Rivestimenti in mosaico per tutte le superfici di casa

Dai pavimenti alle pareti, dai top per bagni e cucine ai piani dei tavoli, i rivestimenti in mosaico si confermano versatili e sempre attuali, facili da posare.
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Rivestimenti in mosaico in tutti gli ambienti


Il mosaico è una tecnica di rivestimento antichissima, mai abbandonata. La si è utilizzata in vari contesti storici, soprattutto in forma di mosaici artistici decorativi, usando materiali legati ai luoghi in cui le tessere venivano prodotte e posate.

Ed è proprio il materiale di base che determina lo stile e l'adattabilità di questo rivestimento a contesti così disparati.

Mosaico in bagno e nel living, Bisazza Miscele 20
Le superfici rivestite a mosaico possono infatti essere quelle del bagno e della cucina così come quelle di una zona giorno o di uno studio, di una veranda o di un locale semiaperto a servizio del giardino.

La tecnica stessa di questa tipologia di rivestimento è la prima variante estetica, in quanto le tessere del mosaico, a prescindere dal materiale utilizzato, rappresentano già di per sé una forma di decoro di base.

La loro dimensione determina, in secondo luogo, la maggiore o minore possibilità di gestire sfumature innumerevoli di colori e nuance differenti tra loro e differenziabili in base al grado di riflessione superficiale.

Mosaico+, collezione Botanic
Diventa quindi importante la scelta del materiale ma anche della dimensione delle tessere dei rivestimenti in mosaico: più queste sono piccole, più è possibile creare effetti scenografici particolari e personalizzabili.

Dal punto di vista dei materiali è indubbio che, almeno in teoria, la scelta sia praticamente infinita, l'inventiva unita a una buona capacità nel fai da te la fanno da padrone.
Nella realtà bisogna confrontarsi con il contesto in cui si va ad operare ricordando che in ogni caso si tratta di un rivestimento che deve rispondere a determinati requisiti di comfort e durata.

Bisazza, collezione mosaico Valeria Variations
Anche selezionando accuratamente i materiali utilizzabili per realizzare rivestimenti in mosaico, si arriva comunque a un numero importante, soprattutto alla luce delle recenti produzioni di materiali ecotech di ultima generazione. Questi materiali si affiancano ai classici di sempre, vetro e pietre in primis.


Rivestimenti in mosaico non solo per grandi superfici


Essendo una tecnica molto impattante, il mosaico può anche solo rappresentare il tocco in più su una parete spoglia oppure un segno caratterizzante in una pavimentazione datata ma che non si vuole sostituire del tutto.

Di Bisazza il rivestimento in mosaico ad Amsterdam
Insomma, i rivestimenti in mosaico non solo per grandi superfici ma anche semplici quadri decorativi, cornici per specchi, piani di tavoli, mosaici da bagno e top per cucine, inserti per panche e tavolini da giardino.

Il mosaico come elemento d'arredo, quindi, da trattare come tale e con tutte le cautele del caso, per non rischiare di ritrovarsi con realizzazioni troppo invasive dal punto di vista estetico e stilistico.


Quali materiali per il mosaico?


Abbiamo già accennato alla grande varietà dei materiali per realizzare le tessere dei rivestimenti in mosaico. Ne elencherò solo una parte per poi soffermarmi soprattutto sulle ultime produzioni.

Rivestimento in mosaico serie Oro di Bisazza
Un mosaico con vetro rappresenta un classico, ideale perché facile da lavorare e da posare e soprattutto perché si può presentare sotto infinite varianti: il vetro può essere trasparente, liscio, sabbiato, laccato in vari colori e finiture oppure accoppiato, come nel caso dell'inserimento delle foglie oro e argento tra due strati di pasta vetrosa.

Il vetro ha l'ulteriore vantaggio di mantenere inalterate nel tempo le sue caratteristiche superficiali. Con le tessere del mosaico in vetro o pasta di vetro è possibile usare la luce, naturale e artificiale, per creare ulteriori sfumature e giochi cromatici oltre a quelli proposti dal disegno di progetto.

Casa privata a Palma di Maiorca con mosaici Bisazza
Un altro materiale classico, soprattutto per realizzare mosaici per pavimenti, è il marmo che deve il suo successo alle caratteristiche intrinseche quali la durezza, la resistenza all'usura e la lavorabilità. Grazie anche alla varietà cromatica è il materiale di tipo lapideo più utilizzato nella realizzazione dei mosaici.

Per simili motivazioni e per altre, variabili in base al tipo di pietra, sono molto impiegati anche il travertino, il granito e la pietra arenaria. Tutti hanno in comune la facile lavorabilità e l'impiego anche all'esterno, essendo materiali molto resistenti alle sollecitazioni, agli agenti atmosferici e quindi alle escursioni termiche.

