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Gli scuri sono elementi di completamento degli infissi esterni e rivestono la funzione di oscuramento e protezione dagli agenti atmosferici. La loro superficie può essere variamente ripartita, colorata e decorata in accordo con la facciata dell'edificio sulla quale sono applicati.
In legno o in metallo, possono raggiungere anche un peso e un ingombro elevati, richiedendo faticose manovre manuali per l'apertura e la chiusura.
Una soluzione semplice ed efficace da adottare in questo caso è l'adozione di un sistema di automazione per la movimentazione delle ante, da scegliere a seconda del contesto e della tipologia di intervento, di nuova costruzione o di ristrutturazione.
Antamatic di Amer propone un ampio catalogo di prodotti adatti a sistemi con le più disparate varietà di ante, specificando per ognuno la necessità o meno di interventi murari e, di conseguenza, la sua adattabilità a situazioni preesistenti.
Vediamoli nel dettaglio.
Il sistema traversa a vista è sicuramente il più versatile. Applicabile ad ante a battente, alla padovana o alla trevigiana (che hanno la classica legatura e sono posizionate metà all'interno e metà all'esterno della muratura) e alla versione rovescia di quelle alla vicentina, non richiede interventi invasivi e si adatta facilmente a qualsiasi dimensione di scuro.
Il suo ingombro ridotto e la sua conformazione lineare ed elegante ne fanno un elemento tecnologico perfettamente integrato nell'insieme dell'edificio, anche grazie alla sua disponibilità in tre diverse gradazioni cromatiche:
bianco, testa di moro e marrone chiaro.
Un'ulteriore personalizzazione del colore è possibile per la versione Slim in alluminio, contenuta in soli 5 cm di spessore e adatta per l'automazione di persiane con lamelle frangisole.
Per le nuove costruzioni è invece possibile adottare una soluzione con carter di contenimento posizionato all'interno del travetto superiore all'apertura.
L'intervento, in questo caso, può essere completato in un'unica fase, con l'installazione di una traversa ad incasso o, in alternativa, può configurarsi come una semplice operazione di predisposizione, da portare a compimento in un momento successivo.
Se invece, per motivi progettuali, risulta opportuno includere il meccanismo di automazione nella spalletta in muratura posta lateralmente rispetto all'infisso, la soluzione ideale è rappresentata dalla scatola ad incasso, realizzabile, in una prima fase, anche solo come predisposizione.
Per ante a battente e tradizionali alla vicentina già installate è invece possibile ricorrere ad un sistema con operatore a vista.
Mentre il dispositivo per la motorizzazione viene integrato all'anta stessa, la scheda elettronica e il trasformatore devono trovare alloggio in una scatola di derivazione posta nelle immediate vicinanze dell'infisso, solitamente al suo piede o nella porzione di muratura adiacente.
Meno soddisfacente dal punto di vista estetico, rappresenta comunque una valida soluzione nell'impossibilità di eseguire interventi murari e consente un notevole contenimento dei costi e dei tempi di realizzazione.
Tutt'altro discorso per gli scuri scorrevoli, nei quali il meccanismo di automazione viene inserito direttamente sul binario, sia all'interno dell'eventuale controtelaio incassato a muro, sia sulla facciata esterna, risultando invisibile e perfettamente funzionale.
Puntano alla silenziosità di funzionamento, alla versatilità e alla discrezione anche i sistemi commercializzati dalla Ditec, azienda tutta italiana la cui serietà e diffusione sono comprovate dalle numerose sedi sparse in giro per il mondo.
L'automazione applicata agli infissi viene estesa anche a porte interne e finestre, consentendo al contempo una gestione unificata del sistema a partire da un unico punto di comando collocato in posizione baricentrica all'interno dell'abitazione.
Interessante, inoltre, una funzione integrativa dell'apertura con sensori che permette, tirando leggermente l'anta, di farla chiudere in modo automatico.
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