I sistemi antintrusione applicati agli infissi esterni aumentano il grado di sicurezza della propria casa: vediamo insieme alcuni tipi e il loro funzionamento.
Come aumentare la sicurezza all'interno delle mura domestiche
Portoni blindati, inferriate, cancelli, impianti di allarme, videocamere, sensori, etc. sono solo alcuni degli accorgimenti adottati da tutti noi per prevenire le intrusioni nelle proprie case: essere al sicuro, all'interno dello spazio domestico, è fondamentale per sentirsi protetti e a proprio agio, sia durante il giorno che di notte, sia in nostra presenza sia quando la casa è vuota.
Infatti, insieme con la nostra incolumità è necessario proteggere gli spazi e i beni dai furti e per far ciò è di fondamentale importanza l'adozione di alcuni accorgimenti in grado di prevenire tali atti.
Oggi, grazie alla proroga delle agevolazioni fiscali per tutto il 2016, è possibile detrarre al 50% gli interventi relativi all'adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi(ad esempio furti, aggressioni, etc.), come riportato nella Guida fiscale dell'Agenzia delle Entrate, al punto F.
Possono essere, ad esempio, detratti interventi per:
- rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici;
- apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione Rollgrate
- porte blindate o rinforzate;
- apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini;
- installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti ;
-apposizione di saracinesche, tapparelle metalliche con bloccaggi, vetri antisfondamento;
- casseforti a muro;
- fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati ed apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline.
Tra questi, di fondamentale importanza, soprattutto per chi vive in una casa isolata con infissi esterni a pianterreno, risultano essere i sistemi antintrusione per infissi, ossia rilevatori in grado di trasmettere alla centralina i tentativi di forzatura degli stessi e quindi le presenze non gradite; secondo le statistiche, infatti, il 25% dei tentativi di effrazione avviene dalle finestre.
Vediamone insieme alcuni sistemi, le loro caratteristiche e il funzionamento.
Sistemi antintrusione per infissi
La presenza di un impianto antifurto costituisce spesso un deterrente per i malintenzionati, per cui installarne uno non significa eliminare al 100% la probabilità di furti ma, sicuramente, aumentare il grado di sicurezza e, grazie all'avvento della domotica, è molto più facile tenere sotto controllo i propri spazi anche a distanza.
Somfy è un'azienda specializzata da oltre 10 anni nello sviluppo di sistemi d'allarme e ha recentemente messo a punto Protexia, un sistema intelligente che comunica con tutti i dispositivi della casa, con soluzioni senza fili, modulabili, eleganti, adatta a qualsiasi progetto.
Il sistema è auto-protetto, cioè avvisa in caso di guasto ed è funzionante anche in assenza di corrente, e permette la sorveglianza e la gestione da remoto grazie alla presenza di telecamere.
È, inoltre, in grado di segnalare incidenti domestici, grazie a rilevatori di fumo, di perdite d'acqua o di scollegamento dalla rete elettrica.
Contrariamente agli impianti di vecchia generazione si tratta di un sistema wireless, quindi senza fili e senza la necessità di opere murarie invasive: ogni elemento viene configurato in fabbrica ed è pronto per l'installazione; in qualsiasi momento, è possibile aggiungere nuovi elementi al sistema, ad esempio una telecamera di sorveglianza, un rilevatore di movimento o un sensore di apertura.
Il sensore di apertura può essere applicato su porte e finestre e rileva qualsiasi tentativo di forzatura degli infissi.
In alternativa ai classici sensori da applicare a posteriori, esistono aziende del settore che, unitamente alla produzione di infissi, si occupano anche della realizzazione di sistemi antieffrazione integrati; tra queste SCHUCO realizza sistemi sicuri ma invisibili, con classi di sicurezza oltre la WK4 che, secondo UNI V ENV 1627, rappresenta la resistenza a piede di porco o cacciaviti.
Per fortuna, massima sicurezza per tutti non significa rinunciare all'estetica: grazie a una tecnica innovativa che garantisce all'utente una protezione prolungata e invisibile, i componenti sono disegnati per funzionare a scomparsa.
Il funzionamento automatico degli elementi è assistito da sensori interni, che eseguono un monitoraggio elettronico dell'apertura e del blocco di finestre e porte, e da sensori esterni che, contemporaneamente, rilevano le diverse condizioni ambientali sia all'interno che all'esterno dell'edificio.
È inoltre possibile applicare sensori con capacità di misurazione dei dati meteorologici, della temperatura interna, della concentrazione di CO2 dell'aria ambientale, dell'intensità luminosa e il rilevamento di presenze.
Insomma, con un unico sistema, è possibile garantire la sicurezza della propria casa e monitorare il clima e il comfort termoigrometrico interno all'abitazione.
Queste soluzioni risultano molto interessanti in quanto altamente prestazionali e poco invasive, e permettono a committenti e progettisti di dar vita ad una casa senza restrizioni o limitazioni progettuali ed, al contempo, protetta da eventuali tentavi di effrazione.