Per l'interno, la resistenza gioca a loro favore nel caso di impiego per rivestimenti a mosaico di top o paraschizzi in cucina o di ambienti doccia/sauna in bagno.

Bagno rivestito in mosaico della coll. Botanic, Mosaico+
Mosaici realizzati con tessere in alabastro aggiungono dettagli preziosi alla finitura superficiale, rendendo anche solo pochi inserti eleganti protagonisti in contesti arredativi classici o moderni contemporanei.

Che dire poi della ceramica, smaltata nei colori più vari, opachi o lucidi brillanti.
L'unico problema nell'uso di tessere nel mosaico in ceramica è la fragilità di questo materiale che teme anche gli ambienti troppo umidi, ragione per cui mosaici del genere sono realizzati soprattutto negli interni delle costruzioni, in posti poco sollecitati direttamente, sicuramente non pavimenti, proprio per la delicatezza del trattamento superficiale.

Queste problematiche non riguardano sicuramente il fratello maggiore della ceramica smaltata: il grès, resistente e facilmente lavorabile, adatto a rivestimenti in mosaico per interni ed esterni.

collezione Variations di Bisazza
Le tessere in pasta di vetro sono una variante di quelle in vetro. Sono realizzate mediante lo stampo di miscele di vetro colorato e sostanze per opacizzarlo, preventivamente fuse in forno.
Il risultato, per forme e grado di trasparenza, dipende dagli stampi e dal dosaggio delle miscele.

In pratica, quasi ogni materiale, ridotto in tessere, è utilizzabile per realizzare rivestimenti in mosaico, quindi anche il legno, le terrecotte, le pelli, le conchiglie, le pietre dure da bigiotteria, perfino le resine utilizzate per coprire i pavimenti. Tutto sta a verificare il contesto in cui vanno inseriti.


Posa in opera dei rivestimenti in mosaico


La posa in opera del mosaico può differenziarsi sia per stile che per tecnica.

Stile del mosaico e posa in opera


In base allo stile può essere romana o bizantina, classica veneziana o moderna.
Le prime due sono praticamente l'una evoluzione dell'altra e si differenziano per il materiale adoperato e le dimensioni delle tessere.

Collezione di mosaici serie Round di Mosaico+
Nello stile del mosaico in pietra alla romana le tessere sono in marmo, a forma quadrangolare di dimensioni variabili e sono accostate in maniera regolare tra loro stando bene attenti a lasciare significativo spazio alle fughe, che contribuiscono al disegno finale.

Lo stesso vale per il mosaico alla bizantina, che utilizzava però tessere molto più piccole, regolari, e in oro e pasta vetrosa.

Parete rivestita con mosaici serie Botanic di Mosaico+
I rivestimenti in mosaico in stile classico o veneziano hanno come caratteristica il fatto di utilizzare le tessere, in ceramica smaltata o in pietra, con l'andamento che segue il disegno. Le dimensioni sono regolari, così come le fughe, in questo caso più discrete rispetto al disegno. Come tecnica è quella che viene utilizzata per lo più ancora oggi.

Lo stile moderno si definisce così perché permette di utilizzare tessere nei materiali più disparati, per cui se la fantasia può avere il sopravvento, l'attenzione maggiore deve andare alla scelta dei materiali a seconda del contesto e delle tecniche di fissaggio diverse da adottare.

Tecnica del mosaico e posa in opera


Per quanto riguarda la tecnica di posa in opera dei rivestimenti in mosaico, si parla invece di tecnica diretta o indiretta.

Mediante con la tecnica di posa diretta le tessere del mosaico vengono applicate direttamente sul supporto su cui è stato preventivamente disegnato il soggetto. In questa modalità è possibile controllare che le tessere del mosaico seguano andamenti particolari, eventualmente cambiandoli in corso d'opera per sfruttare riflessi e giochi di luce in base al gusto e situazione in loco.


Con il metodo indiretto i rivestimenti in mosaico si possono eseguire in laboratorio, il che risulta per certi versi più comodo e in più la superficie finale è piana. Le tessere del mosaico vengono infatti incollate con adesivi solubili ad acqua su di un supporto temporaneo, dalla parte contraria, dopo aver eseguito il disegno.

Una volta terminato si incolla sul supporto definitivo quanto realizzato, staccando poi il supporto provvisorio dopo averlo bagnato per far sciogliere la colla. Si tratta di un metodo senz'altro più veloce.

Una delle alternative più economiche per realizzare il rivestimento in mosaico di una superficie è quello che troviamo facilmente in commercio sotto forma di fogli già decorati: il cosiddetto finto mosaico. Si tratta soprattutto di mattonelle a mosaico per bagno e cucina, e somigliano a delle piastrelle perché ne seguono dimensioni e tipologie.

