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I giunti di dilatazione, sono dei dispositivi adottati in edilizia, per risolvere problematiche legate agli effetti indesiderati prodotti dalla naturale dilatazione termica, cui sono sottoposti i materiali, in differenti condizioni climatiche.
Sia che si tratti di pareti, di pavimenti, di soffitti o facciate, è fondamentale che i giunti di dilatazione siano ben calibrati, al fine di mantenere inalterata la vita di quanto è stato realizzato e, soprattutto, la propria efficienza.
È bene ricorrere all'utilizzo di giunti elastici di dilatazione, in caso di un possibile danno causato da dilatazioni o restringimenti del materiale, a livello meccanico, su superfici più o meno estese, sia verticali che orizzontali.
In una simile circostanza, infatti, è buona norma inserire dei giunti elastici di dilatazione, tali da lavorare all'unisono con la struttura e, per questo, posati in profondità, in aderenza non soltanto con la piastrella ma anche e, soprattutto, con il massetto sui cui questa è poggiata.
I giunti di dilatazione vanno disposti secondo una maglia quadrangolare, avente dimensione compresa tra i due e i tre metri di lato, a seconda delle escursioni termiche previste.
Adottare un buon giunto di dilatazione, correttamente dimensionato, contribuirà ad assicurare l'integrità strutturale della superficie trattata.
Questo al fine di evitare la formazione di tensioni meccaniche interne al materiale.
In questa sede ci concentreremo sui giunti di dilatazione per pavimenti, anche se le considerazioni che faremo, varranno per tutte le altre superfici, orizzontali o verticali, quali facciate, pareti o soffitti.
Determinare il giusto tipo di giunto di dilatazione è fondamentale per assicurare il corretto comportamento delle strutture in fase di esercizio, cioè quando inizia a verificarsi la dilatazione termica.
Sappiamo bene che la dilatazione termica è un fenomeno fisico che si verifica quando un corpo, liquido, gassoso o solido che sia, all'aumentare della temperatura, aumenta conseguentemente il proprio volume.
In riferimento alla nostra trattazione, un pavimento soggetto a dilatazione termica, aumentando il proprio volume, genererebbe lesioni e rotture, tali da produrre infiltrazioni, inconsistenza del massetto e via dicendo.
Per tale motivo, al fine di individuare il modello rispondente alle esigenze, dettate dal tipo di pavimento e di ambiente in cui questo è collocato, in fase progettuale, bisognerà tener conto dei seguenti dati:
- dimensionamento giunto (larghezza e altezza);
- dilatazione orizzontale;
- spostamento verticale;
- tipologia del materiale impiegato nel pavimento (se in ceramica, in pietra naturale, in cemento e via dicendo);
- carichi cui è sottoposto il pavimento;
- tenuta all'acqua;
- presenza di sostanze aggressive;
- necessità di particolari condizioni igieniche.
Per una corretta installazione del giunto di dilatazione, occorre garantire alcuni passaggi fondamentali e verificare alcune condizioni di base.
Innanzi tutto, verificare il livellamento del sottofondo su cui andrà posato il giunto.
Se questo presenterà degli avvallamenti, infatti, sarà necessario intervenire con un autolivellante o uno strato di malta plastica stesa sull'intera area interessata all'appoggio del giunto.
In alternativa, si possono impiegare degli spessori metallici.
Inoltre, va assicurato che la larghezza del giunto si presenti, sempre, a sezione costante.
Questo evidenzia che, sia nel sottofondo che nel pavimento, deve mantenere uguale larghezza.
Prima di posare i giunti, occorrerà preparare i bordi e fare in modo che le superfici del giunto, che entreranno in contatto con il pavimento, vengano accuratamente deterse e pulite prima dell'installazione.
Questo per garantire la corretta presa tra giunto e pavimento.
Infine, perché il fissaggio alla soletta sia idoneo, vanno utilizzati dei tasselli ben dimensionati anche in virtù di eventuali carichi da sopportare.
Ad esempio, il giunto di dilatazione in alluminio per pavimenti ceramici e pietre naturali, tipo TP prodotto dalla Impertek, è realizzato con un profilo portante in alluminio, fornito di alette di ancoraggio su cui sono presenti dei fori.
Nello schema a lato, estrapolato dal sito della società Impertek, vengono sintetizzati gli elementi costituenti la pavimentazione con giunto e, precisamente:
1) Pavimento
2) Massetto
3) Malta anti ritiro
4) Soletta
5) Profilo TP 35/35
6) Tassello di fissaggio
7) Pannello isolante
La guarnizione utilizzata, è una guarnizione elastica, resistente agli agenti atmosferici e a sostanze acide. È realizzata in PVC e può essere sostituita, o alloggiata, anche se il profilo in alluminio sia già stato messo in opera.
Per una corretta posa in opera del profilo si devono seguire le seguenti fasi e raccomandazioni:
- Realizzazione di un sottofondo di malta anti-ritiro (piano di posa);
- Ancoraggio del profilo;
- Pulitura del profilo da polveri e impurità, prima di alloggiare la guarnizione;
- Collocazione della guarnizione in PVC;
- Non utilizzare martelli.
Come abbiamo visto, le superfici del giunto in alluminio vanno accuratamente pulite.
Dopo questa operazione, si procederà con l'allineamento dei profili, opportunamente distanziati, allettandoli in uno strato di malta.
In questa fase va controllato che il bordo superiore del profilo, sia al livello del pavimento finito.
A tiraggio avvenuto della malta, si potrà procedere con la realizzazione del sottofondo vero e proprio.
È consigliabile lasciare una fuga tra il giunto e il pavimento, da stuccare in una seconda fase.
I materiali impiegati per la realizzazione del giunto di dilatazione vero e proprio, sono solitamente dei composti in PVC co-estruso, resistenti a soluzioni alcaline e acide e, caratterizzati, da buone prestazioni tecniche, che lo fanno preferire in caso di sollecitazioni standard.
Si consiglia l'uso dei giunti elastici in PVC, in presenza di pavimentazioni sottoposte a sollecitazioni tali che le normali fughe tra piastrelle non riescono ad assorbire.
Una linea di giunti di dilatazione specificatamente adatti alla posa di pavimenti ceramici, è Projoint DIL della Profilpas.
Questo giunto, è particolarmente idoneo ad essere impiegato su grandi superfici.
Studiato per attenuare i movimenti di dilatazione, o contrazione, del pavimento e per assorbirne eventuali vibrazioni.
I giunti in questione, vanno posizionati in corrispondenza dei giunti di frazionamento presenti nel massetto e posati a mezzo colla, seguendo le indicazioni riportate sulla confezione.
Particolarmente adatto per palladiane, pavimenti in marmo o in granito, è il giunto Coflex CTM-ON Ottone naturale + EPDM prodotto dalla Profilitec.
Si tratta di un giunto di frazionamento levigabile, in grado di garantire la corretta esecuzione dei trattamenti di finitura, molatura e lucidatura in opera, cui, solitamente, si sottopongono i materiali lapidei.
La presenza dell'ottone rende questo giunto particolarmente adatto ad usi interni o esterni, oltre ad offrire buona resistenza meccanica.
In ultimo, vorremmo citare Mapefoam prodotto da Mapei.
Si tratta di un cordoncino di schiuma polietilenica estrusa a cellule chiuse, utilizzabile sia in ambiente interno che esterno.
Questo prodotto è particolarmente adatto a dimensionare correttamente la sezione dei giunti di pavimenti industriali, ceramici o in pietra naturale, prima dell'applicazione di sigillanti elastomerici.
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