Gli elementi divisori moderni aiutano a distinguere angoli di un Open Space con funzioni diverse e a differenziare otticamente la zona living dall'area notte.
L'utilità degli elementi divisori
L'Open Space è ciò che caratterizza la progettazione della zona living contemporanea, in cui la scelta di unire la cucina al soggiorno è quasi d'obbligo a causa della riduzione dei metri quadri costituenti un appartamento medio.
In quest'ottica tutto è a vista, partendo dall'ingresso principale fino all'angolo cottura, con un corridoio che fa da tramite tra la zona giorno e la notte, ovvero il luogo in cui si affacciano le altre camere, come quelle da letto e il bagno.
Gli spazi sono resi, in questo modo, visivamente più ampi e luminosi, a discapito però di un po' di privacy che è bene garantire comunque alla zona notte, agli spazi per la cura personale, agli angoli preposti al relax, allo spazio in cui si colloca il divano e la tv.
Le tradizionali separazioni fatte con tramezzi sono sì efficienti ma alquanto invasive, lì dove è utile solamente introdurre un filtro leggero, un elemento divisorio da poter mettere da parte o inserire al momento opportuno creando un'atmosfera di maggior raccoglimento.
Oggigiorno le tipologie, così come i materiali e le forme presenti sul mercato sono davvero tante, ciascuna adatta a soddisfare una particolare necessità di tipo sia funzionale sia decorativa.
Tipologie di elementi divisori
I tramezzi costituiscono la soluzione più tradizionale, sono difficili da rimuovere una volta costruiti e soprattutto da spostare al variare delle necessità.
Sono realizzati con una serie di blocchi in laterizio, solitamente forati, adagiati l'uno sull'altro con l'aggiunta di strato in calcestruzzo, mascherati oltre che compattati da strati d'intonaco, poi pitturato.
Lo spessore della parete è variabile secondo il laterizio introdotto, di 8 o 10 cm allo stato grezzo, e dunque si aggira, con la rasatura e la successiva pittura, a 10 cm circa nel primo caso e maggiore nel secondo.
Un altro tipo di parete, da poter introdurre a servizio della privacy, è in cartongesso, più moderna rispetto alla precedente in laterizio e anche più leggera ma comunque di tipologia fissa, non removibile all'occorrenza.
Il cartongesso è uno dei materiali più utilizzati ultimamente in edilizia per le sue buone proprietà termoacustiche, ignifughe, idrorepellenti, di facile applicazione, pitturabile in vario modo.
Lo spessore delle lastre presenti in commercio è variabile; in Italia il più diffuso è di 12,55 mm, pertanto la sezione del muro può raggiungere gli 8-10 cm, componendolo di due fogli in cartongesso, di un'intercapedine riempita di materiale isolante e/o fonoassorbente.
Le pareti in vetro sono un'altra possibilità per garantire all'ambiente interessanti giochi di luce e di riflessi, di facile lavorabilità e manutenzione, in diverse colorazioni e con svariati effetti decorativi da abbinare allo stile dell'arredo presente.
Tuttora sono molto richieste le pareti in vetrocemento, da sempre ritenute soluzioni adatte a garantire il passaggio di luce senza però compromettere la privacy.
Sono mura versatili, diversamente colorate, composte di vetro-mattoni formati a loro volta da due formelle di vetro pressate tra di loro con camera d'aria interna, impermeabile e isolante, in più legate tra loro mediante giunti di cemento armato.
Le pareti o porte scorrevoli sono adatte a creare delle ambientazioni modificabili e adattabili alle esigenze, come ad esempio ampliare uno spazio per ricevere amici o creare un angolo da letto per l'ospite. La tipologia esterno muro fa scorrere la porta parallelamente alla parete, mentre a scomparsa (la cosiddetta porta a scrigno) la introduce all'interno di un'esatta intercapedine ricavata nella parete.
I separé, invece, elementi mobili e facilmente spostabili, spesso montati su ruote, non raggiungono il soffitto con l'altezza e non riducono di molto la luminosità, sono realizzati in forme e materiali diversi: dalla plastica al bambù, alla carta di riso, al legno o metalli vari.
Le librerie a giorno, a faccia doppia, sono utilizzate per creare dei filtri tra una zona e l'altra poiché, dopo aver disposto libri e oggetti di vario genere, in modo alternato, lasciando alcuni spazi vuoti, la luminosità e la privacy sono garantite da un affascinante gioco di ombre e luci.
Poi vi sono i tendaggi, ritornati a essere impiegati come elementi separatori di semplice e rapido intervento, ricchi di fascino per la loro leggerezza, sinuosità d'andamento, in vari tessuti, tonalità e disegni.
La scelta è davvero ampia, la difficoltà maggiore sta nel selezionare il modello adatto all'ambiente, affinché la necessità funzionale sia raggiunta e salvaguardata, così come l'estetica della camera e la luminosità.
Di tendenza le tende a fili liberi, di tipo sia a monofilo sia a doppio filo, sia con sostegno a fascia arricciante sia con attacco velcrato.
Contemporanei sono i separé sospesi, attaccati al soffitto, elementi di arredo che scendono verticalmente creando un effetto vedo - non vedo particolare, caratterizzati da diverse fantasie, da pannelli intercambiabili di vari colori e materiali leggeri e comunque differenti: plastica, carta o bambù.
Naturalmente ,questa tipologia non crea eccessiva privacy ma serve semplicemente a dividere uno spazio ampio in aree connesse tra loro come, ad esempio, collegare l'angolo cottura alla sala da pranzo, l'area notte al soggiorno, un angolo studio all'area che ospita il letto, un armadio a vista da un corridoio, un'area gioco per bambini dal resto della cameretta.
Lasciano passare la luce e dunque sono funzionali e decorativi allo stesso tempo.
Nell'immagine sovrastante è stato disegnato un angolo soggiorno connesso alla cucina per mezzo di un separé sospeso, a caduta libera dal soffitto, dalla creativa decorazione traforata, che consente di intravedere lo spazio di servizio.
La cucina presenta doppio ingresso separato da pilastro: uno è lasciato totalmente libero per il passaggio mentre l'altro semichiuso dal separé sospeso.
I pannelli retro illuminati in marmo, caratterizzati da particolari grafismi, creano un piacevole gioco di luci e ombre grazie all'alternanza di porzioni opache e lucide che contraddistinguono il prodotto.
Altre soluzioni, preposte alla funzione di separare gli spazi o di collegarli tra loro, possono essere gli schemi divisori in metallo, in legno intagliato a mano, in feltro, in policarbonato, penisole, quinte mobili, pannelli girevoli, maxi acquario.
Soluzione dissimile è la separazione ottica degli spazi mediante l'uso di pavimentazioni differenti: il cotto per la zona cucina-soggiorno con il parquet per l'area notte ne sono un esempio.
È una divisione razionale degli spazi che esalta il piano orizzontale della pavimentazione, ma soprattutto crea un collegamento di tipo visivo e non propriamente fisico realizzato con l'introduzione di elementi tangibili.
Insomma, le soluzioni sono davvero tante, dalle più tradizionali alle più creative, da quelle fai da te a quelle in cui è richiesto l'ausilio di un tecnico specializzato nel settore, da quelle fisse a quelle removibili.
Pertanto, non resta che scegliere il modo più adatto a soddisfare i bisogni funzionali, i gusti estetici e continuare a conservare il grado di luminosità utile alla buona vivibilità dello spazio.