Sono l'ideale se si vuole un effetto mosaico in luoghi soprattutto di servizio, appunto come cucine e bagni, veloci da installare e senza spendere grandi cifre per la realizzazione.

Non si possono però creare particolari decori o disegni originali, si può giocare più che altro sulla scelta dei colori in catalogo e cercare di sfruttare al meglio le sfumature proposte.

Un sicuro vantaggio è rappresentato, oltre che dal fattore economico, dalla facilità di impiego: le tessere sono su un supporto morbido che si adatta alla superficie dove deve essere posizionato.
Dopo che il collante si è indurito si può procedere alla stuccatura delle fughe.

Particolare attenzione deve essere posta nel determinare lo spessore delle fughe tra fogli, in modo da renderle uniformi a quelle tra le tessere per evitare che si legga chiaramente che si tratta di un finto mosaico con fogli predecorati.


Quale supporto per realizzare i rivestimenti in mosaico


Con la dovuta premessa che la scelta del supporto per il mosaico va ovviamente di pari passo con l'analisi dell'ambiente e della struttura specifica, orizzontale o verticale e di quali dimensioni, si possono definire alcuni supporti più comuni.

Quello più diffuso è sicuramente il calcestruzzo. Altri supporti abbastanza utilizzati sono il vetro e il legno, quest'ultimo meno stabile e soggetto a dilatazioni per effetto delle escursioni termiche se non preventivamente stagionato e trattato con opportuni accorgimenti.

Un'idea di Mosaico+ per una parete nel living
Sul supporto viene posato un triplice strato di intonaco, ogni strato con funzioni differenti che vanno dal livellare la parete all'accogliere la posa delle tessere. Queste sono poi fissate con malta cementizia o, come in tempi più recenti, con adesivi cementizi normalmente in commercio nei colori bianchi o grigi o ancora forniti direttamente dalle aziende che producono le tessere del mosaico.

Il consiglio, soprattutto nel caso di mosaici artistici decorativi o di produzione industriale di alta gamma, è quello di utilizzare i prodotti adesivi dell'azienda, in quanto sono calibrati a seconda del materiale utilizzato per le tessere e hanno tempi di presa diversi.

È possibile utilizzare anche collanti a base siliconica. La fase finale della posa del mosaico prevede l'impiego di stucco perfughe.


Suggerimenti dal settore produttivo del mosaico


I nomi sarebbero tanti, il settore di produzione dei rivestimenti in mosaico è ricco e sempre in evoluzione perché segue il mercato di clienti sempre più esigenti.

Tralasciando il settore del fai da te vi segnalo, fra le tante aziende, Bisazza, FRIUL MOSAIC e Mosaico+ Srl diverse tra loro per tipologie stilistiche ma accomunate da un unico intento che è quello di offrire prodotti industrializzati mantenendo una qualità artigianale di fondo.

Collezione Round di Mosaico+
In questo modo assicurano sartorialità e personalizzazione dei rivestimenti in mosaico, nonché assistenza continua per l'intero percorso del progetto. Tutto questo sfruttando le ultime tecnologie produttive per offrire, oltre a quelli classici, i migliori materiali di ultima generazione per le tessere e la posa.

riproduzione riservata
Il mosaico e la sua posa
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Alert Commenti
  • Laura
    Laura
    Giovedì 11 Agosto 2016, alle ore 03:52
    Vorrei farmi installare un piano rivestito da tessere di mosaico smaltato, qual'è la tecnica per ottenere degli angoli retti perfetti?
    rispondi al commento
  • Nunzia
    Nunzia
    Venerdì 11 Gennaio 2013, alle ore 10:21
    Mi hanno montato un mosaico in bagno, ma sembra che a metà della parete faccia una gobba.
    Posta la livella effettivamente c'è una modesta differenza.
    Il piastrellista afferma che è normale.
    È possibile?
    rispondi al commento
    • Paolo
      Paolo Nunzia
      Giovedì 9 Giugno 2016, alle ore 09:52
      Anche se chiedi all'acquafrescaio com'è l'acqua che vende...ti risponderà sempre che è fresca!!!
      rispondi al commento
    • Antonio Ciccardi
      Antonio Ciccardi Nunzia
      Lunedì 4 Maggio 2020, alle ore 17:51
      Per avere un mosaico montato a regola d'arte è molto importante che il supporto sia perfettamente livellato e piano in maniera tale che una volta posato il mosaico il risultato abbia la sua perfetta forma.
      Lo stesso ho dovuto smantellare diverse volte dei mosaici posati nei bagni e rifarli proprio perchè molti piastrellisti si improvvisano a tale professione.
      Ribadisco ancora una volta che la posa del mosaico è nettamente diversa e più laboriosa della posa di piastrelle.
      Comunque credo si possa recuperare il danno se ha del mosaico in più.
      rispondi al commento
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