Impianti a vaso aperto e vaso chiuso

Gli impianti termici di riscaldamento possono essere suddivisi in due grandi tipologie: impianti termici a vaso aperto ed impianti termici a vaso chiuso.
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Vasi di espansione negli impianti termici


Il termine vaso, che nell'accezione comune indica un contenitore per i liquidi, è un termine utilizzato anche negli impianti termici ad acqua per indicare un dispositivo di sicurezza, più precisamente si tratta del vaso di espansione.

umento della pressione dell'acqua con temperaturaIn un impianto di riscaldamento c'è sempre un fluido termovettore che trasporta l'energia termica dal generatore ai terminali, che la diffondono nei vari ambienti di casa gli impianti più diffusi nelle case italiane sono quelli che hanno come generatore termico una caldaia e come terminali dei radiatori.

Il fluido termovettore è costituito da acqua che, nelle varie condizioni di funzionamento dalla caldaia ai radiatori, può raggiungere valori di pressione molto alti e subire notevoli variazioni di volume con la temperatura.

Un vaso di espansione serve a contenere tali variazioni di pressione e volume che, altrimenti, potrebbero compromettere la sicurezza ed il funzionamento degli impianti.
I vasi di espansione permettono di classificare gli impianti termici in due grandi tipologie: gli impianti termici a vaso aperto e quelli a vaso chiuso.


Vasi di espansione aperti e chiusi


Nei vecchi edifici spesso si trovano degli impianti con un vaso di espansione aperto, in genere un contenitore a cielo libero posto alla sommità degli impianti, sui solai di copertura degli edifici.

Generalmente, l'acqua in uscita dai vasi aperti invade il solaio e viene smaltita attraverso le pluviali, alle quali giunge grazie alla pendenza dei solai. Invece, negli edifici con moderni impianti termici ad acqua, ci sono solo vasi ad espansione chiusi, collocati nella centrale termica in prossimità del generatore.

Un vaso chiuso è costituito da un contenitore metallico con all'interno una membrana chiusa ermeticamente che contiene aria o gas, analogamente alle camere ad aria presenti nei pneumatici di vecchio tipo delle auto di qualche tempo fa.

La camera più esterna del vaso chiuso, contenuta tra la carcassa metallica e la membrana, è in comunicazione con l'acqua dell'impianto di riscaldamento, mentre quella contenuta nella membrana è precaricata dal produttore ad una determinata pressione con l'uso di una valvola.


Che succede senza il vaso di espansione


i vasi devono essere controllati periodicamenteI vasi di espansione servono anche ad ammortizzare l'energia dei flussi di acqua in movimento nelle tubazioni, quando questi vengono arrestati dalla chiusura di una valvola o di un semplice rubinetto; negli impianti senza dei vasi di espansione, la chiusura di un rubinetto provoca il trasferimento dell'energia dall'acqua alle parti ed ai componenti dell'impianto.

Generalmente, tale trasferimento di energia si manifesta con un fastidioso tonfo e costituisce una forte e pericolosa sollecitazione meccanica per l'impianto ed i suoi componenti.


Parametri di un vaso di espansione


I parametri caratteristici di un vaso di espansione, che devono essere valutati in fase di scelta da un progettista, sono: la pressione di precarica della membrana, il suo volume o la capacità, la pressione nominale e la pressione massima che può sopportare, detta anche pressione di test.

Centrale con due vasi di espansioneIl progettista deve inoltre, prendere in considerazione anche la pressione idrostatica dell'acqua dell'impianto, nel punto in cui deve essere installato il vaso. La pressione di precarica è quella con la quale il vaso di espansione è caricato all'uscita dalla fabbrica, la pressione alla quale il vaso di espansione è soggetto normalmente è detta pressione nominale.

Inoltre, un vaso di espansione deve essere scelto anche in funzione della valvola di sicurezza della caldaia dell'impianto: essa interviene scaricando l'acqua dell'impianto quando raggiunge una pressione che va oltre una soglia di funzionamento di sicurezza della caldaia.


