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Tra gli oggetti di design le lampade sono forse quelli più ambiti, perché danno un tocco di sofisticato alla casa se scelte con cura.
L'illuminazione è la quarta dimensione del progetto di interior design.
Ci consente di caratterizzare uno spazio, giocando con le varie intensità e sfumature della luce, definendo meglio forme e funzioni.
La luce è la nostra principale alleata negli ambienti perché senza non riusciremmo a svolgere le normali attività quotidiane.
Proprio per l'importanza che essa riveste, nel corso della storia, da quando è stata inventata la prima lampadina, designer di tutto il mondo si sono spesi per cercare le migliori configurazioni che unissero estetica e funzionalità.
Potremmo scrivere un trattato lunghissimo per elencarle tutte, ma qui mi limiterò a raccontarvene alcune, di quelle più storiche e di quelle più recenti, pezzi intramontabili che arricchiscono i nostri spazi.
La prima della serie è PH, progettata negli anni '20 da Poul Henningsen per Louis Poulsen, di cui nel corso del tempo sono state prodotte molte varianti e imitazioni.
PH di Poul Henningse per Louis Poulsen - Pinterest
Col tempo è diventata la lampada in stile nordico per eccellenza e inserita in molti grandi progetti come l'Auditorium di Turku in Finlandia da Alvar Aalto.
Il motivo del suo successo? Le linee semplici e moderne e il paralume, in tre varianti, che è senza ombra.
2097/30 di Gino Sarfatti per Flos - Pinterest
2097/30 di Gino Sarfatti è prodotta da FLOS dal 1958.
Si tratta di una lampada a sospensione che riprende la tradizione degli chandelier ma la reinterpreta con un corpo centrale in acciaio al cui interno sono nascosti i cavi elettrici, mentre le 30 lampadine sono sulle braccia rifinite in ottone.
Lampada AJ di Arne Jacobsen per Louis Poulsen - Pinterest
Arne Jacobsen nel 1960 progetta per Louis Poulsen la lampada da tavolo AJ, dove il disegno del diffusore segue il cono di luce. È una scelta dettata dalla necessità di combattere l'abbagliamento. Il materiale è alluminio con diverse finiture di colore.
Del 1962 è invece Taccia, di Achille e Pier Giacomo Castiglioni per Flos, una lampada da tavolo in cui la lampada vera e propria è nascosta nella base che è un cilindro in acciaio.
Taccia dei fratelli Castiglioni per Flos - Pinterest
La luce viene riflessa su un disco in metallo convesso bianco contenuto nel paraboloide di vetro trasparente, che si muove per orientare la luce.
Un oggetto geniale.
Arco dei fratelli Castiglioni per Flos - Pinterest
La lampada che tutti vorrebbero avere è Arco sempre degli stessi Castiglioni, del 1962. Anche qui il loro genio studia una soluzione per illuminare un tavolo lasciando libero lo spazio intorno.
Tre elementi: la base in marmo, lo stelo telescopico in acciaio e il riflettore orientabile. Tutti sono funzionali allo scopo. Anche la base in marmo non è puramente decorativa ma serve da contrappeso e i fori praticati in questa servono a spostarla con più facilità.
Nel 1964 Bruno Munari progetta per Danese Milano la lampada Falkland, nella versione sospesa ma prodotta poi anche come lampada da terra. Con questo oggetto di design Munari trova un nuovo utilizzo per la maglia elastica tubolare bianca apparsa in quel periodo.
Falkland di Bruno Munari per Danese Milano - Pinterest
Questa viene evidenziata dagli anelli metallici di diverse dimensioni contenuti all'interno, che per lo stoccaggio e la spedizione si appiattiscono e facilitano l'operazione.
Eclisse di Magistretti per Artemide - Pinterest
Ha vinto il compasso d'oro nel 1967 ed è in molte collezioni di musei la lampada Eclisse progettata da Vico Magistretti nel 1965 per Artemide.
È composta da tre semisfere di metallo che formano la base, il guscio e lo schermo della luce e consentono di modulare l'intensità della stessa. Successivamente è stata aggiunta una ghiera per girare la lampada senza scottarsi le dita.
Cobra di Elio Martinelli per Martinelli Luce - Pinterest
Del 1968 è la lampada Cobra di Elio Martinelli per Martinelli Luce. Questa lampada sfrutta le sperimentazioni sulle plastiche del momento ed è completamente in resina realizzata a stampo. Tra le prime del suo genere.
Come un serpente la base è girevole e consente alla lampada di assumere diversi orientamenti.
Saori Q1 è la lampada disegnata dal giapponese Kazuhide Takahama per NEMO Lighting nel 1973.
