatezza delle reti fognarie nostrani.
Addirittura, in Italia fino a qualche tempo fa era vietato lo smaltimento dei rifiuti in fognatura anche se triturati. In proposito si veda il D.Lgs. n.4 del 2008, che però è stato di recente modificato, essendo ora consentito tale smaltimento se riferito a:
rifiuti organici provenienti dagli scarti dell'alimentazione trattati con apparecchi dissipatori di rifiuti alimentari che ne riducano la massa in particelle sottili, previo accertamento dell'esistenza di un sistema di depurazione da parte dell'ente gestore del servizio idrico integrato.
Si tratta di una scelta da alcuni considerata meno ecologica rispetto all'invio di tali rifiuti al compostaggio.
In realtà, a ben guardare è una soluzione che presenta i suoi vantaggi ambientali, in quanto ci sono meno rifiuti da raccogliere e portare in discarica e i rifiuti alimentari trattati con un dissipatore possono essere impiegati per la creazione di biosolidi o biogas, riutilizzabili come sorgente energetica o fertilizzanti.
In commercio ci sono vari dissipatori di rifiuti alimentari o tritarifiuti da lavello e tra questi vi proponiamo InSinkErator Evolution 200 di Insinkerator particolarmente silenzioso e funzionante a tre stadi, in modo da sminuzzare gli alimenti in particelle minuscole.
Ne esistono di diverse dimensioni a seconda della necessità e dell'entità di ciascun nucleo familiare.
Altri elementi da considerare nella predisposizione dell'impianto idraulico in cucina sono gli elettrodomestici: lavastoviglie ed eventuale frigorifero all'americana.
Per quanto riguarda la lavastoviglie bisogna prevedere un rubinetto per il tubo di carico e uno per lo scarico.
Lo scarico può essere autonomo, e in tal caso andrà direttamente nella parete, o collegato a quello del lavello, e in tal caso potrebbe passare attraverso il vuoto sanitario.
Esistono alcuni modelli di lavastoviglie che hanno la doppia connessione all'acqua, ossia una per l'acqua fredda e una per l'acqua calda.
In una lavastoviglie tradizionale l'acqua viene riscaldata dallo stesso elettrodomestico, mentre in questi modelli il riscaldamento avviene mediante la caldaia dell'impianto di casa o i pannelli solari e l'acqua che ne deriva viene miscelata all'interno della lavastoviglie con acqua fredda per raggiungere le temperature desiderate.
Si tratta sicuramente di un sistema che consente un notevole risparmio di energia elettrica.
Il modello ComfortLift RealLife di Electrolux ad esempio, grazie alla gestione dell'allacciamento acqua calda, promette un risparmio energia fino al 35%.
Tra i modelli di frigorifero ci sono quelli cosiddetti americani, con il dispenser automatico di acqua e ghiaccio.
Se si installano tali elettrodomestici è necessario prevedere un rubinetto di carico e scarico dell'acqua anche per essi.
Side By Side di Samsung è un frigorifero americano con dispenser con allacciamento idrico.
Per lo scarico potremo sfruttare il vuoto sanitario nel caso in cui il frigo sia sulla stessa parete del lavello o bisognerà progettare un percorso ad hoc.
Relativamente ai costi per un impianto idraulico, essi si aggirano intorno ai 2.500-4.000 euro per un impianto idraulico casa completo, mentre per la sola cucina si riducono a 400-800 euro, che variano in funzione del numero di punti da installare.
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