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Quello che a tutti era noto come il vecchio libretto di caldaia ora è diventato il nuovo libretto d'impianto obbligatorio dal 1° Gennaio 2014.
La sua funzione è quella di censire tutti gli impianti presenti in una abitazione al fine di assicurare sempre il loro funzionamento per il raggiungimento di un comfort abitativo ottimale. Il libretto quindi contempla qualsiasi tipologia d'impianto sia essa di riscaldamento, come le caldaie a pallet, le stufe a legna, i termo-camini, gli impianti solari che di condizionamento o raffrescamento, quindi anche impianti di ventilazione.
La normativa vigente, pubblicata ormai a Febbraio 2014, sancisce che in tutte le abitazioni devono esserci due documenti:
- il libretto di impianto per la climatizzazione- il rapporto di efficienza energetica.
È importante sapere che in una singola abitazione è sufficiente possedere in genere un solo libretto di impianto, tranne in due casi:
1. quando impianto di riscaldamento e di condizionamento sono ben distinti, come ad esempio la caldaia con termosifoni e il condizionatore da parete mono o multi-split; in quel caso i libretti d'impianto devono essere due.
2. se si posseggono apparecchi come stufe, caminetti, etc, questi dovranno essere dotati di un libretto di impianto specifico.
Non esiste un'unica figura responsabile del libretto di impianto, ma la normativa individua diversi soggetti coinvolti nella gestione e nelle registrazione delle informazioni contenute in questo documento.
Il libretto è composto da trentasette pagine con ben quattordici tipi di schede diverse che dovranno essere compilate dalle varie persone coinvolte.
Potrà essere conservato dal proprietario dell'impianto sia in formato cartaceo che in formato PDF.
Primo tra tutti è l'utilizzatore dell'impianto, sia esso proprietario o inquilino.
Questa persona dovrà compilare la scheda N. 1 del libretto che è quella identificativa dell'impianto e successivamente la sezione dedicata ai consumi energetici e di combustibile, contenuti nella scheda N.14 .
Poi vi è l'installatore, più comunemente identificato con la figura dell'idraulico, che dovrà compilare le schede dalla N.2 alla N. 10, escludendo la N. 3, indicando il tipo di intervento eseguito, come ad esempio caldaie, pompe di calore, impianti solari, sistemi di regolazione, ecc.
Dopo la fase di installazione vi è quella di utilizzo, alla quale segue immediatamente quella di manutenzione che vede come figura coinvolta il manutentore degli impianti.
Quest'ultima figura può essere la stessa persona che ha installato l'impianto, quindi l'idraulico, oppure un Centro Assistenza Autorizzato.
Il soggetto dovrà compilare le schede N.11 e 12, nelle quali indicherà gli interventi di controllo e manutenzione che ha eseguito, allegando a ogni visita il rapporto di controllo di efficienza energetica.
Secondo la normativa, ogni qualvolta si fa una manutenzione di un impianto, oltre al libretto si dovrà compilare anche una scheda aggiuntiva, il rapporto di efficienza energetica.
La compilazione di questo secondo documento non è a carico dell'utilizzatore dell'impianto ma del tecnico che esegue la manutenzione, il quale, oltre a compilarlo dovrà anche allegarne copia cartacea all'interno del libretto e trasmettelo per via telematica, entro 30 giorni dalla data del rilascio, al Catasto Regionale degli Impianti Termici per la Climatizzazione.
Questo ulteriore documento non è sempre necessario.
Lo ritroviamo infatti :
- in impianti per la climatizzazione invernale con potenza termica utile nominale complessiva non minore di 10 kW;
- in impianti per la climatizzazione estiva con potenza frigorifera utile nominale complessiva non minore di 12 kW (cioè circa 41000 BTU se ti è più comodo).
Il controllo di efficienza energetica con il relativo modulo, quando è necessario, va effettuato alla prima messa in funzione dell'impianto nuovo e poi ogni due o quattro anni a seconda dei tipi d'impianti, così come indicato nell'allegato A del DPR 74/2013.
La manutenzione in genere, invece, viene fatta in base alle indicazioni tecniche rilasciate dall'installatore del nuovo impianto o alle prescrizioni del manutentore abituale.
Ovviamente ogni caso è diverso dall'altro anche in funzione del tipo d'impianto che si possiede e della sua complessità .
Compilare il libretto d'impianto non è una cosa molto semplice anche perché le norme da considerare sono aumentate e non tutti gli installatori sono sufficientemente preparati in materia.
Per quanto riguarda la compilazione delle schede relative all'utilizzatore dell'impianto, nella parte terminale del libretto vi è una sorta di piccola guida che spiega come compilare i vari campi.
Per la restante parte del libretto ben più corposa che dovrà essere compilata dal tecnico installatore o dal manutentore dell'impianto, in rete è disponibile un sistema di supporto pensato appositamente per gli impiantisti si chiama Mr.Dico.
Si tratta di un vero è proprio software , per la gestione delle Dichiarazioni di Conformità per tutti i tipi di impianto che aiuta gli impiantisti durante la fase di compilazione del libretto d'impianto.
L'azienda MielePiù di Atripalda, gruppo leader nel territorio campano, con il suo rappresentante Marco Miele, in collaborazione con Mr.Dico e il gruppo Delta ITS, promuove il Forum dell'Impiantista, un tour che prevede diverse tappe sul territorio italiano da Bologna ad Avellino.
Questo sistema è un'interfaccia semplice che aiuta l'impiantista sul campo, fornendogli il supporto necessario durante la fase di compilazione del libretto, tenendolo sempre al passo con gli aggiornamenti normativi in materia d'impianti.
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