Saori Q1 di Kazuhide Takahama per Nemo Lighting - Pinterest
In questo caso siamo di fronte a una lampada da parete, un quadrato in tessuto stretch a rivestire una struttura che presenta un segno centrale ispirato ai tagli spaziali di Lucio Fontana.
Atollo di Magistretti per Oluce - Pinterest
Nel 1977 Vico Magistretti disegna l'elegantissima lampada Atollo per Oluce.
Si tratta di una lampada antropomorfa composta sempre di tre elementi: la base cilindrica, il cono di passaggio e la semisfera paraluce.
Il materiale con cui è prodotta è l'alluminio verniciato. Anche questa lampada ha vinto il compasso d'oro nel 1979.
Ci avviciniamo ai tempi relativamente recenti con la lampada Tolomeo di De Lucchi e Fassina per Artemide nel 1987, che nel corso del tempo ha avuto varie declinazioni ed è stata riadattata da lampada da tavolo a lampada da terra e a parete.
Lampada Tolomeo di De Lucchi e Fassina per Artemide - Pinterest
Con questa lampada viene reinterpretata quella classica a braccio con le molle nascoste nello spessore del braccio e tenute dall'esterno, da tiranti in acciaio.
Il risultato finale è una lampada minimale ed elegante che ha vinto il compasso d'oro nel 1989.
Castore di De Lucchi e Ubbens per Artemide - Pinterest
Castore è la lampada nata nel 2003 dalla penna di De Lucchi e Ubbens per Artemide. Si tratta di una lampada semplice che reinterpreta l'archetipo della sfera con il vetro soffiato a formare il diffusore, mentre il rosone è in resina termoplastica.
Il risultato è una palla fluttuante nell'aria, di cui esistono anche versioni da terra e da tavolo.
Sempre degli anni 2000 sono la lampada Vertigo di Guisset per Petite Friture, una sospensione in fibra di vetro che sembra una farfalla.
Vertigo di Guisset per Petite Friture - Pinterest
Ancora, una sensazione di leggerezza la dà anche Mercury prodotta da Artemide e disegnata da Ross Lovegrove, che sembra appunto un insieme di tante gocce di mercurio svolazzanti nell'aria.
Mercury di Ross Lovegrove per Artemide - Pinterest
Cosa dire poi di OK di Flos?
Lampada OK di Konstantin Grcic per Flos - Pinterest
Progettata da Konstantin Grcic, è una lampada a LED sospesa, fissata a uno scatolare che contiene l'interruttore con tecnologia soft touch. La lampada scorre su un cavo di acciaio in verticale grazie a un contrappeso in metallo.
Geniale è Elastica, lampada da terra a LED di Habits per Martinelli Luce.
Elastica di Habits per Martinelli Luce - Pinterest
Consiste in una striscia in tessuto elastico di vari colori la cui particolarità è quella di adattarsi alle varie altezze e accendersi e spegnersi solo tirandola.
Algorithm di Toan Nguyen per Vibia - Pinterest
Nell'era degli algoritmi non poteva mancare una lampada che a questi si ispirasse.
È Algorithm di Toan Nguyen per Vibia, una lampada di sfere in vetro soffiato sospese a diverse altezze che sono ancorate al soffitto attraverso una struttura tubolare fluttuante, a seguire lo schema grafico desiderato.
Moon di Davide Groppi - Pinterest
Di Davide Groppi ci sono molte soluzioni meravigliose, ma vi segnalo qui la lampada a sospensione Moon in carta giapponese che porta la luna in casa.
Neuro di Davide Groppi - Pinterest
Altra lampada dello stesso designer è Neuro, che imita i vecchi impianti elettrici e porta la luce dove si vuole, modellando semplicemente il cavo.
Lady Galala per interni di Peluffo & Partners Architettura per Martinelli Luce - Pinterest
Ultima in ordine cronologico è Lady Galala di Martinelli Luce e dei designer Peluffo & Partners Architettura, con struttura in alluminio e diffusori in metacrilato.
È formata da tre diversi diffusori di forma conica e con vari colori e dimensioni.
Ha la caratteristica, quindi, di essere cangiante.
Ci sono poi le più recenti soluzioni di design sostenibile.
Wood Lamp di TAF Architects per Muuto - Pinterest
Tra queste spicca Wood Lamp di TAF Architects prodotta Muuto nel 2010.
È una lampada tutta in legno, dove il materiale principale viene lasciato grezzo, in contrasto con le altre lampade da scrivania sempre più hi-tech.
Uniche note metalliche sono le viti lasciate volutamente a vista.
Sostenitrice dello slow-life potremmo dire, dal momento che questa lampada non ha molle per muoversi ma per modificarne l'orientamento chi la usa deve svitare e avvitare.
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