Valori tipici dei parametri di un vaso di espansione


Infine, facciamo un esempio dei valori tipici per un impianto termico con una caldaia, un vaso di espansione chiuso e dei radiatori utili per riscaldare un appartamento di circa 100 metri quadrati.

Considerando che la caldaia necessaria avrà circa 30 di kW di potenza termica ed una valvola di sicurezza con una valore di soglia pari a 4 bar, il vaso di espansione potrà essere scelto con un volume di 15 o 20 litri, una pressione di precarica di 1,5 o 2 bar ed una pressione nominale non inferiore 4 bar.

La scelta della caldaia e dei radiatori per la nostra casa può essere fatta utilizzando il seguente calcolo automatico.

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  • Giuseppe53
    Giuseppe53
    Domenica 5 Marzo 2023, alle ore 18:12
    Ho già un impianto con caldaia a legna a vaso aperto, montata all'esterno dell'abitazione.
    Nel limite del possibile, gradirei sapere se posso installare un termo camino all'interno e collegarlo alla caldaia già esistente.
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Giuseppe53
      Lunedì 6 Marzo 2023, alle ore 15:22
      E' possibile collegare il termocamino alla caldaia a legna esterna, montati in parallelo, facendo lavorare alternativamente i due generatori. Il vaso aperto o di espansione (anche se non più in uso nei nuovi impianti) in questo caso, torna utile in quanto fa "sfogare" senza mandare l'impianto in sovratemperatura. Per il rispetto delle norme i due generatori vanno tenuti separati anche nei condotti fumari, con una centralina di comando che imposta la temperatura di esercizio ed uno scambiatore con due elettrovalvole di apertura e chiusura. Cordiali saluti.
      rispondi al commento
      • Giuseppe53
        Giuseppe53 Pasquale
        Lunedì 6 Marzo 2023, alle ore 19:16
        Grazie per la sua chiara esposizione.
        A tal proposito, pensavo di poter collegare la canna fumaria del camino interno, con la canna fumaria della caldaia esterna, che, in pratica la utilizzo solo scambiatore di calore, (spero che sia cosi), non conosco i termini tecnici.
        In sintesi, il fuoco lo accenderei nel camino interno, (collegandomi alla canna fumaria esistente) e, mandando l'acqua ai termosifoni, col vecchio collegamento della caldaia.
        Forse ho fatto un po di confusione, ma, spero che, chi legge Tecnico, riesca a capirmi.
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        • Pasquale
          Pasquale Giuseppe53
          Martedì 7 Marzo 2023, alle ore 10:26
          E' vietato dalla legge. Non possibile collegare due generatori alla stessa condotta di evacuazione fumi, tutto il resto si può fare. Cordiali saluti.
          rispondi al commento
  • Sergio4
    Sergio4
    Lunedì 21 Maggio 2018, alle ore 17:17
    Avete uno schema di impianto con vaso di espansione chiuso?
    rispondi al commento
  • Carlosiccardi
    Carlosiccardi
    Giovedì 5 Settembre 2013, alle ore 21:56
    In un camino allestito con una serpentina interna, collegata con i termosifoni, ove il tutto può lavorare in congiunta con una caldaia a gas, desidero sostituire il vaso espansione aperto con uno chiuso.
    Quest'ultimo lo vorrei collegare nel tubo di scarico che serve di riempimento dell'impianto e quindi chiudere lo sfiato che serviva per il vaso espansione a sistema aperto.
    Il circuito risc. entra in un boiler anche per acqua sanitaria.
    rispondi al commento
  • Carlo
    Carlo
    Giovedì 28 Febbraio 2013, alle ore 15:32
    Vorrei poter riscaldare casa, sfruttando il forno a legna della mia pizzeria.
    Esiste un impianto o un Kit già pronto da inserire all'interno o comunque a contatto col forno?
    Grazie
    rispondi al commento
  • Sajvo
    Sajvo
    Martedì 22 Gennaio 2013, alle ore 09:11
    Devo trasformare una stufa a legna in termo-stufa, desidererei lo schema di collegamento al mio impianto già esistente.
    Grazie
    rispondi al commento
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