|
La Gloriosa superba (nota anche come Giglio rampicante) è una pianta bulbosa originaria dell'Africa e dell'Asia meridionale, appartenente alle famiglie delle Colchicaceae o delle Liliaceae (a seconda delle classificazioni).
Questa pianta produce fusti lunghi fino a 180-200 cm circa e fioriture colorate, caratterizzate da tepali in nuance rosso, giallo, fucsia ed arancione, i quali, aprendosi progressivamente, donano al fiore una forma particolare.
È proprio grazie a quest'ultima che la Gloriosa viene denominata anche Giglio di fuoco.
Gloriosa superba - Foto: Pixabay
Il tubero della Gloriosa ha una forma allungata, piuttosto insolita.
Per ottenere una pianta resistente e vigorosa, occorre prediligere bulbi di buona qualità: questi, devono infatti essere rigidi, avere una misura medio-grande, e infine, possedere una gemma integra.
La selezione più diffusa in commercio è la Gloriosa superba rothschildiana, importata in Europa dall'Uganda. Tuttavia, è possibile acquistare anche varietà differenti, come la Gloriosa aurea, la Gloriosa sessilifolia e la Gloriosa modesta.
La Gloriosa Superba rothschildiana può essere coltivata sia in vaso che in piena terra. Per un buon risultato, è importante avere a disposizione un terreno fertile composto da elementi drenanti.
Pianta di Gloriosa superba rothschildiana - Foto: Unsplash
Il periodo ideale per la messa a dimora dei bulbi di Gloriosa è la primavera.
La pianta inizia a ingiallire durante i mesi autunnali ed è opportuno non reciderla prematuramente, bensì, lasciar terminare il suo ciclo vitale in modo naturale.
Ciò è fondamentale per consentire al bulbo di assorbire gli elementi nutritivi necessari alla sua sopravvivenza.
Tra i metodi più apprezzati e semplici per coltivare la Gloriosa, vi è l'utilizzo dei vasi.
Le dimensioni dei contenitori dove sistemare i bulbi del giglio rampicante devono essere di almeno 20 cm.
Gloriosa superba di colore rosso - Foto: Unsplash
Sullo store online di Leroy Merlin è possibile acquistare vasi di ogni tipo, anche in terracotta, un materiale naturale e salubre. I prezzi dei contenitori da 20,8 cm e 27 cm variano da 4,50€ a 9,00€.
Una delle particolarità della Gloriosa, è la tipologia di messa a dimora dei tuberi: questi, infatti, vanno piantati in posizione orizzontale e ricoperti da circa 20 cm di terra.
È consigliabile piantare un solo bulbo per ogni vaso.
Per coltivare la Gloriosa in piena terra, oltre ad avere un suolo ricco e drenante, è necessario che le temperature esterne non siano inferiori a 5 °C.
Piantare la Gloriosa in piena terra - Foto: Unsplash
Se si opta per la messa a dimora in piena terra ma il clima è troppo rigido, è opportuno estrarre i tuberi dal terreno, pulirli per bene e riporli all'interno di un sacchetto contenente torba o vermiculite.
In tali condizioni, i bulbi devono essere conservati a temperature superiori a 5 °C, fino alla primavera successiva.
La crescita della Gloriosa avviene in circa due mesi, dopodiché, iniziano a spuntare le prime fioriture.
Per far sì che questo vegetale rimanga in posizione eretta, è necessario utilizzare dei sostegni, come ad esempio, reti metalliche o recinzioni in legno, alle quali i viticci delle foglie possono ancorarsi agevolmente.
Sostegni per rampicanti - Foto: Obi
Presso gli store di OBI si possono trovare strutture realizzate appositamente per le piante rampicanti, come la rete in polietilene da 0,5mx5m (11,95€) oppure, i tralicci fissi in legno ad arco e rettangolari (da 29,95€ e 49,95€).
La Gloriosa può essere posizionata in pieno sole o a mezz'ombra.
Quando la gemma non è ancora spuntata, la soluzione ideale consiste nel sistemare il vaso in modo che il terriccio rimanga sempre all'ombra. Dopo la nascita della pianta, è bene esporre alla luce del sole le parti verdi della stessa.
La Gloriosa necessita di un terreno ben drenato, poiché non è resistente ai ristagni idrici (i principali nemici di tutti i bulbi).
Per preparare un terriccio adatto a questa pianta, occorre quindi utilizzare la pietra pomice o altri materiali drenanti, quali l'argilla espansa, la sabbia e la ghiaia, e mischiarli alla terra di cui si dispone.
Per la coltivazione dei gigli rampicanti, è sufficiente usare un terriccio universale e arricchirlo con fertilizzanti biologici appositi, come ad esempio il prodotto Compo (specifico per bulbose) e il concime liquido Gesal, acquistabili su Amazon al costo rispettivo di 5,70€ e 10,99€.
Generalmente, per propagare la Gloriosa, è possibile impiegare i semi, oppure, suddividere il bulbo principale della pianta e i gambi.
Tepali colorati - Foto: Pixabay
Dopo la morte dei fiori si può formare il frutto, il quale contiene, appunto, i semi.
Dato che la coltivazione dei semi è piuttosto complessa ed è necessario attendere alcuni anni per lo sviluppo del tubero, tendenzialmente, è più conveniente propagare la pianta dividendo il bulbo stesso.
Per la corretta manutenzione del giglio rampicante è necessario svolgere alcuni interventi specifici, come ad esempio, il taglio dei fiori secchi (in modo da irrobustire il tubero).
Inoltre, è opportuno innaffiare la Gloriosa regolarmente, soprattutto quando il terriccio è completamente asciutto, così da evitare i ristagni idrici.
Un altro metodo efficace per non rischiare di causare il marciume radicale della pianta, consiste nel non utilizzare i sottovasi e nell'impiegare contenitori forati.
|
![]() |
||||
Testata Giornalistica online registrata al Tribunale di Napoli n.19 del 30-03-2005 | ||||
Copyright 2025 © MADEX Editore S.r.l. |
||||